La nuova Juve parte da una certezza, da quel che lascian capire le mosse di mercato del duo Marotta e Paratici.

4 difensori, 2 ali, 1 centravanti.

Questi sembrano i riferimenti obbligati della prossima stagione.

Si ragiona di Martial, uno che è soprattutto un ala sinistra, seppur capace di giocar con tutti e due i piedi, preferibilemente gioca di destro, e quindi la classica ala che cerca la rete accentrandosi per cercar la rifinitura o la conclusione. Un Douglas Costa con l'altro piede

A questo si aggiunge la conclusione, positiva, della telenovela Emre Can. Un mediano difensivo, non è una mezzala offensiva, alla Milinkovic Savic, abituato a far da vertice basso del triangolo di centrocampo di Klopp, ma abile, lo fa in nazionale, a giostrare con un centrocampista più offensivo, in un centrocampo a 2, da mediano a protezione della difesa.

Se partiamo dalla imprenscindibilità della regia di Pjanic, manca un solo ulteriore elemento da mettere nell'11 

Ecco io credo che il futuro prossimo del mercato juventino ruoterà attorno, ammesso che non abbiano già, di comune accordo, deciso, alla posizione nella rosa di Dybala.

Se rimane, non è opinabile una stagione da comprimario, e quindi il 10 sarà il vertice alto di un triangolo formato con i 2 di centrocampo  con due uomini a protezione delle difesa (Pjanic e Emre Can) e Dybala a disposizione della ripartenza per le punte, il trequartista che è sempre stato nella Juve di  Allegri.

Immaginare altri ruoli non è impossibile, ma Dybala che fa l'esterno non ha la stessa resa di Douglas Costa o Bernardeschi ed a quel punto non si capirebbe perchè inseguire Martial.

Se non rimane, la Juve manca di un centrocampista alla Hamsik, Milinkovic Savic o Pogba i possibili riferimenti di mercato, che sappia far da vertice alto del triangolo di centrocampo, facendo il ruolo di Dybala ma con la continuità anche in fase di non possesso, che l'argentino non ha sempre dato, lasciando i compagni in 10 ad esempio col Real in casa, o con il Napoli nel primo tempo di Torino, od ancora a Crotone.

Una Juve con una batteria formata da  Douglas Costa, Emre Can, Pjanic, Milinkovic Savic o  Pogba e Martial, sarebbe solida ed forte, in quella zona di campo, in quella zona di campo come non siamo abituati dall'epopea Pirlo.Vidal.Pogba.Marchisio.

Ma Dybala dovrebbe esser venduto in quest'ottica, e qualcuno lo dovrebbe comprare. Inoltre, stiam parlando del capocannoniere della squadra e di un fuoriclasse con colpi in grado di decidere le sorti di un campionato, pensiamo alla partita con la Lazio.

Un bottino di 25 gol e 5 assist, con in mezzo una lunga fase di infortunio, due mesi tra dicembre e marzo, rinunciare al quale a me sembra quanto meno opinabile.

D'altro canto, la soluzione più sensata, quella di tenersi il miglior calciatore della serie A, cozza con l'esigenza di valorizzarne le doti senza metter in difficoltà la squadra.

Io non credo che il 4.4.2 o 4.2.3.1 che imporrebbe la sua presenza in campo non sia sostenibile.

Chi lo dice non tiene da conto del Bayern di Guardiola, del Real di Ancelotti, dello stesso City di Pep.

Tutte squadre con una batteria di 3 trequartisti, 1 mediano difensivo ed uno di costruzione, una punta, che han fatto incetta di titoli.

Un modulo del genere si può sostenere in due modi:

  1. quello di Allegri, difesa posizionale passiva, con in fase di non possesso, tutti dietro la linea della palla con tre linee compatte, 4-4-2, che cerca chiudendo gli spazi e con le coperture preventive di andar al recupero palla con gli intercetti per affidarsi poi alla rapida ripartenza di Dybala e/o delle due ali. Un modo di giocare che ha i suoi perchè e risultati ma anche i suoi limiti senza la disponibilità di tutti a far fase difensiva specie se non hai uno dinamico e solido atleticamente come Emre Can capace di coprire il campo come non riesce a Khedira quando la squadra si disunisce e gli altri gioca ad alta intensità
  2. quello di Klopp e parzialmente di Guardiola, il primo ha un gioco verticale, l'altro più orizzontale, ma in tutti e due i casi c'è l'organizzazione schematica del pressing, con triangoli o quadrangoli di opposizione al portatore di palla, una difesa sempre posizionale, ma attiva, che si articola aggredendo il portatore di palla e non aspettandolo, chiudendogli i varchi, ma isolandolo o conducendolo al passaggio da intercettare, per una ripartenza in questo caso più vicina all'area avversaria con l'idea di sollecitare meno la propria di tenuta difensiva. Ci si difende insomma attaccanto.
  3. A dire la verità a codesto mondo c'è sempre una via di mezzo, e per 3 partite precise Allegri lo ha fatto, all'esordio del 4.2.3.1 quando alternava una prima mezzo Kloppiana tesa a metter in ghiaccio la partita e una seconda di difesa posizionale passiva. Stronco' così la Lazio, giocò e battè così il Sassuolo. Quest'anno questa medietas non l'ho vista.

Io credo, spero, che dipenda dalla consapevolezza che non può più chiedere a Mandzukic e Khedira il lavoro che dovrebbero fare Emre Can e un altro Douglas Costa. Ma non è così sicuro. Credo che Allegri stia alla fine cadendo nell'integralismo che contesta agli altri. E' vero che la rigidità di Sarri o Klopp o Guardiola ha i suoi risvolti negativi ma questo rinunciare ad una influenza attiva dell'allenatore da parte sua per predicare un ruolo quasi di gestore e basta delle risorse, oltre che alla teoria del caos pilotato non è da meno e questi ultimi spiccioli di campionato ne stan mostrando le stesse debolezze che contestiamo agli altri.

Ed allora, non potendo arrivare ai maestri della difesa posizionale attiva, dobbiamo, escludendo per tanti motivi Sarri, inadattato alla Juve, cercar un Carrera od un Conte