Juventus-Atletico Madrid 3-0, minuto 95' arriva il triplice fischio dell'arbitro Kuipers. Esplode di gioia il popolo bianconero, rimangono allibiti tutti i tifosi delle altre squadre. 
Esattamente, a cosa abbiamo assistito? La prima domanda che mi è venuta in mente a caldo.

Risposta: Onnipotenza.
Di rimonte ne ho viste tante nella mia giovane vita, raramente però ho visto una squadra dominare in ogni zona del campo e per tutti i 95 minuti una Big europea come l'Atletico Madrid.
La squadra di Simeone è sembrata completamente succube del gioco aggressivo e spumeggiante della Juve, frutto di una condizione atletica spaventosa e di una qualità tecnica decisamente superiore rispetto ai cochoneros.

La sfida in panchina è stata certamente vinta da Allegri. Come avevo pronosticato alla vigilia, è riuscito a trovare le soluzioni perfette per ottenere una rimonta difficile. Partiamo da Emre Can in una posizione inedita, il tedesco ha giocato da mezzo destro nella difesa a 3 con il compito di annullare sia Lemar che Morata. La partita del tedesco è stata formidabile, la miglior prestazione offerta in bianconero nella serata più importante (fin ora) della stagione.
Un'altra sorpresa è stata sicuramente Spinazzola, una spina nel fianco costante sulla sinistra che per tutto il primo tempo ha messo in grande affanno il povero Arias (uscito con il mal di testa nel secondo tempo). Infine che dire di Bernardeschi, prova gigantesca del 33 ex Fiorentina. Con il compito di svariare su tutto il fronte dell'attacco alle spalle di CR7 e Mandzukic è stata sicuramente l'arma letale per scardinare la grande muraglia bianco-rossa di Simeone. Quantità e grandissima qualità al servizio della squadra in cerca di una continuità che gli è mancata in queste ultime 2 stagioni costellate da troppi problemi fisici. Bernardeschi sembra finalmente pronto a prendersi la Juve e la nazionale italiana. 

Come fatto da gran parte dei tifosi juventini nella tarda serata di ieri, è giunto il momento di scusarci tutti quanti con Max. Personalmente da milanista ero contento del suo esonero dopo la batosta in casa del Sassuolo nel gennaio del 2014. Dopo aver assistito al 3-0 contro il Barcellona di 2 anni fa, alla clamorosa impresa sfiorata lo scorso anno al Bernabeu e alla serata magica di ieri, non posso che ammettere essermi sbagliato sulle sue capacità. Allegri è certamente tra i migliori allenatori del mondo e come ha detto lui "in 4 anni ha vinto altrettanti scudetti, ha raggiunto 2 finali di Champion's e 2 volte i quarti di finale".  

Il merito più grande del tecnico toscano è che il gioco brillante e spettacolare tanto criticatogli sia arrivato nell'unica partita in cui non serviva mostrarlo, contava solo il passaggio del turno. Vittoria doppia quindi per Allegri, non solo ha raggiunto il risultato ma lo ha fatto spegnendo le critiche sul gioco espresso. Chapeaux!

Per imprese del genere però non basta un grande allenatore, dei grandissimi giocatori e una condizione fisica di altissimo livello. E' necessario avere tra le proprie fila il calciatore più decisivo della storia del calcio.
La Juve non ha comprato un nome né un marchio. Ronaldo è un uomo normale che in alcune serate di Champion's League diventa un alieno capace di accumulare energia dalla pressione che pesano sulle sue spalle. Questa capacità di essere decisivo quando tutti pretendono che lo sia è ciò che lo rende unico nella storia di questo sport, probabilmente inimitabile. 
Come lo scorso anno quando proprio contro la Juve nell'andata all'Allianz Stadium ha incantato tutto il mondo, juventini compresi, anche ieri sera è riuscito a regalare emozioni uniche a qualsiasi appassionato di calcio. Non esiste tifo e non esistono colori davanti a sua maestà Cristiano Ronaldo.

Se come si dice l'appetito vien mangiando, dopo aver divorato l'Atletico, la Juve avrà una fame incredibile. Non so dire se ora è favorita per la vittoria finale, sicuramente ha finalmente dimostrato tutto il grande potenziale a disposizione. Venerdì, a Nyon, chiunque pescherà la compagine bianconera non potrà essere soddisfatto del sorteggio, i bianconeri adesso fanno davvero paura.
Le premesse per arrivare fino in fondo ci sono tutte. Sembra giunto il momento di conquistare il trofeo che manca da troppo tempo, questa Juventus lo merita.

Con l'augurio che possa offrire un grande spettacolo come ieri sera, un sincero in bocca al lupo alla squadra bianconera, unico baluardo e orgoglio di un calcio italiano che in Europa continua a sprofondare.