Massimiliano Allegri non sarà più l'allenatore della Juventus, questo è quanto emerso dopo due giorni di contatti, riunioni, confronti, tra tecnico presidente e area sportiva, nelle persone di Paratici e Nedved.
Domani alle ore 14:00, durante la consueta conferenza stampa pre partita, parteciperà anche il presidente Agnelli e così chiariranno alcuni aspetti del divorzio.

Siamo onesti da subito, Allegri è stato CACCIATO. Punto! 
Domani assisteremo alla classica sceneggiata dove sorrisi, pacche sulle spalle, belle parole, faranno da corollario a quella che in realtà è stata tutta un'altra storia.
Allegri fin da subito era stato chiaro ribadendo a più riprese che la sua volontà era quella di rimanere e di continuare con la Juventus, di avere in mente i piani e i programmi per alzare l'asticella per la prossima stagione.
Quindi non è dipeso da lui.
È dipeso, più verosimilmente, dal duo Paratici-Nedved, che dopo cinque anni hanno capito che probabilmente per alzare l'asticella, quello da cambiare era probabilmente proprio il mister.
A più riprese si è sentito dire che con questa squadra, soprattutto l'ultima, si sarebbe potuto fare di meglio sotto il profilo tecnico, e quindi il percorso bianconero, per arrivare più in alto a livello europeo, chiaramente non poteva più essere affidato ad Allegri, che ha avuto ben cinque anni e una rosa più che soddisfacente per poterci arrivare.
Allegri è stato un allenatore aziendalista, ma molto considerato, un rapporto personale con il presidente molto forte, e quindi, Allegri è stato anche molto ascoltato nelle sue volontà soprattutto dal punto di vista caratteriale. Sì, perché nella sua avventura in bianconero i momenti tesi con alcuni giocatori ci sono stati, e alla fine la società si è sempre messa dalla parte dell'allenatore. Da Tevez, Bonucci, Dani Alves, giusto per citarne alcuni. La società ha sempre dato man forte al tecnico avvallando le sue decisioni.
Ma ora qualcosa è cambiato.
A quel che si sa, Allegri si sarebbe presentato agli incontri con una lista di giocatori da depennare dalla squadra bianconera, giocatori da lui voluti e che la società ha acquistato anche spendendo parecchio, ora messi in partenza, per una nuova sua idea. Sì perché Max voleva rivoluzionare la rosa con partenze importanti come Dybala, Cancelo, Pjanic, Costa. E di fronte a queste richieste, probabilmente la società ha capito che probabilmente il tecnico non collimava più con le idee societarie, e che sacrificare giovani del calibro di Dybala e Cancelo, su tutti, poteva essere un rischio. Da sempre i giocatori più propositivi, più anarchici tecnicamente e caratterialmente, hanno cozzato con la mentalità e il carattere di Max, e fino ad oggi era sempre stato ascoltato e accontentato, ora non più.
L'idea è che la Juve voglia cambiare gestione della squadra. Provare a rivitalizzare i talenti, e magari con una gestione atletica diversa che non presenti la squadra sempre in netta difficoltà nel momento clou della stagione. Il Dybala centrocampista, il Cancelo in panchina, Ronaldo e Can che spesso e volentieri in campo avevano atteggiamenti di chi soffre una squadra attendista, lenta e noiosa.
Tutto questo ha portato alla decisione odierna, che di odierno ha poco. La Juve aveva deciso il cambio già a febbraio.

Chi arriverà? Bhe ora come ora è un rebus. Mi auguro che in società abbiano le idee chiare, anzi ne sono sicuro. Agnelli non può aver preso o assecondato questa scelta senza l'alternativa pronta e sicura. Conte? Mourinho? Inzaghi? Pochettino, Deschamps? Chi vivrà vedrà, come aveva detto premonitore Nedved.
Di sicuro ora i piani mercato cambiano, e chi arriverà avrà il compito di far trovare il sorriso e la voglia di rinascere a Dybala che resta un giocatore da recuperare assolutamente, per il bene di tutti. Di sicuro i tifosi sperano non sia stato un cambio tanto per cambiare, ma che abbia un progetto ambizioso dietro, che punti a dare un senso tecnico diverso e più accettabile di quanto visto.
Come sempre il rischio c'è, dal punto di vista dei risultati nulla si può imputare ad Allegri, chi arriverà per migliorare dovrà far veramente un capolavoro, perché ai risultati dovrà aggiungere un gioco diverso, più fresco, divertente e moderno, mantenendo comunque i risultati, che sia ben chiaro, e migliorarli in Europa. Non proprio una passeggiata.