Una serata completamente da dimenticare, una serata che forse ha segnato il destino della Juventus in questa Champions League e forse il futuro di Massimiliano Allegri.

Un atteggiamento totalmente sbagliato quello con cui la formazione bianconera è scesa in campo ieri sera al Wanda Metropolitano di Madrid.      Poca grinta, poca voglia di portare a casa la vittoria e con un'idea di gioco che si affida alla giocata del singolo. Questo in Serie A può anche bastare, e lo dimostrano i risultati, ma in Europa è tutta un'altra storia, il tecnico toscano dovrebbe capirlo altrimenti non ci sarà mai un salto di qualità definitivo.

Ora il rischio di un'eliminazione già agli ottavi è molto concreto e in quel caso non si escludono possibili riflessioni da parte della società bianconera, che in estate ha fatto investimenti molto importanti per puntare alla coppa dalle grandi orecchie e uscire già a marzo potrebbe rappresentare un mezzo fallimento nonostante l'ottavo scudetto consecutivo in cassaforte. 
A proposito, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia c'era stato un confronto tra Agnelli e il livornese, un confronto pacifico certo, ma questo potrebbe rafforzare l'ipotesi espressa nelle righe sopra.
Tuttavia potrebbe essere lo stesso Allegri a voler cambiare aria, tra l'altro non ha mai nascosto il desiderio di provare l'esperienza all'estero, Premier League in primis.

In caso di separazione il nome di Zidane rimane quello più papabile per la panchina dei campioni d'Italia, nonostante le voci che lo accostano alla panchina del Chelsea.

Dunque il ciclo di Allegri alla Juve è arrivato al suo 'Canto del cigno'? In attesa del ritorno degli ottavi l'ipotesi è assai probabile.