Nelle ore in cui La Liga spagnola rende noto l’accordo raggiunto con l’impresa che organizza l’ICC (International Champions Cup, una sorta di Champions League estiva), con il quale una gara di Liga di Real Madrid o Barcellona si giocherà negli Stati Uniti, da noi è già tempo di fare sul serio.
Subito un big-match alla prima giornata di campionato, già in formato spezzatino. Purtroppo siamo ancora ad agosto e tra un tuffo e l’altro il pasto ci risulta un po’ indigesto. Potrebbe esserlo anche per la Lazio che affronta sabato sera, allo Stadio Olimpico di Roma, il Napoli targato Carlo Ancelotti.

Ancora scottata e delusa da una Champions sfumata nelle ultime due curve (bastava anche solamente battere alla penultima giornata il Crotone, poi retrocesso), la Lazio ha ripreso col solito ritiro ad Auronzo di Cadore (Veneto), tradizionale sede del ritiro estivo, per rigenerare mente e muscoli al fresco delle montagne. Sarà servito per dimenticare la batosta subita?

La campagna acquisti, forse anche per i mancati guadagni derivanti dalla Champions, è stata in tono minore. Si può dire che i migliori acquisti sono stati la conferma dei migliori giocatori, ovvero, Ciro Immobile, Luis Alberto e Sergej Milinkovic Savic, desiderio di moltissime squadre blasonate.

È arrivato l’argentino Joaquín Correa dal Siviglia che prende il posto di Felipe Anderson, ceduto per ben 38 milioni al West Ham. L’ex Sampdoria, che già conosce il nostro campionato, può giocare sia sulla trequarti, per far rifiatare Luis Alberto, o in coppia con lo spagnolo dietro l’unica punta Immobile.
Francesco Acerbi
dal Sassuolo sostituisce Stefan de Vrij, accasatosi all’Inter a parametro zero. L’olandese, caso di mercato delle ultime giornate per il mancato rinnovo, è stato sostituito con un giocatore affidabile e d’esperienza che, di sicuro, non lo farà rimpiangere. Silvio Proto, preso dall’ Olympiacos, viene a fare il secondo portiere dato che Vargic, quando chiamato in causa, non si è dimostrato all’altezza e Federico Marchetti, separato in casa e di fatto fuori rosa, è andato al Genoa a scadenza di contratto.
La zona mediana del campo è stata rinforzata con gli inserimenti del kosovaro Valon Berisha, preso dal RB Salisburgo e soffiato alla Sampdoria, e Milan Badelj, croato vicecampione del mondo, arrivato a parametro zero dalla Fiorentina. Con questi ultimi due, che saranno i sostituti di Leiva e Parolo, ha colmato la grossa lacuna palesatasi la passata stagione e che, forse, è risultata decisiva per la mancata conquista del quarto posto. 

In uscita Danilo Cataldi, l’anno scorso in prestito al Benevento, Davide Di Gennaro, impiegato col contagocce e Mattia Sprocati, appena arrivato dalla Salernitana. Ricardo Kishna dovrebbe far rientro in Olanda. Sono arrivati anche i terzini Riza Durmisi, dal Betis, e Djavan Anderson, svincolatosi dal fallito Bari (prossimo alla Salernitana). Sono anche andati via l’attaccante Filip Djordjevic al Chievo e Nani, ritornato al Valencia per fine presito. Non sarà facile per il direttore sportivo, Igli Tare, in queste ultimissime ore di mercato sfoltire una rosa che conta oltre 30 elementiFelipe Caicedo è l’unica alternativa ad Immobile, quindi difficilmente verrà ceduto. Il belga Jordan Lukaku, attualmente ad Anversa per curare la sua tendinopatia, resta fuori dalla lista dei 25 giocatori che sarà presentata prima di Lazio-Napoli.

Anche se ci sono doppi giocatori in ogni ruolo, a mio avviso, manca una vera alternativa ad Immobile, che non può essere l’ecuadoriano. Non sarà facile per l’ottimo Simone Inzaghi ripetere la scorsa stagione, soprattutto perché le dirette concorrenti, Inter e Milan in testa, si sono molto rinforzate. Ma il mister sa far rendere al meglio il materiale che ha a disposizione. Un esempio su tutti Luiz Felipe (conteso da Italia e Brasile poiché in possesso della doppia cittadinanza), 21 anni, che, pescato dalla serie D brasiliana, è stato senza dubbio una delle sorprese più liete della splendida cavalcata fermatasi ad un passo dal più bello.

Le amichevoli di precampionato sono state utili, ma ci hanno confermato che quando il livello sale, specialmente con compagini estere, i biancocelesti fanno fatica. Con Arsenal e Dortmud sono arrivate due sconfitte, forse figlie della preparazione o forse perché manca ancora qualcosina per far fare il salto di qualità a questa squadra. Lo schema tattico, oramai collaudato, è il 3-5-1-1 fatto di veloci ripartenze e palle filtranti che innescano in velocità la prima punta. Ma Inzaghi, forse l'unico insieme ad Allegri in Serie A, sa variare schema e uomini, all'inizio o in partita in corso, senza che il gioco ne risenta. 

La Lazio sarà la mina vagante. Se giocheranno come l'anno scorso possono far bene. Molto dipenderà anche dal rendimento che avranno i migliori. A vedere l’ultimo video che ha postato il Sergente su Instagram, non ci sono dubbi. Durante l’allenamento il serbo ha segnato con un colpo di tacco al volo, l’ennesima dimostrazione della sua classe infinita e che 120 milioni, quelli richiesti da Lotito per la sua cessione, non sono una follia. 
Se il buongiorno si vede dal mattino... allora sarà una buona annata!