3 goal per Piatek, 1 per Leao. Veramente troppo poco per le due punte, che invece dovrebbero essere i leader offensivi del Milan. Da una parte il Pistolero non sta riuscendo a riconfermarsi dopo la straordinaria scorsa stagione, apparendo sempre più come un giocatore sopravvalutato (o forse mal sfruttato?). Dall’altra il giovane portoghese non è riuscito ad esprimere ancora tutto il suo potenziale, apparendo spesso svogliato e poco coinvolto nel gioco della squadra, oltre che fuori ruolo da prima punta.

Proprio questi due rappresentano al momento il problema maggiore del Milan, perché non riescono a segnare. E i goal servono come il pane ai rossoneri, in questo momento. Per cercare di “svegliare” il polacco e il portoghese il Milan sta cercando dei giocatori capaci di segnare: i nomi fatti fino ad ora rispondono a quelli di Zlatan Ibrahimovic (già acquistato), Mario Mandzukic e Erling Haland (andato al Borussia). I primi due sono giocatori dal passato grandioso, che potrebbero fare ancora bene. Ma il loro obbiettivo concreto sarebbe quello di far maturare gli attaccanti già presenti. Haland invece sarebbe un profilo tutto in prospettiva, un’altra scommessa.

Ma perché allora non guardare all’Est Europa, terra di grandi talenti in attacco? Panenka, Lato, Blochin e Hagi sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno reso grande il calcio europeo. Tuttavia negli ultimi anni sembra che qualcosa si sia inceppato a livello di fuoriclasse: parlo per esempio di Dzeko e Mandzukic, che sono sì ottimi attaccanti, ma nulla a che vedere con i giocatori nominati sopra. Per questo il Milan potrebbe allargare il suo talent scouting anche in queste zone poco frequentate, ma molto feconde.

Vediamo quindi alcuni profili decisamente interessanti per l’attacco rossonero.

Artëm Dzyuba, classe 1988, è una classica prima punta di peso. Nato e cresciuto a Mosca, inizia a giocare ed esordisce fra i professionisti con la maglia dello Spartak Mosca. Dopo vari prestiti per la Russia, approda a San Pietroburgo nel 2015, indossando la maglia dello Zenit. Qui esplode definitivamente e si afferma come il miglior attaccante russo e uno dei più completi in circolazione. Dzyuba è una tipica prima punta dell'est Europa: forte dal punto di vista fisico e abilissimo nel colpo di testa, è soprannominato La torre per i suoi 196 centimetri. Nonostante la stazza possa trarre in inganno, il russo si distingue anche per la sua intelligenza tattica e raffinatezza tecnica. Bravissimo nel far salire la squadra, è anche un ottimo rigorista. Potrebbe rappresentare un alternativa molto interessante per il Milan, perché il suo contratto scade nel 2020.

Aleksandr Sobolev, classe 1997, è una prima punta forte fisicamente e tecnicamente. Nato a Barnaul, città industriale, cresce nelle giovanili della Dinamo Barnaul, per poi trasferirsi nel 2016 al Tom Tomsk. Qui esordisce fra i professionisti ed attira su di sé l’interesse dei maggiori club russi: la spunta il KS Samara, che riesce a convincerlo e gli fa firmare un triennale. Gioca tutto il 2018 con questa maglia, prima di andare in prestito all’Enisej. Conclusi i 6 mesi, fa ritorno al Samara, dove è esploso in questa stagione. Fino ad ora ha messo a referto 10 goal e 3 assist, richiamando l’attenzione di Lecce e Manchester United. Sobolev è una prima punta particolare e ricorda Ibrahimovic: nei movimenti ricorda molto il campione svedese, poiché riesce a coniugare la sua enorme stazza (195 centimetri per 85 chili) con una buonissima tecnica, risultando visivamente quasi leggiadro. Dotato di un ottimo tiro e di intelligenza tattica, dispone di notevoli doti acrobatiche che gli permettono di realizzare goal di pregevole fattura. Nonostante la classe purissima, non è ancora riuscita a dare continuità alle sue prestazioni.

Erik Sorga, classe 1999, è una prima punta di movimento. Cresciuto nelle giovanili dello Strommi e del TJK Legion, nel 2016 entra nella squadra Under 21 del Flora Tallinn, il gigante del calcio estone. Dopo due anni fra l'Under 21 e la prima squadra, Sorga è esploso nel corso del 2019: 45 goal fra tutte le competizioni, 31 dei quali in campionato. Quinto posto nella corsa alla Scarpa d'Oro, sopra gente come Messi e Ronaldo. Capocannoniere del campionato estone. In questa stagione ha anche esordito con la Nazionale maggiore, trovando alla seconda partita il suo primo goal. In poche parole, un predestinato. Sorga è una prima punta di movimento, dotata di grande freddezza davanti al portiere e di ottima doti atletiche. Fisicamente non molto robusto (176 centimetri), fa del dinamismo e del senso del goal le sue caratteristiche principali. Destro naturale, è anche un abile rigorista. Erik Sorga è considerato il prospetto più luminoso del calcio estone e rientra già fra i giocatori più forti era storia calcistica di questo paese.

Andraž Šporar, classe 1994, è una prima punta rapida e cinica. Nato a Lubiana, gioca nelle giovanili delle due principali squadre cittadine, l’Interlock e l’Olimpia: sin da subito si mette in mostra per le sue grandi qualità e a soli 17 anni fa il suo esordio fra i professionisti. 10 goal con l’Interlock alla prima stagione attirano l’interesse dell’altra squadra di Lubiana, che lo acquista. Qui il suo talento sboccia definitivamente e alcuni club importanti si fanno avanti per il suo cartellino: il Basilea è l’unica che ci crede fino in fondo e gli fa firmare un quinquennale, pagandolo 3.8 milioni di euro. In Svizzera le cose non vanno come avrebbero dovuto e Andraz va in Zweite Bundesliga, all’Arminia Bielefield. Le sue prestazioni non migliorano, ma a gennaio del 2018 lo Slovan Bratislava lo convince e lo porta in Slovacchia per 600000 euro. A Sporar bastano sei mesi per ambientarsi, e alla sua prima stagione intera segna 29 goal laureandosi capocannoniere della Fortuna Liga. La stagione 2019-2020 è iniziata come la precedente, con lo sloveno già a 12 goal in campionato in 11 partite. Sporar è una prima punta che a prima vista ricorda molto Icardi: rapido, cinico e tecnicamente dotato. Di costituzione fisica robusta (186 centimetri), Sporar è una punta moderna, capace di dialogare con la squadra e di segnare con ottima frequenza: nel suo repertorio rientrano finte di corpo, tiri dalla distanza e soprattutto il colpo di testa, fondamentale nel quale eccelle particolarmente. Dotato di un tiro preciso e forte, Sporar predilige ricevere la palla nell’area di rigore e tirare con il secondo tocco. È anche un buon rigorista e, grazie alle sue caratteristiche, può giocare anche da seconda punta o da ala destra.

Robert Bozenik, classe 1999, è una prima punta d'area di rigore. Dopo essersi fatto notare per il grande talento, entra nelle giovanili del MSK Zilina. Nel 2018 esordisce in prima squadra, dimostrando sin da subito il suo grande talento ed attirando su di sé l'interesse di Genoa, Fiorentina e CSKA Mosca: attualmente il suo valore si attesta sul milioni di euro. Cifra destinata a salire vertiginosamente. Bozenik è un rapace d'area di rigore, dotato di buonissima tecnica e grande freddezza davanti al portiere. Fa dell'opportunismo e dell'intelligenza tattica le sue armi principali, grazie alle quali riesce a segnare numerosi goal. Nonostante non sia altissimo, è abile anche nel colpo di testa e si distingue per il buon repertorio di finte.