Ieri pomeriggio si è svolto alla Continassa il summit tra la dirigenza bianconera e Max Allegri per programmare la stagione 2018/19 in casa Juve. Dopo tre ore di incontro, Max è andato via di corsa, ma con un bel sorriso stampato sul volto. Non ha lasciato dichiarazioni, ma di certo ha ricevuto abbondanti rassicurazioni dal club sulla prossima campagna acquisti. Nei giorni scorsi l'allenatore livornese aveva chiesto che la rosa degli uomini a disposizione mantenesse una qualità paragonabile a quella della rosa attuale, e a quanto pare Marotta e Agnelli lo hanno rincuorato, promettendo una campagna acquisti adeguata per puntare alla Champions. 

Insomma, tutti di buon umore, tutti ottimisti in casa Juve. Eppure, come in tutte le realtà, qualcosa di preoccupante c'è: i conti sono, dopo anni, in rosso! Infatti, in relazione alla stagione che volge al termine, i costi avrebbero superato i ricavi e il disavanzo sarebbe quantificabile in 30 milioni di euro.
Secondo quanto riporta Calcioefinanza.it, la Juventus avrebbe aumentato i ricavi a 540 milioni di euro, record per la Vecchia Signora, ma sarebbero anche aumentati, più che proporzionalmente, i costi. La voce più preoccupante sul versante delle componenti negative di reddito, sarebbe l'aumento del monte ingaggi, passato dai 197 milioni dell'anno precedente ai 261 milioni della stagione attuale. Ovviamente, i ricavi sarebbero potuti essere più corposi se la Juventus non si fosse fermata ai quarti di Champions e se la Roma non avesse raggiunto le semifinali della stessa competizione. Per questa seconda ragione, i ricavi provenienti dai diritti tv sono stati divisi più equamente con i giallorossi, mentre nelle passate stagioni la Juventus era rimasta sostanzialmente l'unica squadra italiana a rappresentare l'Italia nella massima competizione europea. A questo detrimento nei ricavi, bisogna aggiungere la diminuzione dei proventi che arriverà dai diritti TV sulle competizioni nazionali (circa 30 milioni) per la prossima stagione.
Ovviamente, una parte di questo disavanzo dovrebbe essere coperto per rispettare i parametri del FPF, cioè quella parte (9 milioni circa) che appesantiscono la gestione caratteristica, cioè quella relativa alla parte sportiva, agonistica. Non si tratta di cifre particolarmente preoccupanti, ma un occhio di riguardo sarà necessario da parte di Marotta. 

Premesso questo, si annuncia in casa Juve una piccola rivoluzione nella rosa.
Lasciano infatti molti giocatori, e altrettanti ne dovranno arrivare. Di certo partenti sono Buffon, Lichtsteiner, Asamoah. Inoltre, Khedira ha manifestato l'intenzione di provare l'esperienza in Inghilterra.
La sensazione è che possa lasciare anche Gonzalo Higuain, allettato dalle offerte che sarebbero arrivate da Parigi. La situazione di Gonzalo è più complessa rispetto a quella di altri calciatori, perchè il centravanti argentino non ama il ruolo che Allegri gli ha riservato, cioè quello di regista di attacco. Il Pipita è un cannibale, un animale da area di rigore e gli manca davvero molto il gol. I lunghi digiuni lo innervosiscono, e la possibilità di tornare al suo ruolo naturale potrebbe incentivarlo a chiedere la cessione. Certo, per la Juve si tratterebbe di incassare una bella cifra (si parla di circa 50 milioni) e di alleggerire il monte ingaggi (il contratto del Pipita costa alla Juventus 15 milioni l'anno). Insomma, sembra che la cessione di Higuain possa andare bene a entrambe le parti.

La cessione di Alex Sandro sembra probabile, visto che se ne parla già da un anno, e in questa stagione il rendimento del laterale brasiliano non è stato adeguato: davanti a 60 milioni la Juventus non opporrà resistenza. Anche Mandzukic ha manifestato l'interesse a completare la sua carriera altrove. In questo caso l'esigenza del giocare sarebbe quella di tornare al suo ruolo antico da centravanti.

Altra situazione complessa è quella legata a Claudio Marchisio. Il Principino è innamorato della maglia, ed è uno dei pochi senatori di primo pelo rimasti in casa Juve. Claudio vorrebbe restare, ma Allegri continuerebbe a utilizzarlo col contagocce. Quindi, il giocatore dovrà decidere tra la fedeltà bianconera e le proposte che di certo gli sono pervenute dall'estero. Howedes difficilmente sarà riscattato, vista l'enorme quantità di infortuni che hanno caratterizzato la sua stagione, e Benatia non ha dato certezze sul suo futuro.
Quindi, si tratterà di una sessione di mercato piuttosto delicata per Marotta e Paratici. Di certo, la Juventus è una squadra ambita da molti calciatori, e le proposte pervenute dai procuratori saranno accatastate sulla scrivania dell'Ad bianconero. Tra queste, senza dubbio, vi è quella di Milinkovic. Allegri lo accoglierebbe a braccia aperte. Non è un mistero l'interesse del club nei confronti del giocatore, e in questo caso probabilmente non sarebbe il prezzo del giocatore il più rilevante dei problemi. Infatti, Lotito, se potesse, non guarderebbe neppure l'offerta dei bianconeri. I rapporti con Marotta sono notoriamente tesi, e il presidente della Lazio preferirebbe vendere il gioiello di famiglia all'estero.
E' probabile dunque che Marotta debba cercare altrove il colpo a centrocampo da affiancare a Emre Can, e le alternative non entusiasmano la dirigenza bianconera.
Se l'affare Pellegrini non si è ancora concluso, è perchè la Juventus non è certa della bontà di questa scelta (il giocatore ha una clausola piuttosto abbordabile), e le altre alternative a centrocampo sarebbero ancora da imbastire. Più facile immaginare la soluzione per sostituire Gonzalo. Se il Pipita partisse, i ricavi della cessione potrebbero essere utilizzati per far tornare in rosa Morata, che potrebbe essere utilizzato per sostuire anche Mandzukic sulla fascia. 
La situazione più complicata è però legata al reparto difensivo. L'arrivo di Caldara e Spinazzola non è sufficiente per dare solidità a un reparto che quest'anno ha dato qualche preoccupazione, e il restyling potrebbe essere profondo.

Insomma, la Juventus potrebbe cambiare una decina di giocatori, e non certo per problemi ambientali o di bilancio. E' quel flusso continuo di giocatori in entrata e in uscita che ha sempre caratterizzato le sessioni di mercato della società. Ma questa volta si tratterebbe davvero di una piccola rivoluzione, e riamalgamare il gruppo potrebbe essere il primo dei problemi di Allegri. 

Si annuncia un'estate di fibrillazione in casa Juve, e le abilità del duo Marotta-Paratici saranno messe a dura prova. Di certo, la Juventus dispone di una dirigenza molto preparata e consapevole degli affari che si potranno fare, e di quelli che invece non sono opportuni.
I fuochi d'artificio partiranno presto, e l'unica cosa certa è che a guidarli sarà Massimiliano Allegri.