Il campionato di calcio tedesco è al momento il più seguito al mondo. Semplicemente perchè è l'unico tra quelli che contano come campionati ad aver ripreso a giocare. L'ultima partita è stata l'11 marzo. Due mesi dopo lo stop per il coronavirus hanno ripreso a giocare. Con protocolli anche un pò ridicoli per alcuni aspetti, ma hanno ripreso a giocare.
Si parla solo di Bundesliga
. Abbiamo perso solo del tempo. Litigi, chiusure a riccio, ognuno che ha guardato al proprio orto. Si è passati agli opposti estremi.
Da quella che sembrava essere la fine del mondo, al quasi liberi tutti. I morti non contano più un fico secco. I numeri sono ancora più relativi. Insomma, non si capisce più niente. Se si è sbagliato prima, se si è sbagliato ora. Non lo sappiamo. L'unica cosa che sappiamo è che abbiamo perso solo del tempo e che il tempo perso non lo recuperiamo più.

C'è voglia di calcio, c'è bisogno di calcio, ma non è indispensabile il calcio. E questo il calcio lo ha capito bene. E' stato uno shock per questo mondo abituato a credersi intoccabile e superiore agli altri. La situazione è complicata, ma così non si può continuare. Potevamo ripartire forse ben prima. Le soluzioni c'erano. La Germania ha beffato tutti. Un campionato mediocre, che al momento sta sfamando gli affamati di calcio, perché altro non c'è.
Partite con gli stadi vuoti, distanziamenti un po' ridicoli, sport di contatto che cerca di evitare i contatti sapendo che non li può evitare. Sarà forse più facile abituarsi a giocare a porte chiuse che ritornare a giocare con gli stadi pieni. Chissà.

La Serie A ha la possibilità di recuperare del terreno perso, una piccola compensazione necessaria come l'ora d'aria per i prigionieri. Malgrado tutto si è capito che il dopo coronavirus non farà cambiare niente in meglio né nella società né nel mondo del calcio. Anzi, le diseguaglianze rischieranno di essere ancora più impattanti. D'altronde possono permettersi di riprendere a giocare a calcio solo le grandi società. Solo chi ha risorse economiche di un certo tipo.
Son tante le riflessioni da fare, ma in questo momento prevale la necessità del fare. E nel fare, la Germania, la padrona d'Europa, sta cercando di conquistarsi un ruolo anche di leader nei campionati di calcio. Evitiamo che ciò possa accadere. Sta a noi saperci riprendere il trono del calcio.