Sulla contestazione a Kolarov dico la mia, come spesso capita fuori dal coro. La maggior parte dei giocatori stanno attentissimi, allorquando intervistati, a non dire nulla, così da scongiurare il rischio che quanto detto possa essere strumentalizzato contro di loro. Per questo, con poche e rare eccezioni (una di queste nella Roma è senz’altro Derossi) è quasi sempre poco interessante leggere le interviste dei calciatori, tutti invariabilmente a dire banalità ed a dichiarare l’attaccamento alla maglia e l’amore incondizionato per i tifosi, salvo poi battere cassa ad ogni occasione o andarsene appena hanno chances di maggiori guadagni. Daniele Derossi è senz’altro un romano autenticamente attaccato ai colori giallorossi, ma per certi aspetti trovo più romanisti Dzeko e Kolarov che hanno rinunciato ad una bella fetta del loro stipendio pur di venire a Roma, anziché minacciare di andarse in Premier a parametro zero per ottenere un rinnovo che per anni è stato il più lucroso della serie a. Kolarov ha accettato la metà circa di quanto prendeva al City pur di venire a giocare nella Roma ed il suo rendimento da quando è arrivato, per continuità ed efficacia, non teme confronti con nessun altro giocatore della rosa. Ora sappiamo pure che, pur di dare una mano nei recenti momenti di difficoltà della squadra, ha giocato a lungo grazie ad infiltrazioni antidolorifiche. A me interessa molto più questo che il reato di lesa maestà in danno dei tifosi. Che poi, dicendo che il grosso dei tifosi di calcio capisce poco di questioni tecniche, ha rivelato una semplice quanto evidente verità. Certo avrebbe fatto meglio a limitarsi a dichiarazioni di convenienza come la gran parte dei suoi colleghi, ma questo evidenzia l’autenticità del personaggio che apprezzo ora più di allora, mentre trovo spropositata la reazione “pecoronesca” di gruppi di tifosi organizzati che hanno sempre bisogno di un bersaglio da attaccare ed ora hanno trovato in Alexandar un target perfetto, anche per il suo passato pigiamato. Fortuna che lui, uomo di grande personalità, risponde alle critiche con prestazioni come quella di ieri.

Forza grande Alexandar, quindi, è non ti curar di loro