Da ascoltatore di buona musica da sempre, svario tra gli anni '50 del Blues, ai '60/70 del Rock, fino al Pop degli anni '80/90, e mi fermo lì salvo eccezioni. Le uniche due eccezioni che mi fanno pensare oltre gli anni '90 sono Michael Bublè e il suo swing, peccato che per la malattia di suo figlio abbia detto addio alla musica in queste ore (il figlio ha il cancro), e poi Alex Britti, cantautore nonchè chitarrista romano. Posso dire che stimo questi due artisti oltre a tutto il panorama 50/60/70/80/90 della musica mondiale. Come detto Michael Bublè dalla sua Home ha stregato tutto il mondo, ma il suo forte lo dà specialmente nelle canzoni swing, come Spiderman nella sua versione. Ma oggi non voglio parlare di Michael Bublè ma di Alex Britti.

Alex Britti e quella chitarra che parla

Forse io sarò troppo di parte, visto che sono un suo estimatore specialmente quando suona la chitarra, diciamo suona tutti i generi di chitarra. Dalla classica, al basso, all'acustica, non c'è distinzione: le suona tutte molto bene. I suoi assoli fanno davvero restare a bocca dal vivo. Io ho assistito ad alcuni suoi concerti e posso dire che il prezzo del biglietto è ripagato da quegli assoli allucinanti. Molti dicono le canzoni di Alex Britti non sono questo granché, ma infatti come lui stesso ha specificato si diverte a comporre canzoni, ma il suo vero e proprio interesse è quello di suonare, quello è sempre stato il suo desiderio più grande fin da ragazzo, quando suonava in dei piccoli pub e locali romani con il suo gruppo blues e la gente restava sbalordita da tanto talento. Alex Britti nel percorso dei suoi anni di carriera si è fatto conoscere in Italia, ma le sue prestazioni sono servite a molti artisti blues e sono arrivate anche alle orecchie di moti grandi della musica mondiale: Paul Jones a Buddy Miles, fino a Billy Preston e alla tournée europea con Rosa King (1990), ma soprattutto si ricorda il suo assolo di chitarra sulla canzone di Domenico Modugno in Volare (Nel blu dipinto di blu), dove accompagna Ray Charles che suona il pianoforte.

Alex Britti e l'amore per le chitarre

Lui dice spesso di possedere molte chitarre, le tiene sempre curate, infatti in una intervista disse: "Ho tante chitarre e le tengo sempre a tiro. Le accordo e controllo che tutto stia bene. Poi le rimetto nel fodero". Lui fa queste cose spesso durante la stagione, ogni anno non si dimentica delle chitarre che usa poco, ma le tratta come fossero delle sue figlie. Io credo che Alex Britti sia la musica, sì, quella musica senza voce, non che non ne abbia, anzi a me piacciono molto le sue canzoni, infatti quando esce l'album vado sempre a comprarlo, visto - e dico a tutti - che la musica e i dischi originali sono da veri intenditori ed è meglio non andare a scaricare in siti inopportuni. Io da italiano metto Alex Britti in cima alla lista dei chitarristi italiani, forse poco sopra Edoardo Bennato, che per chi non lo sapesse è stato la "causa" che ha portato Alex a suonare la chitarra. Forse pochi sanno che Alex Britti è un fan sfegatato del Bennato chitarrista, tutto quello che ha potuto imparare da quei video fin da bambino (suona da quando ha 7 anni) lo hanno portato ogni anno in modo maniacale a portare la sua voglia di intrecciare accordi sempre più complicati, per arrivare a quel'artista di oggi.

Secondo voi, Alex Britti si può considerare tra i più chitarristi bravi della storia della musica?

Io se esco dall'ottica che seguo Alex Britti fin dai suoi esordi, e anche prima quando era sconosciuto, credo che si possa mettere tra i 20 chitarristi più bravi di tutti i tempi della musica in generale. Un appunto: tolgo il genere metal visto che ce ne sono talmente tanti di chitarristi che non ne conosco, scusate ma ascolto pochi gruppi. Diciamo che in modo misto ascolto dei brani degli Angra, Iron Maiden, Guns'n'roses e Statovarius. Quando parlo di chitarristi più bravi del mondo al primo posto metto il solo ed unico Jimi Hendrix. Diciamo che la Top Ten sia ben scritta da tempo immemore. Infatti dopo Hendrix, metto Eric Clapton, Jimmy Page (Led Zeppelin), Robert Johnson, Chuck Berry, Carlos Santana, Muddy Waters, BB King, Keith Richards (Rolling Stones), Eddie Van Halen con il suo 1' e 22" di puro assolo nel brano "Eruption". Questi sono dei mostri sacri della chitarra, dal Rock al Blues al Rock&Blues. Io credo che Britti rientri nella top 20. Non voglio essere troppo di parte ma io credo sia davvero uno che se vai ad ascoltarlo dal vivo ti lascia senza parole. Molti ripeto giudicano Alex Britti per le sue canzoni, ma dico loro di ascoltare i suoi sound senza parole e poi vorrei sentire se il loro giudizio su di lui cambia.