Risultati "così così", spunti importanti e alcuni aspetti da rivedere. Questo può essere il titolo riassuntivo dell'infrasettimanale europeo di Juventus, Atalanta, Inter, Milan, Lazio, Napoli e Roma. Nonostante i risultati non siano così esaltanti (2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte) abbiamo visto quasi tutte le squadre fare buone prestazioni senza però raccogliere quanto seminato, o per merito degli avversari o per demeriti propri. Il percorso è per tutti appena iniziato, e sicuramente bisognerà fare di più se si vorrà andare avanti nelle rispettive competizioni, ma ci sono molti aspetti da annotare e da confermare in futuro. In primis abbiamo visto quasi tutte le squadre PROPORRE, ATTACCARE, GIOCARE, cercando sempre di fare la partita esprimendo un calcio più europeo rispetto a quanto fatto nelle ultime annate. Questo testimonia come si stia cercando di fare un qualcosa di diverso rispetto al passato. Poi ovviamente per poter arrivare ad esprimere un certo tipo di calcio servirà tempo e duro lavoro. Sarà fondamentale non modificare la ricerca calcistica, ma lavorare sui dettagli.  
Adesso prendiamo in considerazione ogni squadra nello specifico.

Le prime due squadre a scendere in campo sono state Juventus e Atalanta, che hanno rispettivamente vinto 3-0 contro il Malmö e pareggiato 2-2 contro il Villareal. Entrambe le squadre avevano il dovere di dare delle risposte ad un inizio di campionato non esaltante, soprattutto la Juventus. La squadra di Max Allegri è scesa in campo con determinazione, e già a fine primo tempo aveva chiuso la gara sullo 0-3, e nella ripresa ha saputo ben gestire il margine. Sicuramente l'avversario non era di primo livello, anche se rispetto alla Juventus nemmeno Udinese ed Empoli lo erano... Aver riassaporato il gusto della vittoria non può altro che essere uno stimolo per questo gruppo, che avrà il compito già dalla partita contro il Milan di confermare(o meglio, migliorare)i primi spunti positivi della partita di Champions. La classifica sicuramente è molto pesante, ma ad oggi è il problema "minore". La Juventus in primis deve tornare ad essere squadra VERA. Perché uno dei veri problemi di questa squadra, già dalla passata stagione, è stato proprio quello di essere un gruppo poco coeso. E successivamente sarà fondamentale che Allegri riesca a trovare la conformazione tecnica migliore per mettere i singoli nella condizione di poter rendere al meglio. Da questo punto di vista, la gara di Champions può avere trasmesso buoni spunti dal 4 4 2, che però andrà pesato con avversari più blasonati. Sicuramente a Max non manca tempo, e non appena troverà la quadra giusta la Juventus ricomincerà a correre. 

Ottima prova anche dell'Atalanta in casa di una squadra forte come il Villarreal, con la quale molto probabilmente si giocherà il pass per gli ottavi di finale. La prestazione dell'Atalanta è stata molto positiva per il gioco, l'atteggiamento e per la mentalità espressa. È mancato un po' il cinismo e un po' la lucidità in alcune giocate in fase di costruzione, dalle quali sono scaturite delle perse palle che poi il Villarreal ha sfruttato per trovare prima l'1-1 e poi il momentaneo 2-1. Nonostante ciò, anche visto come si era messa la partita, il pareggio conquistato è senza ombra di dubbio un ottimo risultato, in casa di una squadra che, ricordiamo, ha vinto l'Europa League contro il Manchester United(altra squadra nel girone della dea).  La serata successiva ha visto invece l'esordio delle due squadre milanesi, Milan e Inter, che hanno perso rispettivamente ad Anfield contro il Liverpool e a San Siro contro il Real Madrid. Due gare dove però le due squadre di Milano, nonostante le sconfitte, hanno tratto spunti importanti in vista delle prossime partite.

Il Milan, finalmente, dopo 7 anni è tornato a giocare in Champions, e ha esordito in uno dei templi più belli e storici del calcio contro una delle squadre più forti del mondo, il Liverpool di Klopp. I livelli fra le due squadre erano ben diversi, e lo si è visto; quando il Liverpool giocava ai suoi ritmi, metteva seriamente in difficoltà la squadra di Stefano Pioli con un giro palla veloce e continuo e un pressing forte e intenso che mandava in affanno il diavolo, e l'ha fatto per gran parte della partita. Nonostante ciò, il Milan è sempre rimasto in partita giocando molto bene in fase difensiva, dimostrando di essere una squadra vera, capace di potersela giocare con tutti e di saper superare con la testa i momenti di difficoltà. Ciò lo abbiamo visto soprattutto a fine primo tempo quando il Milan, dopo essere riuscito a far abbassare i ritmi al Liverpool, con azioni rapide e di qualità era riuscita a ribaltare il risultato. Erano abbastanza prevedibili le difficoltà... erano tutto fuorché certe le risposte della squadra di Pioli. Il girone resta molto difficile, ma con questo atteggiamento potrà onorarlo al meglio e (perché no?) togliersi diverse soddisfazioni. Voglio sottolineare una cosa... il Milan, anche se si chiama Milan, è pur sempre una squadra che torna a giocare in Champions dopo 7 lunghi anni... sarebbe abbastanza prematuro  chiederle obbligatoriamente di passare il turno, ma di onorare la competizione sì, e lo potrà fare. Ma questa Champions il Milan dovrà viverla come una avventura, come uno step di crescita... come una FESTA DI BENTORNATO. L'obiettivo del Milan è quello di esserci anche il prossimo anno in Champions. Chi sicuramente avrà il dovere(se non l'obbligo)di passare il girone è l'Inter, per due motivi molto semplici: sono i campioni d'Italia, sono reduci da tre anni di fila in Champions senza mai aver raggiunto gli ottavi. La prima partita contro il Real Madrid, nonostante la sconfitta beffarda nel finale con gol di Rodrygo, ha permesso ad Inzaghi di trarre notazioni molto positive. Infatti l'Inter per gran parte della partita ha dominato in campo e ha messo in grande difficoltà una squadra forte come il Real Madrid di Carlo Ancelotti, con personalità e con grande carattere. Cosa le è mancato? Il cinismo, proprio come l'Atalanta. Con un po' di concentrazione in più sotto porta, adesso staremmo commentando molto probabilmente una serata storica per l'Inter. Lo stesso problema la squadra campione d'Italia l'aveva mostrato nella trasferta di Marassi contro la Samp. Senza precisione sotto porta, in una competizione come la Champions che spesso è decisa dai dettagli, si finisce per perdere punti "rovinando" ottime prestazioni, e in più si rischia di condizionare il percorso. Sicuramente l'Inter, così come altre squadre, con il tempo e con lavoro migliorerà in questi dettagli e riuscirà ad essere più precisa in diverse situazioni. Alla fine stiamo commentando una partita determinate da dettagli... e i dettagli si possono sempre migliorare, soprattutto quando le prestazioni sono positive. Adesso le prossime 4 partite dell'Inter saranno contro lo Schaktar di Roberto De Zerbi e lo Sheriff... servono 10 punti per poter andare a Madrid all'ultima gara del girone più tranquilli. Giocando così, sono certo che l'Inter quest'anno non fallirà.   

Nonostante risultati non esaltanti, abbiamo tratto annotazioni importanti dalle 4 squadre in Champions, così come dalle le tre squadre delle coppe "minori"... tranne che dalla Lazio. La prestazione della Lazio in casa del Galatasaray è stata abbastanza scadente, sia nel gioco che nell'atteggiamento. Per larghi tratti della partita la squadra di Maurizio Sarri ha sofferto molto il palleggio della squadra di Terim, nonostante non stessimo parlando di un giro palla "stile Liverpool", anzi... e in più la Lazio non è mai riuscita ad impensierire una difesa che non trasmetteva di essere totalmente impermeabile, nonostante la poco incisività del club biancoceleste... in più la Lazio è sempre stata bassa e pensava solo a ripartire in contropiede ma mai con la giusta rapidità... non male come contro il Milan, ma nemmeno bene. Nonostante alla fine la gara sia stata decisa dalla papera clamorosa di Strakosha... lì commette due errori il portiere albanese... non solo infatti "l'autorete", ma anche il fatto di non aver chiamato palla prime dell'uscita, costringendo Luis Felipe ad intervenire sul pollone... ma nonostante ciò, la sconfitta è assolutamente meritata. Sicuramente che Sarri avrebbe potuto riscontrare delle difficoltà era assolutamente prevedibile... non è facile per una squadra dopo 5 anni di 3 5 2, con un certo tipo di interpretazione calcistica, passare rapidamente ad un 4 3 3 con tutt'altre richieste ed automatismi, specie se si tratta del calcio di Sarri. Sicuramente fra i molti cambi tecnici estivi quello al quale bisognerà dar più tempo di lavorare è proprio Maurizio Sarri. Con il tempo questa squadra potrà far molto bene, ma servirà pazienza.

Ottima prova del Napoli il casa del Leicester. La squadra di Luciano Spalletti ha sempre fatto la partita e ha creato tante occasioni importanti da rete. Cosa è mancato? Quello che è mancato all'Atalanta e all'Inter... il cinismo, soprattutto nel primo tempo. In più sono stati commessi errori banali che hanno rischiato al Napoli di far perdere una partita dominata per gran parte dei 90 minuti, e infatti a 25 minuti dalla fine si è ritrovata sotto 2-0. Poi però il CARATTERE della squadra partenopea, aggiunto alla ESPLOSIVITÀ di Victor Osimehn ed alla incisività dei subentrati (Politano su tutti), ha permesso al Napoli di riprenderla alla fine, sognando all'ultimo addirittura il colpaccio. Come detto prima, la prova del Napoli è stata ottima, e con un po' di cinismo l'avrebbe potuta vincere, nonostante un pareggio in casa di una squadra forte come il Leicester con una prestazione di questo livello non può altro che far piacere e aumentare l'entusiasmo in vista del futuro.
La vera domanda è: il Napoli può vincere l'Europa League? Ci saranno vari aspetti da valutare nel corso dell'annata(la continuità, l'evolversi della stagione...), ma a carte ferme questa è senza ombra di dubbio una delle squadre più forti della competizione, perciò non vedo perché non possa seriamente farci un pensierino. Intanto pero, bisogna vincere il girone, e questo risultato mette il Napoli su una buona strada, anche se siamo solo alla prima. Un inciso su Osimehn: ha un potenziale incredibile per poter diventare uno degli attaccanti più forti del mondo, non gli manca nulla. Però ha ragione Spalletti: deve migliorare in alcuni aspetti che oggi sono discontinui(in primis la lucidità sotto porta e la precisione, oltre che un po' la maturazione caratteriale).

Ottima prova da parte della Roma all'esordio in Conference League contro il CSKA Sofia, battuta per 5-1. È inutile nascondersi, il girone è di basso livello e la Roma potrà fare 18 punti e passare come prima senza problemi. Non a caso stasera la squadra giallorossa, con "turnover", ha vinto 5-1, trascinata da un super Lorenzo Pellegrini sempre più leader tecnico e carismatico della squadra e sempre più vicino al rinnovo del contratto con la Roma. Mourinho nel post partita, nonostante non entusiasta per il gioco espresso nei 90 minuti(e questo fa capire anche quanto si stia aggiornando lo "Special One"), ha sottolineato quanto questo gruppo sia squadra vera, sottolineando però in altrettanta maniera quanto sarà fondamentale esserlo anche nei momenti di difficoltà, che in futuro ci potranno essere. Una cosa è certa: questa Conference League a Mourinho fa l'acquolina in bocca, e il potenziale per arrivare fino in fondo non gli manca.   

La prima giornata delle coppe europee è appena terminata, e già oggi ricomincerà subito con la nuova giornata di ogni singolo campionato. Abbiamo sottolineato tutti i punti di forza e di debolezza di tutte le squadre italiane, sperando che per tutte e sette si possa già dalla prossima giornata parlare solo ed esclusivamente di punti di forza. Del resto il tempo per migliorare c'è, dato che siamo appena partiti... siamo appena all'inizio della stagione. Una stagione che, per come è iniziata, ci regalerà tantissime emozioni e tantissime sorprese, come solo questo bellissimo sport sa fare.
In questi casi si dice... IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE.

W IL FÙTBOL.