Il Crotone ha abituato il pubblico calcistico a grandi imprese in cui nessuno ci avrebbe mai scommesso e, forse, per questo motivo vederlo ora in fondo alla classifica di Serie B rende chiunque ami questo sport un po' triste. E, sebbene il Crotone non meriti la penultima posizione nel campionato cadetto, è ciò che ora gli appartiene, una posizione affibbiata dopo un anno che ha visto la compagine pitagorica lottare per la permanenza in Serie A e finire, ora, tra i fanalini di coda del campionato di Serie B. Tutto in meno di un anno, un Annus Horribilis.

Eppure, il 2018 iniziò bene, tutto sommato. Dopo le dimissioni a dicembre 2017 di Davide Nicola (l'allenatore che l'anno precedente salvò il Crotone in "zona cesarini"), la panchina venne affidata a l'Uomo Ragno Walter Zenga. E sebbene le carte per la salvezza la società pitagorica le aveva tutte, qualcosa andò, incredibilmente, storto. L'Annus Horribilis iniziò qui.

Ci furono vittorie di misura in quella stagione e sotto la guida di Zenga, si pensi al pareggio con l'Inter per 1-1 al Meazza, al pareggio con la Juventus per 1-1, alla vittoria per 4-1 contro il Sassuolo, insomma, cifre che diedero molti onori a questa squadra, eppure non bastarono. La partita clou fu quella rinominata la "Finale di Chiev", per la somiglianza tra Chievo e la città di Kiev dove in quella stagione si giocò la finale di Champions League, ma per il Crotone quella finale fu una vera Caporetto.

Birsa e Stepinski firmano le due reti del Chievo, a nulla valse la rete di Tumminello a 8' minuti dalla fine del match. 2-1 che per il Crotone determinò la Serie B e per il Chievo la permanenza nella massima serie.

L'Annus Horribilis, però, non si fermò. Arrivò l'estate e con questa gli scandali. Il Chievo venne accusato di aver falsato i bilanci attraverso alcune plusvalenze fittizie, la Procura Federale chiese per questo reato ben 15 punti di penalità da scontare nel campionato appena concluso. Se la pena fosse stata confermata, avrebbe implicato il ritorno del Crotone in Serie A e la retrocessione del Chievo tra i cadetti. Ma la giustizia sportiva ha i suoi tempi, troppo lunghi per far avvenire questa possibilità e la pena fu inflitta nel campionato 2018/19, quello oramai corrente.

Il Crotone capì che la Serie A doveva guadagnarsela sul campo come aveva già fatto in passato e così chiamò alla guida un tecnico che nell'ultima stagione aveva fatto molto bene a Foggia, portandolo ad un passo dalla zona Play-Off. Giovanni Stroppa subentrò a Walter Zenga e iniziò bene il suo percorso. In Coppa Italia e in campionato partì con il piede giusto, tutti i giornali calcistici davano i pitagorici tra i contendenti alle prime posizioni, assieme a Palermo, Hellas e Lecce. Eppure, anche questa volta qualcosa andò storto. Stroppa fece 11 punti in 9 giornate, troppi pochi per essere competitivi e quindi venne esonerato, al suo posto venne chiamato Massimo Oddo, Campione del Mondo nel 2006.

Molti lo ricordavano per la serie di vittorie consecutive a Udine, in pochi per la serie di sconfitte consecutive sulla stessa panchina, la peggiore nella storia del club bianconero, di cui proprio il Crotone di Zenga diede il colpo di grazia, vincendo contro l'Udinese e facendo esonerare Oddo. E anche al Crotone Oddo replicò la serie di sconfitte consecutive, guadagnando appena 2 punti in 7 giornate. Va da sé che con questi risultati Oddo chiese le dimissioni.

Così, per l'ultima giornata dell'anno solare 2018 si vide tornare sulla panchina del Crotone quel Giovanni Stroppa cacciato qualche mese prima, che riprese la squadra e la riassettò. In campo contro l'Ascoli era un altro Crotone. 0-2 finì il primo tempo in favore dei pitagorici. Simy e Firenze in gol con un completo controllo del campo e l'Ascoli in piena crisi davanti al pubblico di casa. Il secondo tempo, però, fu come Teutoburgo per Varo: un massacro. 3-2 fu il risultato finale, con tante proteste sull'ultimo gol, con tante proteste sul Crotone, oramai già condannato alla Serie C.

E così si è concluso il 2018 per il Crotone Calcio, gli squali non sono sopravvissuti a quest'annata che non dà speranze per un riscatto, perché il Crotone era la squadra del Miracolo e oggi non lo è più.