Vorrei mettere la parola fine sull'unico argomento che molti tifosi trasformano in domanda: "Ma Agnelli perché non esonera Sarri?".
Come molto spesso ho detto, io sono un sostenitore di Maurizio Sarri, e ripeterò all'infinito che questa Juventus con i giocatori adatti al tecnico sarebbe una grandissima squadra.
Ma togliamo per un attimo la situazione rosa, visto che come molti sanno la società non accontenta mai l'allenatore di turno, con giocatori richiesti, la squadra la fanno i soldi messi a disposizione dalla società e il direttore sportivo, almeno questo negli ultimi 10 anni, è stato così, mentre gli unici due tecnici accontentati in 40 anni, sono soltanto Giovanni Trapattoni e Marcello Lippi, guarda caso gli unici due che hanno portato la Champions League a casa. Ma adesso portiamoci a quel che tutti si chiedono, il perchè Andrea Agnelli vedendo una Juventus simile, senza gioco, che perde punti importanti, che non riesce a fare due passaggi di fila, non caccia via Maurizio Sarri. Io mi sono dato due intepretazioni e ora ve le illustro:

1. La scelta del tecnico è del Presidente
Forse molti non sanno o pensano diversamente, ma Maurizio Sarri è stato scelto dal Presidente Andrea Agnelli in persona, che dopo le continue pressioni dei tifosi, che volevano vedere il gioco ha accontentato tutti con un tecnico che fino a quel momento aveva messo in campo con Napoli e Chelsea aveva espresso un gioco eccellente, anche se tutti ricordano solo Napoli, mentre il grande colpo è stato la EL con la squadra inglese. Agnelli ha portato un tecnico importante, ma non sotto il profilo palmares, come tutti speravano come Pep Guardiola, ma uno che avrebbe avuto fame di vincere, soprattutto quello scudetto che non aveva mai avuto l'opportunità di vincerlo nelle precedenti esperienze. Questa scelta fatta dal Presidente forse è stata forse troppo frettolosa, ma potrebbe anche essere stato una intuizione, perchè poi il Ds Fabio Paratici è stato messo alla prova nella sua prima esperienza nel calciomercato da solo, o se vogliamo accompagnato dal vicepresidente Pavel Nedved.
Ora, se Agnelli decidesse di esonerare Sarri, darebbe ragione a chi lo attacca in tutto e per tutto e per questo Sarri non sarà esonerato, ma attenzione, sarà riconfermato anche per la prossima stagione, con o senza titoli in bacheca. Il Presidente alla fine è quello che gli paga l'ingaggio, vede tutto quello che vede ogni tifoso juventino, e sicuramente si lascerà andare con parole fuori luogo al di fuori delle telecamere. Certo anche lui si arrabbierà, ma ricordiamo sempre che la Juventus è una società aziendalista, quindi che a fine stagione deve far quadrare i suoi conti, il suo FPF, e qualora non vincesse nulla, non sarebbe una ecatombe, come sarebbe per il tifoso, ma soltanto una stagione che gira male.

2. La prossima Juve sarà costruita con il tecnico
L'ho forse detto tante, troppe volte, che per Sarri la rosa attuale non è adatta, ho subito delle critiche negli articoli precedenti, ma lo ripeterò all'infinito che un tecnico non può 'accontentarsi' di allenare una squadra forte, se poi quella squadra era costruita per il suo predecessore. Paratici alla fine sembra avermi dato retta, infatti in una delle ultime interviste rilasciate, ha specificato che il prossimo calciomercato sarà impostato insieme al tecnico Sarri, per far si che la squara abbia i giocatori giusti per il gioco di questo allenatore. Non sarebbe servito un genio a capire che fin da quando Sarri ha messo piede a Torino, e come prima cosa è stato privato delle scelte di mercato, questa Juventus avrebbe faticato e non poco. La prima cosa balzata all'occhio è quella del sacrificio. I giocatori della Juventus con Allegri giravano la palla, ma non si spingevano, mentre Sarri vuole giocatori a 100 polmoni, nessuno escluso. Per questo l'addio di Miralem Pjanic non è da sorprendere più di tanto, con l'innesto di Rodrigo Bentancur in mediana e l'aggiunta di Arthur a centrocampo al fianco di Adrien Rabioto Blaise Matuidi per avere un centrocampo dinamico e veloce. Pjanic è stato ceduto, non per i palloni che avrebbe dovuto toccare, ma per la rapidità di gioco, che nel bosniaco non è il suo forte. Già l'arrivo di Arthur si dice sia una scelta del tecnico toscano. Già da tre partite a questa parte l'esclusione di Pjanic è stato un forte segnale, Sarri l'ha sfangata dicendo che contro determinate squadre, serve un centrocampo più muscoloso e meno tecnico, ma forse la sua idea è ben altra, a mio avviso sta già sperimentando una Juventus senza Pjanic, e questo potrebbe accadere anche in Champions League. Quindi sia Agnelli che Paratici hanno ben capito che questo allenatore, che ricordo utilizza solo e sempre il suo 4-3-3, restando in bianconero, come confermato da Paratici stesso prima della gara contro la Lazio, gli si devono prendere determinati giocatori adatti in alcuni ruoli, soprattutto a centrocampo e sulle ali, per terminare con un punta che faccia la punta alla Higuian stile Napoli.

Alla fine non voglio dire e prendermi le mie ragioni, ma in questo caso come dicevo da inizio stagione, quando dai primi inciampi della Juventus, ho detto che per Sarri la rosa della Juventus non era adatta al suo gioco, all'unico gioco, del tecnico toscano. Sarri non ama sperimentare altri moduli, è un pò l'Arrigo Sacchi d'epoca, anche se quel Milan aveva dei giocatori che togliendo Ronaldo e forse Dybala gli altri non ci si avvicinano minimamente.
Certo la Juventus non sarà mai quel Milan, ma nemmeno quella Juve ultima vincente della Champions League.