"In Italia gli italiani sono disposti a passare sopra e a perdonare tutto e tutti, tranne il successo"

Questa frase è stata un cavallo di battaglia del grande Drake Enzo Ferrari, che ha dovuto combattere parecchio ai suoi tempi per vari motivi. Mai come ora questa frase è tornata di moda in Italia in casa Juve. 

Siamo davvero arrivati ad un punto morto. Stiamo raschiando il fondo del grottesco e del ridicolo. Si è capaci di trovare il marcio sul nulla. La coalizione che si è creata in Italia contro la Juve è diventata insopportabile, la Juve unisce, la Juve mette tutti d'accordo. Qualsiasi partita, non serve nemmeno seguirla, alla fine basta scrivere che la Juve ha rubato e ti prendi un sacco di applausi e di like, tutti ti danno ragione e diventi un idolo. Il bello viene perché, della stessa partita, decidi sapientemente di ignorare ciò che non ti piace, e crei un caso, e tutti ti danno ragione. 

Ora il punto è questo. Questo marcio non si può più togliere, la mentalità non si cambia e bisogna solo subire. Parlare, discutere non serve a nulla. Quindi che si fa? Caro il mio presidente Agnelli, i tempi sono maturi per toglierci il disturbo e di lasciare la serie A al proprio declino sportivo, culturale e morale. Bisogna trovare il modo per iscrivere la Juve in un'altro paese un'altro campionato. In un posto dove la cultura sportiva e la coerenza abbiano uno spessore un po' più ampio dello zero che c'è in Italia. Sinceramente non lo so se le regole lo permettono, ma bisogna cercare il modo di farlo. Ora basta, dopo calciopoli essere ancora a questo punto é inaccettabile. 

Bisogna prendere la decisione di andare e non rimanere in questo paese. Del resto nel mondo del lavoro è un dato di fatto che i migliori in qualsiasi campo, devono emigrare all'estero per poter esprimere il proprio valore ed essere apprezzati, in Italia si va avanti solo con metodi che nulla hanno a che fare con la meritocrazia e tutto hanno a che fare con la pochezza. In Italia si importano manovali e si esportano geni. Lasciamo la bassezza sportiva a chi rimane, noi siamo pronti per andare. Presidente è il momento.