Alcune considerazioni prima di sviluppare l'argomento. Ho sempre pensato che se arrivano offerte, ben superiori alle reali valutazioni di mercato, non esistono giocatori incedibili. Ricordo Vialli, venduto dalla Sampdoria, Zidane dalla Juventus o Sheva dal Milan, solo per fare nomi illustri. Non è mai un singolo giocatore a determinare le vittorie di una squadra, può infortunarsi, se è sposato, divorziare ed andare in depressione o semplicemente litigare con la fidanzata o, per essere più moderni, con il fidanzato, demoralizzandosi e giocando distratto o sotto tono. Il tetto ingaggi, equo e certificato, a cui si possono abbinare incentivi economici condizionati dalle prestazioni singole o di squadra, lo trovo giustissimo e perfetto in ambito sportivo, tanto da condividere totalmente la scelta del Milan, oltretutto considerando che i 4,5 milioni di partenza, sono per contratti dalla durata minima di tre anni...Tre considerazioni che rafforzano l'idea di quanto sia importante costruire una squadra forte, puntando sull'armonia del gruppo e responsabilizzando ogni singolo, nell'interesse corale.

Il mondo del calcio, per quanto lentamente, sta finalmente migliorando molte di quelle situazioni che hanno contribuito a sprechi e a valutazioni prive di logica, procuratori compresi. Il Milan anche su questo è stato all'avanguardia, ma è innegabile che la bravura della Dirigenza a creare un ambiente ed una mentalità speciale siano stati determinanti per vincere. Purtroppo i ritardi con cui sono stati firmati i rinnovi, arrivando all'ultimo giorno disponibile, in totale incertezza, stanno condizionando il mercato. Se alla voce uscite si sono raggiunti tutti gli obiettivi primari, garantendo un notevole beneficio specialmente al monte ingaggi, si è totalmente fermi per quanto riguarda le entrate. Ad un solo mese dall'inizio del campionato, non ci sarebbe da stupirsi se al primo incontro casalingo, contro l'Udinese, non venisse schierato alcun nuovo acquisto. Oggi non è solo questo che deve preoccuparci, quanto piuttosto sapere se quattro giocatori che l'anno scorso hanno reso molto meno delle attese, siano in condizione ottimali. Mi riferisco a Kjaer, Rebic, Diaz e Bennacer. Giocatori importantissimi, che possono dare talmente tanto, da compensare anche un mercato attualmente immobile, ma che ci auguriamo si possa sbloccare. Se poi si concretizzasse anche la cessione di Paquetà dal Lione all'Arsenal portando nelle casse milanista, una decina di milioni in più, anche il mercato ne trarrebbe un ulteriore beneficio. Perchè è inutile girare intorno al problema, ma mentre su i due Dirigenti tutta la tifoseria milanista ripone la massima fiducia, non si può certo dire la stessa cosa per la proprietà attuale, Elliott e per quella che dovrebbe insediarsi a settembre, Redbird Capital, eternamente in difficoltà per ogni operazione in entrata, a prescindere dal costo.                                                             

Maldini e Massara stanno portando al Milan, giocatori con caratteristiche ben precise, che vanno oltre alla tecnica, personalità e capacità nel sapersi esprimere. Calciatori con potenzialità importanti sul campo, ma anche estremamente intelligenti fuori dal rettangolo di gioco, a dimostrazione che si da molta importanza al fatto che siano anche uomini, nel vero senso della parola e che abbiano quell'intelligenza necessaria per capire l'ambiente nel quale si trovano e integrarsi umanamente al meglio con i compagni. .  La crescita di ogni squadra transita anche da questi dettagli e per il Milan è stata la base su cui costruire un'impresa che appariva impossibile. Ascoltando le interviste di Adlì, Origi o Pobega, si percepisce subito quell'unità di intenti che caratterizza questo gruppo e non è difficile capire il perchè l' investimento più importante, sia rivolto al giovane talento belga, Charles De Katelaere. Costruire una squadra di calcio, VINCENTE, non basata su nomi affermati, ma cercando giovani talentuosi, oltretutto economici, non è per nulla semplice. I soli dati statistici, a cui oggi in molti fanno riferimento, Cardinale compreso, non sono sufficienti a garantire le prestazioni del singolo, poichè piaccia o meno, il calcio è uno sport di squadra. Quando Massara ha insistito per prendere Kjaer dall'Atalanta, scambiandolo con Caldara, erano stati in moltissimi a ritenerla un'operazione sbagliata, viceversa lo spessore del danese e la sua utilità, in campo e fuori, sono state fondamentali per la crescita di tutta la squadra.

Un Milan, composto da moltissimi giovani e non è un caso se nessuno di questi si mette in mostra con atteggiamenti fuori dalle righe. In questo contesto, chiaro e delineato, le incertezze dei due giocatori portoghesi su cui il Milan vorrebbe affidarsi per vittorie di prestigio, stonano totalmente. Rafael Leao e Renato Sanches, entrambi assistiti dal famoso procuratore Jorge Mendez  possono essere dannosi a questo gruppo ? Sicuramente non Leao, che è legato al Milan con un contratto fino al 2024, mentre Renato Sanches, giocatore del Lilla, in uscita, che è accostato alla squadra allenata da Mister Pioli, da almeno un anno, lascia molti dubbi. Cosa impedisce ad entrambi di trovare un accordo duraturo per vestire la maglia rossonera ? La necessità di Mendez di recuperare più soldi possibili. Tutto è condizionato dal fatto che Leao, debba riconoscere alla sua ex squadra, lo Sporting Lisbona, i circa 20 Milioni di Euro di penale, sanciti dal tribunale competente e causati dalla superficialità,  con cui Mendez, fregandosene dell'accordo in essere del suo assistito, prese a giustificazione una dura contestazione dei tifosi, per portarlo al Lille, intascando una somma consistente e non riconoscendo nulla alla squadra portoghese.                                                                                 

Se a ciò aggiungiamo un dato, per nulla secondario, che dal prossimo anno verranno regolarizzate tutte le commissioni, con tabelle prestabilite e una notevole riduzione di potere di quei procuratori che agiscono quali proprietari dei calciatori, diventa facile capire perchè il "potente procuratore portoghese", voglia evitare di dover risarcire lo Sporting Lisbona con i soldi propri, preferendo quelli del Milan . Questo motivo pesa in modo determinante, spingendo per la cessione di Leao, in questa sessione di mercato, oppure per un ricco ingaggio e relativa commissione .  La Dirigenza rossonera è di idee ben diverse. Non è in una posizione di svantaggio così grave come viene descritto da molti osservatori, non certo imparziali. Rafael Leao, non ha fretta di lasciare il Milan, dove si trova benissimo, vuole aumentare il suo stipendio, ma senza accordo non può essere accontentato e il Milan, forte di una clausola rescissoria di ben 150 M, può tranquillamente aspettare ancora un anno, perchè per svincolarsi a zero dovrebbe aspettare due stagioni allo stipendio corrente. A Leao conviene accettare i 4/5 offerti dal Milan o stare due anni agli attuali 1,4 M? Ecco che, per non farci mancare nulla, Mendez aggangia la posizione di Renato Sanches per cercare di avere più peso. Giocatore fortissimo, che acquistato a 10 M, sarebbe un  vero affare, ma le sue titubanze in attesa di un'offerta dal PSG e la costante ricerca di un contratto più sostanzioso, per un ventiquattrenne che ha già girovagato l'Europa, fra Germania, Inghilterra e Francia, oltre al Portogallo, con l'aggiunta di qualche infortunio di troppo, ne fanno il profilo giusto per il Milan?. Se Maldini e Massara sono realmente intenzionati a prenderlo, lo vedremo. 

Ci aggrappiamo quindi a Maldini e Massara, cercando di trattenere quella logica insoddisfazione che serpeggia fra tutta la tifoseria, se poi dovremo constatare che al Milan è più facile vincere lo scudetto che comprare i giocatori che servono, ce ne faremo una ragione.