Ma quando lo capirà ADL che è un personaggio scomodo fuori le righe e che, anche se è un grande imprenditore, stride nel panorama calcistico italiano.
Stride perché vive in un mondo dove gli interessi non sono puliti, dove c'è l'arroganza del potere e convive con le masturbazioni sportive di chi vuole vincere con ogni mezzo.
Il Napoli è una società che ha i conti in ordine a differenza di quasi tutte le altre della serie A. La programmazione economica e le scelte del materiale umano fanno si che il Napoli calcio è un anno in anticipo rispetto i bilanci correnti. E questo le altre non possono sopportarlo visto che sono alle prese con plusvalenze fittizie che devono essere sanate entro il 30 giugno di ogni anno. E allora ecco che giocatori della primavera raggiungono quotazioni oltre il normale e società, nemiche sulla carta, si scambiano calciatori dando loro quotazioni mostruose.

E ADL? Aurelio ha portato stabilmente il Napoli a competere da 11 anni in Europa (unica squadra) e a viaggiare stabilmente nelle prime posizioni della classifica. E alle squadre che sono sempre alla ricerca di ricavi questo non va proprio giù. Quando il presidente chiede una maggiore partecipazione sulle decisioni della Lega trova un muro di omertà perché gli altri presidenti sono legati a filo doppio con la squadra bianconera che si arroga il diritto di dettare legge. La battaglia contro i servi del potere sembra perduta in partenza, perché Nicchi e Rizzoli non hanno neppure intenzione di rispondere alle accuse ricevute forti della loro arroganza. Ancelotti fermato per un turno è la risposta della Federazione e probabilmente sabato assisteremo ad una nuova sceneggiata a dimostrazione che vorranno dimostrare di comandare loro. Concetto lo Bello era un personaggio unico, corretto e inflessibile. Questi attuali non sarebbero neppure in grado di portargli gli scarpini.

Serve una rivoluzione e per farlo bisognerebbe toccargli i corposi emolumenti che percepiscono. L'A.I.A. è sponsorizzata dalla Juventus e questo è un conflitto d'interessi enorme. Gli arbitri che vengono promossi ricevono la gratificazione di arbitrare i bianconeri. E anche questo non è normale. Finché tutte queste anomalie non verranno sanate il campionato sarà falsato. E non è possibile che una squadra che vince da 8 anni vuole continuare a vincere con ogni mezzo. Immaginare  che la Juve, oltre ad essere la società più ricca e ad avere i giocatori più forti, quando si trova in difficoltà possa ricevere anche gli aiuti degli arbitri è destabilizzante.
Il Var avrebbe dovuto garantire più equità di giudizio, ma è stato superato dalla discrezionalità dei direttori di gara che la utilizzano solo quando dicono loro.