Che si chiami Montella, Inzaghi, Gattuso o PincoPanco, al Milan non cambiano i risultati. Sempre il solito cliche di ogni anno. Mercato buono, tanti proseliti, aumento degli abbonati, tifosi (me compreso) che si buttano con fiducia in abbonamenti sky, sogni fantasiosi e  chissa quanto altro per ritrovarsi dopo sei giornate impelagato nel fondo classifica. E si badi bene hai giocato contro Cagliari, Empoli, Atalanta e solo Napoli e Roma di squadre d livello, e da cui escludo la Capitolina perche onestamente la ritengo ald un livello molto inferiore della posizione otenuta la scorsa stagione. Quello che fa imbufalire però e che esaminando le partite ti rendi conto di aver visto veramente giocare bene creare tanto, ma durare 60 minuti, e subire sempre la rimonta. Non puo essere un caso. E qui mi spiace la colpa è del manico. Rino, una bandiera un leone, e quale milanista non lo ama, ma non ha l' esperienza sufficente per allenare il Milan. Badi bene non si parla di capacita  ma di pura esperienza. Un po come successe a Pippo Inzaghi. Adesso se non si vuol cadere in un vortice senza via di uscita, la societa Milan deve intervenire. Anche i muri di San Siro sanno che vogliono e volevano Antonio Conte. Bene dimostrino allora di avere i così detti e prendano Conte. Dopodiche non ci sono alibi. Ovviamente non si potra prendere Fabregas, che gia non giocava al Chelsea con il bell Antonio, Bakayoko - quanti soldi buttati dalla finestra - fara anch' esso tanta panca, ma si potra fare un discorso profondo e futuristico, e magari tanto per continuare a sognare pensare all Europa League. Comunque anche per quest' anno prendiamo il numero di targa degli odiati cugini, forse, vedi Roma, ci toglieremo qualche piccola soddisfazione, ma continueremo a masticare amaro. Francamente io non ho più voglia di mettermi a vedere la partita, ed indovinare cio che accadra, episodi, cambi, ecc, e non perche sono bravo, ma perche è troppo facile leggere questo Milan, e se lo indovino io figuriamoci le altre squadre....... 

Concludo rispondendo al Sig. Pelegatti esternandoli la mia stima e simpatia, ma se si tratta di Conte si può cambiare, non certo Donadoni o Ranieri. A quel punto mi tengo Gattuso, pecco di inesperienza ma la lotta non mancherà-