Ormai è da troppo tempo che procrastino l'improcrastinabile, c'è quel detto popolare che recita: "non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi", effettivamente è così. La società sportiva Lazio è pedissequamente vittima di continue strumentalizzazioni da parte di alcuni giornalisti, certamente non si può fare di tutta l'erba un fascio ma è evidente che noi tifosi siamo vittime di una psicosi mediatica.

Non voglio discutere sul fatto degli adesivi, gesto abominevole che suscita in me disprezzo; ma è mai possibile che nei giorni successivi sono stati presi di mira tutti i tifosi etichettandoli come antisemiti? Io non accetto che ormai veniamo tutti considerati come pericolosi. Prendo le distanze da quella frangia criminale che ama chiamarsi ultras che poi fa solo il male della squadra, ma non tutti sono criminali, in ogni cosa c'è il buono e il cattivo; voglio sottolineare che io sono un umile tifoso che non ha mai avuto rapporti con quella parte di tifo.

Ora si è alzato un polverone mediatico riguardo i cori antisemiti che non ci sono mai stati, ero allo stadio in tribuna Tevere e posso assicurare che gli unici cori ingiuriosi sono stati dalla parte dei tifosi ospiti contro Lotito; persino il direttore del Tg5 Clemente Mimun di religione ebraica, che stava allo stadio non li ha sentiti, lui giustamente fu il primo a scagliarsi contro quei mentecatti che misero gli adesivi allo stadio, fece giustamente moltissimi servizi contro quelle persone pur essendo di fede laziale. Non credo sia una coincidenza che ciò sia avvenuto dopo i volantini antisemiti contro la Lazio da una parte di tifosi romanisti, guarda caso ora il fatto è passato in sordina e in primo piano ancora una volta c'è la Lazio.

Nessuno ha mai parlato di ciò che c'è tappezzato sui muri di Roma contro Paparelli, brutalmente ucciso da un criminale romanista durante un derby; uno, dieci, cento Paparelli; spengo la luce accendo il razzo; meglio la coppa in faccia che un razzo nell'occhio e via discorrendo. Non posso accettare che la mia Lazio venga presa di mira da"tifosi" che si definiscono giornalisti, perché è cosa nota che a Sky e alla Rai la maggior parte dei giornalisti sportivi sono della Roma. Nessuno ne parla della raccolta fondi fatta da parte degli Irriducibili per le vittime del terremoto di Amatrice, nessuno ha mai parlato delle iniziative benefiche per Flavio e Francesco, due gemelli disabili di fede laziale che vengono supportati dalla Lazio e dai suoi tifosi; perché non accennate mai della bellissima festa che viene fatta in occasione della compleanno della Polisportiva S.S. Lazio. Invece la prima cosa che viene sbattuta in prima pagina sono gli scontri avvenuti tra la polizia e pseudo tifosi, che secondo alcune testimonianze gli avvenimenti sono stati ingigantiti dai mass media. Chi fa cori o azioni antisemite deve essere multato o arrestato e deve ricevere il Daspo a vita, ma non può essere presa di mira tutta la tifoseria, voglio informare che la curva nord nell'ultima partita di campionato aveva uno striscione con su scritto "ciao Lele gli Irriducibili ti salutano" (Lele il tifoso interista rimasto ucciso durante gli scontri Inter-Napoli), non è stato fatto passare dentro stadio pur essendo stato approvato dalla lega.

Ora voglio dire Basta perché la Lazio non si strumentalizza, nessuno ne parla mai, viene trattata da piccola squadra e quelle poche volte che viene fatto viene beceramente strumentalizzata; NO, mi dispiace ma NON funziona così. So che tanto questo articolo arriverà a pochi perché conviene, ma spero che questo grido di protesta scritto di getto non sia il solo.