È con un profondo senso di gratitudine che diciamo addio a Giorgio Napolitano, una figura di straordinaria importanza nella storia italiana. Il suo nome sarà per sempre associato a momenti epici, in particolare al trionfo mondiale degli Azzurri nel 2006, durante il suo primo mandato come Presidente della Repubblica.
Quella vittoria memorabile in Germania ha visto Napolitano accanto agli Azzurri guidati da Marcello Lippi. La storica immagine del capitano Cannavaro mentre solleva la coppa del mondo rimarrà un'icona di quei giorni di gloria. Era il 2006, un anno indimenticabile per l'Italia e per Napolitano.
Il 10 maggio 2006, Giorgio Napolitano è stato eletto Presidente della Repubblica con un ampio consenso, ottenendo 543 voti. Questo è stato solo l'inizio di un lungo mandato al servizio del paese, segnato dalla sua rielezione nel 2013. È stato il primo presidente italiano a essere stato eletto per un secondo mandato, aprendo così una nuova pagina nella storia della Repubblica.
Ma Napolitano non è stato solo un grande statista. La sua carriera politica è stata straordinariamente ricca e variegata. Prima di diventare Presidente della Repubblica, ha servito come presidente della Camera nell'XI Legislatura, subentrando nel 1992 a Oscar Luigi Scalfaro, che era salito al Quirinale.
Ha ricoperto il ruolo di ministro dell'interno nel governo Prodi I ed è stato un deputato praticamente ininterrottamente dal 1953 al 1996. Inoltre, ha svolto il ruolo di europarlamentare dal 1989 al 1992 e nuovamente dal 1999 al 2004. Nel 2005, è stato nominato senatore a vita da Carlo Azeglio Ciampi, il suo predecessore alla presidenza.
Nel 2006, ha assunto il ruolo di Capo dello Stato, una posizione di grande prestigio e responsabilità.Napolitano ha anche dimostrato la sua passione per il calcio. Nel 2008, consegnò il trofeo ai campioni allo Stadio Olimpico di Roma, una tradizione ripresa a distanza di anni. Anche se non si è mai saputo quale squadra tifasse, è certo che portava fortuna al calcio italiano.
Oggi, mentre ci congediamo da Giorgio Napolitano, lo facciamo con il riconoscimento della sua dedizione alla politica, del suo amore per l'Italia e del suo contributo straordinario alla storia della nazione. Il suo passaggio in silenzio lascia un'impronta indelebile nella memoria collettiva, e la sua eredità continuerà a ispirare le generazioni future.
Addio, Presidente Napolitano.
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