Nella giornata di ieri è venuto a mancare all’età di 79 anni, Frank Williams, fondatore ed ex Team Principal dell’omonima scuderia. A darne l’annuncio della scomparsa è stato lo stesso Team attraverso un post commemorativo su Twitter.

Sir Frank è stata una delle persone più celebri e famose che ha contribuito con la sua fama e passione a scrivere pagine memorabili nel mondo dei motori. Nato il 16 aprile del 1942 a South Shields, cittadina inglese situata nell’Inghilterra centrale, figlio di un ufficiale della Raf e di un’insegnante, Williams, dopo una breve carriera in qualità di pilota e meccanico, decide di fondare nel 1966 una propria scuderia che per varie annate gareggiò nelle classi minori dell’automobilismo. Nel 1969 avvenne il passaggio in Formula 1 attraverso l’acquisto di un telaio di un vecchio modello di una Brabham motorizzata Cosworth e mise al volante della vettura il pilota inglese Piers Courage, venuto tragicamente a mancare l’anno successivo a causa di un incidente avvenuto durante il gran premio di Zandvoort. La prematura scomparsa del pilota lo sconvolse profondamente ma, nonostante tutto il proprietario della scuderia riuscì a proseguire la sua avventura e, con l’aiuto di Patrick Head, uno dei pionieri del mondo del motorsport di quell’epoca, fu in grado di conquistare la bellezza di ben 16 mondiali, di cui 9 titoli costruttori e 7 piloti. Successi che per la scuderia di Groove raggiunsero il massimo splendore negli anni novanta grazie ad innovazioni di carattere tecnico e a piloti di talento indiscusso come Nigel Mansell, Alain Prost, Damon Hill e Jacques Villeneuve.
Risale al 2012 l’ultimo successo alla guida del suo Team, ottenuto grazie alla prima ed unica vittoria in carriera di Pastor Maldonado nel Gran Premio di Spagna mentre nel 2013 sua figlia Claire ha preso in mano le redini della squadra prima di venderla nel 2020 ad un fondo di investimento americano, Dorilton Capital.

Al di fuori del paddock la vita di Frank Williams è stata un alternarsi di momenti indelebili ma anche di momenti bui e molto difficili. Nel 1986, mentre era di rientro dal Paul Ricard Circuit, è stato vittima di un grave incidente stradale in cui ha subito la rottura della spina dorsale che lo ha costretto a trascorrere il resto della propria vita su una sedia a rotelle. L’anno dopo e nel 1999, grazie ai suoi successi che collocano il Team Williams terzo nella classifica di tutti i tempi e soltanto dietro a Ferrari e Mclaren, ha ricevuto da parte della Regina Elisabetta i titoli di Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico e di Cavaliere mentre nel 1994, in seguito alla tragica morte di Ayrton Senna occorsa durante il Gran Premio di Imola, viene accusato di omicidio colposo, accusa successivamente archiviata.
Sono stati tanti i personaggi del mondo delle quattro ruote che, attraverso il mondo dei Social Network, hanno deciso di omaggiare la scomparsa del Manager inglese. Da Stefano Domenicali, Amministratore Delegato di Formula 1, a Leclerc, passando per Lewis Hamilton, protagonista durante il Gran Premio di Silverstone del 2019 di un divertente ed emozionante giro a bordo di una supercar in compagnia di Frank.
Siamo certi che la sua scomparsa ha lasciato un vuoto che difficilmente verrà riempito nel mondo dell’automobilismo.