Il "caso Juventus" è, logicamente, l'argomento più discusso del momento. Se, è più che comprensibile, che i tifosi abbiano opinioni totalmente divergenti, figlie di molteplici situazioni e "storici calcistici", più o meno realistici, non si possono certo catalogare, giornalisti e  addetti ai lavori, nella stessa fascia di competenza e quindi il loro giudizio dovrebbe essere avulso da colori, bandiere o condizionamenti, di alcun tipo, affidandosi esclusivamente ai fatti, ma da quello che si sente, ciò non accade.

Come spesso accade in Italia, la "GIUSTIZIA" non viene gestita nei luoghi competenti e dalle persone incaricate, preferendo affidare ai giornalisti, notizie riservate e scatenando i lettori in processi mediatici, totalmente inutili. In questa situazione, che Pirandello riuscirebbe perfettamente a mettere in risalto, ci sono tutte le debolezze e le illogicità, non solo di un "sistema calcio" fuori da ogni controllo, ma proprio di una Società Civile, incapace di scindere il legale dall'illegale al punto di farli condividere non solo in ambito sportivo, ma nella vita quotidiana.

Più cerchiamo di capire i motivi per cui una fra le Società Calcistiche Italiane, più conosciuta nel Mondo, la più vincente di scudetti, si sia trovata nell'impossibilità di gestire in modo corretto, spese sempre più onerose e fuori da ogni logica, più dobbiamo assistere ad un "goffo" tentativo, da parte di molti, non di aspettare il regolare procedimento giudiziario, ma di invocare quel "tutta l'erba è un fascio" o se preferite, quel "chiudere un occhio, o anche due", che troppo spesso ha caratterizzato la storia italica in ambito giudiziario. Comunque la si voglia guardare, questa situazione è imbarazzante per il Calcio Italiano e pensare che la sola Juventus sia colpevole, significa non aver inquadrato le problematiche.
La cosa realmente triste è che questo SCANDALO, perchè di questo si tratta, avendo dovuto la Juventus stessa ricorrere alle Dimissioni di tutto il Direttivo nel tentativo, più che probabile, di salvare il salvabile, non viene gestito in ambito Sportivo, come avrebbe dovuto, ma dalla Giustizia Ordinaria, troppo spesso più attenta a trovare visibilità che a risolvere i problemi ben più gravi, ma meno gratificanti. Attenzione la mia accusa non deve trarre in inganno, non è sbagliato che la Procura di Torino abbia voluto fare chiarezza, ma che le stesse attenzioni non siano rivolti a quella mala gestione di altri settori, lasciando alla Giustizia Sportiva, l'onere di affrontare tali problematiche.

Appare fin troppo evidente che sia proprio in ambito sportivo a non aver voluto intervenire, troppa è la paura di trovare situazioni troppo gravi da tacere e così facendo, rischiare di dover penalizzare troppi club. Meglio sorvolare e fare finta di nulla. Così come non è ammissibile che la "Giustizia" consegni le intercettazioni telefoniche a giornalisti compiacenti. Siamo forse al mercato e ai processi della Sacra Inquisizione ? In questo contesto, così come è giusto non avventurarsi in giudizi prematuri, o nella ricerca di penalizzazioni alla Juventus, colpevole più del fatto di aver agito nella presunzione di non poter essere sanzionata, che di aver cannibalizzato e dopato economicamente il Campionato Italiano, non si può, in alcun modo, indietreggiare al RISPETTO delle regole, in nome di chissà quale logica.

Ecco perchè, quando ieri sera ho sentito la dichiarazione del Direttore Ravezzani, invocare per il "bene del calcio", l'assenza di sanzioni, anche in caso di colpevolezza, mi sono cadute le braccia e non solo. Ragionamenti per altro accennati anche da Galliani, da altri Presidenti e, ancora peggio, da Gravina. Se per salvare lo "spettacolo", vale tutto, anche agire in modo illegale, allora non chiamiamolo SPORT, ma altro.
Il nostro calcio, ancora una volta, deve scegliere cosa essere ed è in questo contesto che la Giustizia Ordinaria ha fatto un'invasione di campo in quella Sportiva. Giudici, probabilmente tifosi, che dall'alto del proprio ruolo hanno deciso di far sapere all'opinione pubblica ciò che probabilmente sarebbe stato taciuto.
In questo Tzunami calcistico di cui conosceremo l'esito probabilmente fra anni, la Juventus è più facile che verrà sanzionata dall'UEFA e "dall'amico" Ceferin, che dagli organi competenti, colpevoli di non essere intervenuti nei tempi e nei modi giusti, potendo salvare non solo i bianconeri, ma tutto il movimento.