Sembrano ormai lontani i tempi in cui El loco Marcelo Bielsa, attuale allenatore del Lille, sembrava destinato a sbarcare presso il centro sportivo di Formello: il suo gioco propositivo e i dubbi sull’emergente Simone Inzaghi (promesso sposo della Salernitana) avevano convinto il Presidente Claudio Lotito ad affidargli l’incarico di nuovo allenatore della Lazio.  
Il destino, tuttavia, ha voluto che il tecnico argentino non si sedesse mai sulla panchina dei biancocelesti (si parla di incomprensioni su quella che sarebbe stata la campagna acquisti) e, col senno di poi, si può dire che sia stata una vera e propria manna dal cielo per il club e tutti i suoi tifosi; infatti, in seguito alle dimissioni di Bielsa, l’8 luglio del 2016, seppur in un clima di profondo scetticismo, Simone Inzaghi sale sul primo diretto Salerno-Roma e accetta la proposta di Lotito per tornare al timone della squadra. 

Archiviata una stagione di altissimo profilo in cui la Lazio è riuscita a vincere il derby dopo quattro anni e cinque mesi, a centrare il quinto posto in campionato e a giocarsi la finale di Coppa Italia (persa contro la Juventus), è ora di tornare a lavoro per cercare di migliorare la rosa; nonostante le premesse non siano delle migliori (tanti i giocatori in partenza), Lotito ed il suo braccio destro Tare sono convinti di poter consegnare al proprio allenatore una squadra competitiva ai massimi livelli. 

Il solito vecchio Lotito
Come successo anni fa con Goran Pandev e Mauro Zarate, anche quest’anno il presidente biancocelste si trova di fronte a due situazioni contrattuali difficili da gestire: in primis quella di Keita Balde, il cui contratto con scadenza nel 2018 lo lascerà libero di accasarsi altrove dal prossimo gennaio; la Juventus è molto interessata al giocatore, il quale dovrebbe averle già dato la sua disponibilità, come dimostrato dal resto delle proposte rifiutate, ma la richiesta (troppo alta) di 25-30 milioni ha difatti arenato la trattativa. A meno che non ci sia un ritorno di fiamma del Milan o l’inserimento di qualche outsider, il giocatore lascerà la Lazio a parametro zero. 

Più complicata, invece, la situazione di capitan Biglia: nonostante l’esplicita richiesta del giocatore di lasciare la squadra, ancora una volta le pretese della proprietà hanno bruscamente frenato i contatti con il Milan, società che vorrebbe affidare al centrocampista argentino la cabina di regia per la prossima stagione. 
In questi ultimi giorni, si parla, altresì, di un timido interessamento della Juve per il classe ’95 Milinkovic Savic; quest’ultimo, infatti, rappresenterebbe una valida alternativa alla costosissima fisicità del francese N’Zonzi (prigioniero della clausola di 40 milioni sul suo contratto).
I freddi rapporti fra le due società e le difficoltà nell’intavolare una discussione con Lotito, tuttavia, potrebbero stroncare sul nascere la trattativa. 

“Se partono i big li sostituiremo con giocatori ancora più forti”
Nonostante i dubbi dell’allenatore sulla prossima campagna acquisti, Claudio Lotito ha voluto rassicurare la piazza promettendo di inserire nella rosa giocatori ancor più determinanti di quanto lo siano stati finora i big in partenza; Immobile e compagni hanno infatti bisogno di rinforzi che possano dare il loro contributo in vista dei numerosi impegni della prossima stagione.

Sul taccuino del Ds Tare pare vi siano i seguenti nomi: Widmer (Udinese), De Roon (MIddlesbrough), Clasie (Southampton) e Falcinelli (Sassuolo).
Questi giocatori possono permettere alla Lazio di confermarsi in campionato e di competere per la vittoria della prossima Europa League?

Caro Lotito, da buon intenditore della lingua latina qual è, mi rivolgo a lei con queste semplici parole: "Est modus in rebus!".

 

M.M