Non so voi, ma a me le soste per la nazionale danno noia, anzi non le sopporto proprio.
Già si aspetta tutta l'estate impazientemente l'inizio della nuova stagione, poi appena inizia ogni c'è sempre la sosta dietro l'angolo. Appena si ingrana, appena ti fai prendere dalle partite ogni tre giorni, tra campionato e coppe, arriva sempre come una censura la sosta per le nazionali. Un po' come essere svegliati nel bel mezzo di un sogno, o di una dormita profonda, o quando come termina la stagione della tua serie TV preferita sempre sul più bello, o in un rapporto con una bella donna quando... beh ci siamo capiti no?
Ci ritroviamo nei week end a vagare per centri commerciali o Ikea, come penitenza da pagare alle nostre mogli, compagne, fidanzate, per gli altri giorni passati a seguire lo sport del nostro cuore.

Credo, che con un po' di impegno e di buon senso si possa trovare un modo per evitare tutto questo, che poi in realtà non accontenta mai nessuno. Gli allenatori delle squadre di club, che si vedono scippati di più di mezza rosa e si ritrovano a lavorare col nulla, i giocatori che sono costretti a ore e ore di volo con relativo fuso orario da smaltire, andata e ritorno, o quelli europei a trasferte in terre desolate, i commissari tecnici delle nazionali che lamentano il poco tempo a disposizione, e il poco rispetto da parte dei club che cercano ogni scusa per non dare i propri giocatori, senza parlare poi della questione degli infortuni, da sempre una querelle club, nazionale.

Personalmente, sarei propenso a pensare a una sorta di riforma della stagione calcistica. Come si fa in occasioni di mondiali o europei, o coppa America, che si giocano in un torneo di un mese circa, bisognerebbe, negli anni delle qualificazioni mondiali o europei, creare un mese o poco più, in cui giochino solo le nazionali e che gareggino per le relative qualifiche, lasciando poi spazio alla stagione per i club.
Ad esempio, si potrebbe stabilire una stagione calcistica di club, tra campionati nazionali, coppe nazionali e europee che inizi a settembre e termini a metà maggio, e il mese di luglio dedicato alle qualifiche nazionali del caso. In mezzo alla stagione dei club si potrebbero organizzare solamente un paio di stage di allenamento per le nazionali.
Così le soste sarebbero al massimo due in una stagione non come ora che a metà novembre siamo già alla terza. Un mesetto riservato alle nazionali per allenamenti e partire di qualificazione, bando alle inutili amichevoli. O invece di fine stagione si potrebbe programmarlo ad inizio, da fine agosto a fine settembre, poi da ottobre a giugno, spazio ai club.
Eviteremo così inutili polemiche sulle soste che arrivano da una parte ad interrompere il momento buono di una squadra, dall'altra a dare possibilità di ripresa a chi in difficoltà e che fatalità devi incontrare al ritorno dalla pausa. Ora, sicuramente ciò che ho abbozzato io è troppo semplicistico a parole, non sono un dirigente Uefa o Fifa, ma credo che ragionandoci sopra si possa arrivare ad una conclusione non troppo distante dalla mia idea.