Ed alla fine tanto tuonò che piovve! Ebbene sì, il pronostico è stato azzeccato: la Meloni ce l'ha fatta! Sarà probabilmente il primo Presidente del Consiglio donna del nostro ordinamento politico da quando c'è la politica in Italia, ma a buon vedere, neanche la storia lontana ci regala una leadership muliebre.
Le donne si sa, non sono mai state molto considerate nel nostro establishment, e persino assenti nelle logge massoniche. Quindi ora abbiamo una forte personalità che si affaccia nel nostro mondo politico, ma che non si sa ancora come governerà e soprattutto, con chi. Mentre stiamo facendo il toto ministri e i bastoni che Salvini è disposto a metterle tra le ruote, dobbiamo ancora sistemare alcune cose.
In questo momento, prima del Governo, bisogna mettere mano al Parlamento. Sono da eleggere i Presidenti dei due rami del Parlamento, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. Sarà il primo passaggio per accontentare le aspirazioni dei partner alleati di governo e chi sarà negli scranni parlamentari non sarà un impiccio per gli slot dei ministeri. Ma le cose non saranno  ugualmente facili, perché gli alleati seppure siano molto inferiori come percentuali di voti ottenuti dal suffragio elettorale, sono comunque determinanti per conseguire la governabilità. Per un gioco perverso, la Lega ha persino più parlamentari del Partito Democratico, eppure ha preso l'8,70 % a fronte del 19,6 % dei democratici. E' l'anomalia di questa legge elettorale, che premia molto i collegi uninominali, a scapito della rappresentanza proporzionale. Una legge che il centrodestra ha saputo leggere bene, mentre il centrosinistra, nonostante l'abbia elaborata ed approvata, con tanto di relatore, non ha saputo interpretare. Una mancanza gravissima, che costerà le dimissioni di Enrico Letta, uomo di cultura e docente universitario, e quindi maggiormente colpevole di questa infausta lettura. Questa legge detta Rosatellum, dal nome del relatore Rosati, premia le aggregazioni dei partiti, e non i  singoli partiti, quindi se anche fosse stato possiile che Letta prendesse il 51% non avrebbe vinto ugualmente, perché la parte uninominale lo avrebbe penalizzato, e si è anche ritrovato il fuoco amico in vari collegi. Si pensi a Calenda che nel collegio di Roma, prende il 15%, mentre la Bonino prende il 30% ma vince il rappresentante di Fratelli d'Italia che prende il 43% e così se Bonino e Calenda fossero stati alleati, avrebbero vinto loro.
Ma riuscire a perdere collegi in Emilia Romagna e Toscana è ancor più grave. Il disastro era annunciato, perché molti rappresentanti ben radicati nei territori e di esperienza non sono stati ripresentati, inserendo candidati giovani, ma senza alcuna possibilità di vincere. Il centrodestra ha messo i vari Rotondi, Lupi, Tajani e persino il redivivo Berlusconi, 86 anni di vitalità e di voglia di sesso intatta.
Fratelli d'Italia ha presentato tutti i suoi fedelissimi, che a turno hanno riempito i Talk Show televisivi, criticando tutto e tutti, dalla Pandemìa ai diritti sociali, facendo opposizione su tutto, schiacciando anche l'occhio ai no vax. E questo ha pagato! Come a dire che in politica non importa se costruisci, ma è più importante se sai demolire. Ricordiamo le prese di opposizione sui problemi del virus, e con la Meloni che diceva che bisognava chiudere i voli dalla Cina. Infatti il virus ci è arrivato dalla Germania. Oppure la demonizzazione degli aperitivi di Zingaretti, che era andato a Bergamo in fase iniziale, senza avere ancora la dimensione della cosa, e si prese pure l'infezione. O i banchi a rotelle, che sembra sia stato uno dei più grandi disastri della storia italiana, o dei trasporti che sono insufficienti. Eppure la Meloni chiedeva sempre di andare alle elezioni, nonostante il virus imperversasse, con noncuranza del pericolo che correvano i più deboli. Ma era dittatura sanitaria, e l'esercito rivoluzionario marxista-leninista non marciava con la bandiera rossa, ma preferiva morire con un respiratore in bocca perché non si andasse a votare e favorire il centrodestra. Ma è stata anche una paladina dei diritti dei no vax, perché in questo paese ognuno è libero di calpestare una legge, soprattutto se non è di centrodestra, allora sarebbe sacrosanta. E vediamo se lei emana un domani una legge e qualcuno si mette in piazza a protestare senza averne la facoltà di legge, cosa farà? Dirà bravi avete ragione e siete la democrazia, oppure manderà squadre di poliziotti a caricarli? Perchè durante alcuni comizi della Meloni i poliziotti hanno caricato ragazzi che protestavano, ma il diritto di protesta, non è pari a quello dei no vax che protestavano contro le restrizioni del Green Pass? E come la metterà con i diritti delle donne, che oggi hanno una legge sull'aborto, mentre già nelle Marche, governata da fratelli d'Italia, chi cerca di esercitare un suo diritto garantito dalla legge, non può farlo a causa di mille impedimenti costituiti anche da assenza di strutture recettive, volutamente svuotate del personale addetto? Sarà la paladina del cristianesimo, ma dimentica una cosa: questo è uno stato laico, non confessionale. Se uno vuole peccare, può farlo, soprattutto se non infrange nessuna legge. Semmai è chi non permette di usufruire dei diritti della legge che commette un reato. Ed alla domanda se era contraria al diritto di abortire ha risposto: "Io sono favorevole al diritto di non abortire!". Che cosa vuol dire? Che un individuo maschio può essere obbligato ad abortire seppure non incinto? Ma rimane il vulnus di quello che è successo prima a Capitol Hill e poi a Roma. In un suo intervento al Senato l'onorevole Meloni ha criticato l'oscurazione dei media operata su Trump, il quale sobillava i suoi adepti ad assaltare il luogo della consacrazione della Democrazia americana, la Camera dei Rappresentanti. Ha poi stigmatizzato l'assalto alla CGIL, quando elementi pregiudicati appartenenti alla destra estrema si resero protagonisti di un atto inqualificabile. La sua risposta fu che  si era alla strategia della tensione, ricordando fatti che accadevano quando lei non era ancora nata. Ma i signori che lei diceva non conoscere, erano stati nelle sue liste elettorali di elezioni amministrative. Possibile che non li conoscesse? E se vuole fare il Presidente del Consiglio e sarà al comando dei servizi segreti, sarà altrettanto distratta? Non me lo auguro! Per il bene suo  e del nostro Paese. Bisogna però dire che la nostra povera Italia è sempre stata in balìa dei servizi segreti deviati, che invece di rispondere alla politica e alla sicurezza dei cittadini, rispondevano alle logge massoniche, vedi P2, oppure conniventi con la Mafia, e ci sono le prove.  

Ma vedo altri grossi problemi per la nostra futura Presidente del Consiglio. Questo è un paese che vota a destra, ma che di animo è comunista. Come? Si guardi al reddito di cittadinanza, sarà in grado di abolirlo? E si guardi alle devastazioni che ogni giorno cittadini non proprietari si avvalgono del loro non diritto di proprietà della cosa pubblica per devastare e imbrattare muri, carrozze ferroviarie, cabine del telefono. La bassa scolarizzazione, con ampie zone di evasione dell'obbligo dell'istruzione, lei come si comporterà? I diritti dei lavoratori, ormai abbandonati dai loro sindacati, che si ricordano di loro solo per accaparrarsi la ritenuta sulla stipendio, oggi sono ai minimi storici, con stipendi sempre più bassi e morti sul lavoro. Per non parlare di come molti sono veramente maltrattati sul luogo di lavoro, subendo senza avere la possibilità di ribellarsi. E periodo peggiore per governare non poteva trovare, perché la pandemìa pare sotto controllo, ma oggi siamo alle prese con una forte inflazione e un prezzo dell'energia insostenibile per famiglie ed imprese.
L'altra notizia funesta è che il Pil avrà una forte contrazione, dovuta ai problemi della guerra in Ucraina, e della crisi energetica, condita da congiunture internazionali non di lieve entità, come la recessione Usa e l'Inghilterra alle prese con la dopo Brexit, che non ha apportato i benefici sperati, ma anzi sta producendo danni all'economia inglese e crisi di governo. E qui il populismo ha di fatto sancito la propria sconfitta! Ma mi lascia perplesso la sua risposta all'esigenza di tassare gli extra profitti delle aziende energetiche produttrici ed eroganti combustibili fossili. Ha detto che non si poteva intervenire così duramente visto che queste aziende dovevano fare fronte ai prezzi di mercato. Ora, chi sa un po' di economia, sa che le aziende produttrici e distributrici di materie energetiche non hanno nessun riferimento con il prezzo di mercato, perché concludono in precedenza contratti con prezzi predeterminati che non solo sono inferiori ai prezzi attuali, ma  persino ai vecchi prezzi di mercato. E questo, ad esempio, spiega perché quando aumenta il prezzo del greggio e di altre materie prime energetiche,  le quotazioni in borsa di queste aziende salgono! Se questa è la cultura economica del nostro futuro Presidente del Consiglio, ci dobbiamo preoccupare, pensando che un Draghi non avrebbe mai detto una sciocchezza del genere.

Ma qualcosa lo devo concedere alla nostra Giorgia. Innanzitutto fare i complimenti per non avere festeggiato ed esibito la sua vittoria in un momento come questo, dove ci saranno grossi problemi da risolvere e situazioni sociali da ricomporre. La sobrietà con la quale ha incontrato i suoi compagni di viaggio, non rilasciando dichiarazioni, se non distensive, sintomo di una coscienza di Governo acquisita. La coscienza che vincere un'elezione può non essere difficile, ma governare lo è molto di più. Sappiamo che notoriamente chi governa perde consenso, mentre chi sta all'opposizione ne guadagna, basta cavalcare il malcontento e sappiamo che di scontenti nel Paese ne abbiamo a iosa, anche se a volte non sanno nemmeno di cosa!
E c'è sempre quel partito nascosto, quello dei non votanti. Dove si annidano? Cosa vorrebbero? E dobbiamo dire che sono coloro che pensano che la politica si sia scordata di loro. Lamentano che non possono scegliere i candidati, mentre così i partiti possono avere mano libera con il tuo voto. Intanto, i candidati che si sceglierebbero non sono quelli che tu vorresti, ma sarebbero sempre quelli proposti dai partiti. Ed allora cosa cambia? Mi sembra poco! Poi la distanza dalla politica, la non territorialità del partito di preferenza. Ma oggi, nel mondo dei social, di internet e delle comunicazioni via cavo, come lo smart working, se uno coltiva un interesse, si può anche collegare, e se c'è un degrado nella sua zona, denunciare le difficoltà sul territorio e incitare i responsabili politici a prendere provvedimenti. Invece di guardare donne nude e chattare sulle corna del vicino, si potrebbe fare un uso più idoneo del mezzo tecnologico. Non andare a votare non è un regalo a chi vince le elezioni, e se qualcuno non va dicendo che tanto "non cambia niente", sappia che stavolta non andando hanno favorito un cambiamento, e non è detto che sia quello da loro voluto!
Comunque, cara Giorgia, le auguro buon lavoro, perché se lavora bene ne abbiamo benefici noi tutti cittadini, e mi raccomando, cerchi di non distruggere le pensioni, perché nell'ultimo Governo al quale lei ha partecipato, nonostante la maggioranza bulgara come in questo, dovettero chiamare il commissario Monti. E le pensioni e gli stipendi furono salvati dalla Fornero, che concepì una riforma che oggi viene disprezzata da Salvini, il quale, non avendo mai lavorato, non sa di cosa parla. La Fornero ha mandato le persone in pensione con qualche anno in più di lavoro, ma ha permesso a chi rispettava tutte le scadenze di ottenere una pensione adeguata ai bisogni di vita. Perché l'importante non è andare in pensione, ma di avere una pensione che garantisca il proprio sostentamento e non ci obblighi ad andare a lavorare di nuovo, magari in nero!
Spero che i ministri economici che faranno parte del suo Governo siano all'altezza della situazione, e mi raccomando, noi dell'Europa abbiamo bisogno, altrimenti si finisce come Tsipras. Si documenti! 
Auguri a lei e sopratutto, a noi.