Ormai quel che rimane della società Milan, con due dirigenti parvenu e un AD in Italia per lunghe vacanze, in mano a degli speculatori, non riesce più nemmeno a dare una parvenza di decorosita’ a ciò che trapela.

Se si ritiene opportuno rimuovere il tecnico dal proprio incarico la si tiene come informazione interna da comunicare alla stampa a cose fatte e ad interessato già avvisato, ma, quel che è peggio non si gestisce in modo assai poco decoroso la girandola di nomuncoli per sostituirlo. Prima sbrodoli facendo sapere che il prescelto è Spalletti (individuo che mi piace zero), per poi virare su un Giampaolo bis, cioè Pioli, perché al primo di allenare una delle società più gloriose di sempre non gliene può fregare di meno, se non ha sistemato le questioni di principio: perché il toscano mica lo ha fatto per il grano; lo ha fatto per una questione di fondo.

Ovviamente non ho nulla contro il buon Pioli, come non avevo niente contro Giampaolo che ha pure inanellato in tre mesi una sequenza di castronerie da Guinness dei primati: sono chiari ed ovvi parafulmini di chi decide e non è minimamente capace di farlo.

Suvvia ragazzi, va bene tutto, ma se gonfiassero il vostro CC con un bonifichino da un paio di milioni in cambio di qualche migliaio di insulti feroci sui social, voi cosa fareste? Personalmente risponderei uno ad uno ringraziandoli come Fantocci, per una cifra simile!
Quindi grande delusione per coloro che speravano di tornare a spezzare le reni ai vari Liverpool, Juve, Barca, sotto la guida del plurititolato filosofo di Certaldo: dovremo accontentarci di schiodare dalla parte destra della classifica e rimanere in quella sinistra il più a lungo possibile.

Ad ore verrà presentato il buon Pioli mandato da San Pietro in persona. Su suggerimento del fondo Elliot.