In un sabato che il "virus cinese" mette la bandierina della morte, in Veneto e Lombardia, che gioiamo per il ritorno in prima fascia, della Primavera del Milan e che la Nostra squadra viene penalizzata, a Firenze, da scelte arbitrali poco, o nulla, comprensibili, l'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, da Gazidis, invece che trasmettermi fiducia e certezze, aumenta notevolmente le mie preoccupazioni.

Partiamo dalla notizia più importante.
Come ho già scritto, vivo all'estero, a Praga e qui si è subito diffuso l'allarmismo, evidenziando una certa superficialità del nostro Governo. C'è da sperare che si possa intervenire velocemente altrimenti il turismo estivo vedrà un drastico calo degli arrivi, penalizzando ulteriormente la nostra economia.

Senza abbassare la guardia e, al contrario, prendendo tutte le dovute precauzioni, non bisogna però rinunciare a vivere e farsi condizionare dalla paura. Logico quindi che continuo a scrivere di calcio.

La notizia riportata da prestigiose testate straniere, che il tedesco Rangnick sarà il prossimo allenatore del Milan, evidenziando strategie opposte, fra Gazidis e il duo Maldini, Boban, ha obbligato l'amministratore sudafricano ad un chiarimento. Nella sua lunga intervista, farcita da frase "fatte", è riuscito ad essere talmente generico che, sentendo il commento di autorevoli "opinionisti", a seconda di quale squadra fossero simpatizzanti, aveva un significato, oppure l'inverso.

La cosa che maggiormente mi ha amareggiato è la tempistica nel far trapelare certe notizie. Totalmente sbagliata, oltre alla totale falsità nel dichiarare che: "il Milan è dei tifosi", quando il fondo Elliot ha come unico scopo quello di vendere, ricavando il massimo, abbassando i costi, costruendo la stadio e, se serve, allontanando le Bandiere, che, come a Roma, possono ostacolare il progetto e sono troppo coinvolte.

Ecco il passaggio che diventa fondamentale. Io, come tifoso, non metto in discussione la validità della scelta, Rangnick ha dimostrato il suo valore e probabilmente potrà fare bene anche in Italia, contesto che per prenderlo, affidandogli un doppio incarico vengano messi alla porta Maldini e Boban. O forse, Signor Amministratore, cercava solo degli yes man, che accettassero ogni sua decisione, vendendo i "gioielli di famiglia" e facendo da scudo alle rimostranze della tifoseria?
Forse ha disturbato che Maldini e Boban, con le loro dichiarazioni, evidenziassero che con il vostro progetto non si vincerà mai nulla? Cosa che, per essere precisi, lei ha già vissuto con l'Arsenal dei giovani e zero tituli.

Finchè il Fondo non venderà, sarà lei a decidere, ha ragione nel dire che il Milan è uno solo, è il VOSTRO, assente al punto che non sapete farvi sentire neppure in Federazione, più attenti al bilancio che a non far retrocedere, come successo lo scorso anno, la squadra Primavera, cosa gravissima per chi parla di giovani.

Caro Gazidis, il tifoso resta tale, capace di gioire e soffrire, dai suoi sorrisetti, dalle sue mezze parole, personalmente non intravedo un futuro roseo, se non con un veloce cambio di proprietà.