Ieri sera il calcio italiano ha collezionato l'ennesima sconfitta. Questa sera non andrà molto diversamente... temo.
Sembrerebbe che ormai farci prendere in giro in Europa e nel mondo è diventata una triste abitudine. Dall'Hapoel Beer Sheva ad oggi passando da Stoccolma. Inutile dire che urge un ingente miglioramento del calcio italiano in generale che per ora non raggiunge minimamente i livelli di quello spagnolo e inglese. Io stesso avevo detto in un precedente articolo che la Serie A non aveva niente da invidiare a questi due mostri sacri ma mi evidentemente mi sbagliavo.
Vedere un Milan mai definitivamente esploso, un'Inter che crolla sempre dopo mezza stagione e un Napoli che abbandona Champions, Europa League e Coppa Nazionale per provare a vincere il campionato al netto di una coperta cortissima è deprimente. Meno male che c'è la Lazio che illumina con un bel gioco vincente nonostante la sfortuna.

Proprio la maledetta sfortuna sembra perseguitare noi poveri amanti del calcio italiano. Juventus e Roma hanno praticamente trovato le peggiori squadre possibili da affrontare. Dire che la Juventus avrebbe passato facilmente il turno con Bayern e City non è andare troppo lontani dalla verità. E la Roma magari se la sarebbe potuta giocare più o meno alla pari con Siviglia e Liverpool.  E invece non era destino, mettiamoci l'anima in pace. Chissà quando rivedremo alzare la coppa dalle grandi orecchie da una squadra italiana.

Salvo miracoli post-pasquali, quindi, niente Kiev per la Juventus.
Evidentemente alle squadre italiane non stanno molto simpatici i paesi sovietici e filo-sovietici. E' certamente un peccato ma è una sconfitta che certifica la poca mentalità europea della Juve. Non è una questione che riguarda la rosa. Oddio, i dieci undicesimi della rosa perché poi c'è Ronaldo. Perché alla fine quest'anno avevamo persino i panchinari di qualità. E' proprio una questione di non volerla poi così tanto vincere questa coppa.
Poi sì la difesa è vecchia, Buffon vacilla e Dybala e Higuain non brillano mai quando serve. Però è altrettanto vero che i primi due gol sono nati da incredibili errori d'intesa difensiva (Barzagli-De Sciglio e Buffon-Chiellini) e soprattutto da un Ronaldo in versione stratosferica. Perché diciamocelo, solo Ronaldo avrebbe potuto fare quei gol.
Inoltre fino all'espulsione di Dybala la Juve aveva dominato sul piano del gioco, creando anche diverse occasioni pericolose per Ramos & Co (per esempio Higuain su calcio di punizione di Dybala) che non hanno però portato al gol.
A me è sembrato quasi di rivivere Juve-Milan, a parti invertite. Anche in quell'occasione ha prevalso la qualità dei singoli nonostante un netto dominio milanista almeno fino al settantesimo, soltanto che a posto dell'amara rassegnazione alla fine aveva prevalso un gioso sentimento di tripudio.

L'unica cosa da fare ora è sperare che l'11 Del Piero faccia un salto a Madrid, destinazione Bernabeu.