La metamorfosi del Diavolo è capillare ed estremamente estesa per tutti i rami della rosa, la dirigenza rossonera sta stupendo gli addetti ai lavori con una serie di operazioni che apparentemente non è scintillante ma sicuramente è molto prolifica e segue un percorso tecnico tattico molto interessante. Questi 6 colpi ci dicono innanzitutto che Vincenzo Montella si sta organizzando per ampliare il proprio parco giocatori, quello della passata stagione era molto deficitario e scarso in qualità, e soprattutto avere più opzioni di modulo da applicare a partita in corso. Il 4-3-3 può essere tranquillamente trasformato in un molto più duttile 3-5-2, ma se guardiamo con attenzione agli obiettivi che Fassone e Mirabelli stanno puntando mi verrebbe da chiedere se il tecnico napoletano stia indirizzando i propri pensieri su un 4-2-3-1 stile Juventus.

Ci sono conferme che avvalorano questa mia teoria; la prima è molto razionale e cioè la nuova batteria di esterni di difesa, a destra Andrea Conti e a sinistra Ricardo Rodriguez che per caratteristiche fisiche hanno nel loro DNA un denominatore comune: la corsa. Nel 4-2-3-1 farebbero da supporto ai due centrocampisti centrali sostenendo sia la fase difensiva che quella di ripartenza. L’acquisto di Franck Kessiè, invece, è un segnale che c’è bisogno di una figura che faccia da frangiflutti tra difesa e centrocampo, che abbia muscoli ma anche capacità intrinseche di palleggio, e l’ivoriano se confermerà ciò che ha fatto vedere la passata stagione agli ordini di Gianpiero Gasperini potrebbe rivelarsi l’acquisto più prezioso dello scacchiere milanista; la seconda teoria è la ricerca disperata di un palleggiatore e creatore di gioco, che faccia letteralmente da motore per l’intero Movimento, non a caso tutti gli indizi portano a quel Lucas Biglia che il tecnico campano ha segnalato alla dirigenza. L’esperienza internazionale dell’argentino potrebbe giovare la crescita progressiva di Manuel Locatelli, che non avendo la pressione di doversi coricare sulle spalle tutte le responsabilità potrebbe crescere e soprattutto permettersi di fare errori che al contrario non gli sarebbero perdonati. Resta da capire se Claudio Lotito continua a chiedere 20 milioni di euro ritenuti eccessivi dal Milan; la terza teoria è l’obiettivo Hakan Calhanoglu, il turco in un modulo a 3 mezze punte è semplicemente perfetto e con ai sui lati Bonaventura e Suso sarebbero l’ideale ispirazione per far esaltare al massimo le prestazioni di Andrè Silva, potenziale fuoriclasse. 

Fin qui, leggendo quanto sopra, sembrerebbe tutto molto roseo e stuzzicante ma il rovescio della medaglia è alquanto oscuro. Negli ultimi 6 anni a Milanello si sono visti una lista interminabile di mediocri giocatori calcare il manto eroso che una volta era padrone di gente del calibro di Franco Baresi, Paolo Maldini, Marco Van Basten e tutti quei magnificenti giocatori, e visto il cambio generazionale attuato dalla nuova proprietà cinese il gioco delle cessioni è assai più complicato di quello degli acquisti. C’è una sfilza di giocatori mediocri che il loro acquisto in tempi recenti è assolutamente inspigabile. Mi viene da chiedervi, se un giocatore già per suo limitato talento è mediocre, con queste annate tribolate e pessime del Milan quanto può valere sul mercato? 

L’esempio è Andrea Poli liberato a zero direzione Bologna e praticamente senza mercato; l’esempio è Gabriel Paletta anch’egli partito a zero e regalato al Torino; passando per Rodrigo Ely che è pronto ad un nuovo prestito in quanto nessun club si è fatto avanti per l’acquisizione a titolo definitivo, stesso discorso per Vangioni, davvero imbarazzante la sua situazione, arrivato a zero dal River Plate e che nessuno osa comprare se non chiederlo in prestito, vedere la SPAL. Kucka è richiesto in Turchia ma senza aspettarsi qualche plusvalenza degna di nota. Carlos Bacca pagato due estati fa 30 milioni, ora vale sì e no 18 e Mbayè Niang che sembrava diretto all’Everton per 18 milioni sembra averci ripensato ed è entrato nel mirino del Torino. Per non parlare di Honda che si è liberato a zero grazie all’incapacità della vecchia dirigenza di piazzarlo da qualche altra parte. Gli unici che hanno mantenuto un discreto valore di mercato sono Lapadula che comprato a 9 milioni sembra vicino alla cessione al Genoa tra i 14 ed i 15 milioni, e De Sciglio che nonostante le pessime annate il prezzo del suo cartellino si aggira sui 15/18 milioni. È facile parlare da fuori e chiedersi se i nuovi acquisti siano all’altezza o meno, ma non vorrei essere nei panni di Fassone e Mirabelli nel cercare di piazzare questa massa di giocatori arrivati grazie a giochetti di potere e della lobby del signor Adriano Galliani. Senza fare riferimento alle “grane” rinnovi di Donnarumma e Suso. Questo ci ha lasciato in eredità, e risolvere questo enigma è un’operazione sì ardua…..ma non IMPOSSIBILE! La svendita è aperta!