Forse questa squadra (il Milan di Pioli) non vincerà nulla; apprezzata certo per le molte virtù dimostrate, soprattutto nelle ultime due stagioni, vicina ma non ancora all'altezza della sua rivale concittadina, che -finito il ciclo Juventus- ne ha preso il posto di leader in serie A.

Noi milanisti abbiamo sperato e ci siamo illusi che il progetto economicamente sostenibile della proprietà Elliot rappresentasse la chiave giusta per tornare a vincere qualcosa, una Coppa Italia, un Campionato di serie A; ma la realtà spesso è crudele nell'aprire gli occhi di chi sopravvaluta i propri sogni, di chi presuntuosamente assume di possedere la verità delle cose.
Il risveglio è traumatico, perchè la fede in quel che si fa è assoluta e tale dev'essere dal numero uno che presiede la proprietà fino all'ultimo degli uscieri di Milanello: si può vincere senza sperperare denaro, anzi risanando il bilancio. Chi non crede in questo assioma si faccia da parte.
I risultati sono ingannevoli, sembrano convalidare le scelte: vedi i conti migliorare, i ricavi crescere, il valore dei giovani giocatori della squadra salire vertiginosamente; i media che tornano a parlare della Società in termini trionfalistici perchè i risultati arrivano, la classifica viene scalata passo dopo passo o step by step perchè il rinnovamento prevede anche quello di internazionalizzazione.
Il vento favorevole ti porta alle narici il gradevole profumo di vittoria, il timore dei concorrenti, l'apprezzamento del pubblico, il ritorno degli sponsor; con pochi milioni si è sostituito il fenomeno Donnarumma con il miglior portiere di Francia; Theo è il miglior terzino sinistro del mondo; Calabria, nato qui, quello destro d'Italia; Kalulu, una scoperta arrivata addirittura a zero, ormai maturo all'altezza dei Grandi; Tonali il campione del presente e il leggendario capitano del futuro; Saelemekers il migliore tuttofare d'Europa; Messias la ciliegia sulla torta e Diaz il trequartista moderno assist e gol in uno. Infine LUI Leao già un Top player all'altezza dei più grandi al Mondo.

Parte il campionato con Napoli e Milan a braccetto per la prima parte del torneo; il Milan ha un bel gioco ma il neo degli infortuni è ancora lì, problema irrisolto; i titolari sono forti, ma le riserve non parimenti. 
Arrivano vittorie belle con prestazioni da incorniciare, ma... c'è sempre un qualcosa che spegne il sorriso sulle labbra rossonere; dominata l'Atalanta a Bergamo, ma....nel finale subiamo 2 gol evitabili e soprattutto inizia un ritornello....questi arbitri! A San Siro col Verona grande rimonta ma....ci svegliamo sullo 0-2! A Bologna si vince segnando 4 gol ma......soffriamo da matti in superiorità numerica! A Roma surclassiamo i giallorossi che non vedono palla, ma ...il finale grande sofferenza in inferiorità numerica!
Il derby segna il confine delle belle prestazioni con i ma...; partita equilibrata che entrambe possono vincere o perdere; però i milanisti sprecano una grande opportunità di mettere a distanza i cugini, che escono dal derby cattivi, motivati e determinati a risalire in classifica....lo fanno in sole due partite, visto che il Milan ne prende 4 a Firenze -nel festival degli errori - e poi ne prende 3 dal Sassuolo a San Siro....
Il Milan ha una boccata di ossigeno fuori casa contro il derelitto Genoa, che presenta l'esordio in panchina della sua vecchia bandiera Sheva, e con la Salernitana, che vive nel dramma di "scomparire" perchè di proprietà Lotito che ha già la Lazio e non può, anche se può,- e lo fa a disprezzo delle regole- avere 2 squadre in serie A, vittorie sopravvalutate che non sono quel che sembrano....
Il malessere però non è passato e a Udine il Milan rischia una clamorosa sconfitta, salvandosi solo a tempo quasi scaduto...
Il passo ora è molto diverso rispetto all'avvio di campionato: il Napoli viene a San Siro a prendersi i 3 punti anche se ritorna in voga il ritornello questi arbitri, per il gol nel finale di gara annullato (Giraud a terra inerme ma in fuorigioco) ai rossoneri che sarebbe valso il pareggio.
Il Natale viene salvato dalla netta vittoria di Empoli e la Befana da quella altrettanto netta casalinga con la Roma, anche se con molte proteste di Mourinho, cui peraltro nessuno fa più caso tanto esse si ripetano ad ogni partita dei giallorossi. 

E' la prima di ritorno dopo una lunga sosta, ma il Milan continua ad alternare i risultati, le prestazioni e anche i giocatori, visto che nel frattempo hanno visitato l'infermeria Kjaer, Maignan, Calabria, Romagnoli, Tomori, Ibra, Giraud, Benacer...qualcuno è già rientrato qualcun altro si rivedrà la prossima stagione.
Dopo la passeggiata sulla Laguna (3-0 al Venezia) i ragazzi di Pioli quasi steccano con il disastrato Genoa all'esordio in Coppa Italia, che prima dell'extra time rischia di eliminare i rossoneri, con Sheva ormai al capolinea della sua avventura rossoblu; nessuno se ne preoccupa e così arriva inaspettata e disarmante la caduta con lo Spezia, la prima nel girone di ritorno.
Ora se è vero che gli infortuni e il Covid hanno martoriato la rosa di Pioli che non è mai riuscito a far giocare la squadra titolare è anche vero che alcune prestazioni sono state invereconde per non dire vergognose; la Società ci ha messo del suo non ottimizzando la campagna acquisti estivi come si è visto in dettaglio.
Sconcertante altresì l'assoluto immobilismo anche nella finestra invernale dove-oggi è il 18 di gennaio- ancora nessun movimento risulta effettuato; la pochezza tecnica di giocatori che hanno sostituito i titolari rappresenta il primo motivo dell'inadeguatezza mostrata dal Milan dopo il primo scorcio di Campionato.
E non dimentichiamo il fallimentare ritorno in CL, dove i rossoneri hanno chiuso il girone all'ultimo posto in classifica che risulta quanto di peggio potesse fare un club col suo blasone europeo, Certo anche qui si grida... questi arbitri!
E' veramente un peccato che- partendo dal secondo posto della scorsa stagione, Maldini & Co non abbiano individuato nè pianificato la giusta strategia per far salire alla squadra l'ultimo gradino per diventare competitiva al massimo livello.
Nella scorsa stagione fu proprio lo Spezia a far vedere il re nudo rossonero e già solo per questo motivo, la squadra ligure meritava rispetto, considerazione e anche timore; assurdo - ove fosse vero- che in una situazione di emergenza, Tonali abbia scelto di non giocare con un'ammonizione strategica alla vigilia.
Si ha netta l'impressione che la squadra è cresciuta in alcuni elementi (Leao) e peggiorata in altri (Diaz), che la rosa oltre che incompleta (difensore centrale, centrocampista e punta mancano come il pane) presenti soluzioni non da Milan (Gabbia, Bakayoko, Krunic) o non piu' da Milan (Ibra, Romagnoli, Rebic, Theo, Kessie e Bennacer).
Al quadro già negativo si aggiunga la sopravvalutazione della rosa da parte dei dirigenti, l'eccessiva autostima del Gruppo appagato forse dai buoni risultati iniziali e dagli eccessivi elogi ricevuti, i limiti tattici di Pioli (schemi ormai obsoleti, nessuna evoluzione sulle palle inattive, difesa perforata a ripetizione) e tecnici ( un solo modulo di gioco, mancata lettura delle fasi delle partite, approccio alle stesse talvolta superficiale, sostituzione talvolta errate e quasi sempre tardive).
Insomma a tanto così dal gran salto in avanti, il Milan dei gamberi fa tre salti indietro e speriamo che non metta in discussione persino un piazzamento tra le prime 4, perchè dietro le quinte Juventus, Roma e persino Fiorentina, che sta facendo un signor mercato invernale, sono tutt'altro che fuori dai giochi.

Dopo anni di pane duro sarebbe insostenibile una tale beffa per i tifosi rossoneri, che nel voler desiderare di rinnovare la memoria degli IMMORTALI e degli INVINCIBILI, si ritroverebbero a ribattezzare il Milan attuale come quello degli INCOMPIUTI.