Già, un sogno , perchè di quello si tratta. Deve essere strano guardarsi in faccia prima delle partite, quando la classifica ti mette le pressioni che per storia e tradizione mai sono state presenti nelle zone del Leicestershire; ma poi pensandoci bene è questa la loro forza, riescono ad essere naturali e freschi anche in situazioni non abituali. Lo giura Jamie , da quando ha iniziato come metalmeccanico- giocatore passando per l'esordio con goal in nazionale fino alla fuga in testa alla premier , non è cambiato di una virgola. Allenamenti, famiglia, amici e tanto "call of duty". Proprio cosi, una simpatica fissazione tanto che ad un giornalista inglese che gli chiese di cosa avrebbe parlato con i giocatori rivali per il titolo degli "Spurs" che avrebbe incontrato in nazionale lui rispose che avrebbe sondato le loro abilità con la console, magari chiedendo qualche suggerimento per andare avanti. Mister Ranieri lo coccola e se lo gode, lo definisce un "cavallo fantastico" e prima delle partita gli assicura libertà assoluta in campo con un'unica richiesta: rincorrere gli avversari e aiutare la squadra a difendere. Tutto molto naturale per Jamie Vardy che , in una sera di svago in un pub di Sheffield perde la pazienza con un gruppo di ragazzi ubriachi che insultavano il suo amico che portava un apparecchio acustico e per difenderlo viene condannato per aggressione. Capisce l'errore commesso e per sei mesi ne paga le conseguenze con un fastidioso coprifuoco alle 18:00 quando tutto il mondo si diverte e lui deve restare in casa. Ma non chiamatelo Bad boy , è la sua predisposizione naturale ad aiutare i compagni, semplicemente Jamie Vardy.