Appello a tutti i tifosi, quelli veri, che amano lo sport: "Stop alla violenza!"
Lo abbiamo detto tante volte, sentito altrettante volte, ma ci ritroviamo sempre qui a commentare l'ennesimo episodio di violenza, che in qualche modo ha a che fare col mondo "calcio".

Non possiamo accomunare Sport e violenza, mai! Il Calcio, sport nazionale per eccellenza, non deve e non può continuare ad essere violento, deve farsi promotore di una nuova cultura nazionale che metta al centro, di ogni discorso relativo il proprio mondo, la sportività. Intesa come libertà di esprimere qualsivoglia sentimento ed emozione senza scadere nella violenza sotto ogni forma possibile ed immaginabile. Negli stadi c'è bisogno di tifo per i propri colori e non contro l'avversario di turno. Se davvero è una minoranza che rovina il "nostro" mondo, cantiamo più forte, urliamo la nostra gioia e abbattiamo i muri dell'ignoranza che rovina il "nostro" sport ed arriva a sopprimere vite umane.

E se l'istituzione non decide per tutti, facciamolo noi nel nostro piccolo: iniziamo ad andare allo stadio non per offendere, ma per sorridere. Non per sfogare la nostra rabbia repressa, ma per contribuire allo spettacolo sportivo di cui dobbiamo essere parte e non vittima.
Solo così mio figlio potrà gioire di un goal del Napoli anche a Torino contro la Juve, o applaudire una grande giocata del fuoriclasse bianconero di turno.

Un pensiero, commosso, alle vittime e alle famiglie colpite ogni volta dalla stupidità umana.