Il Nostro Club ha proposto a pochi giocatori di aggregarsi a noi, così come altri hanno chiesto di poterne far parte, con alterne fortune. Le scelte fatte, le decisioni prese, sono sempre state in linea con ciò che crediamo, che restano valori importanti anche per chi pratica Sport, a livello professionistico e spesso vengono dimenticate. Privilegiare le qualità umane, l'atteggiamento e il comportamento, ben più importanti di quelle qualità tecniche  che servono per vincere, ma spesso non sono sufficienti per essere "fra i più forti". Il fatto di non aver mai cercato scorciatoie o compromessi, consolidando un gruppo che da più di dieci anni continua a scrivere questa storia, gloriosa, è forse la più bella fra le vittoria conquistate.
Per la prima esperienza in serie B, privi di un giocatore fondamentale come Renzo Frignani, O Rei, potendo tesserare due giocatori stranieri, si prese in considerazione questa soluzione. Sono moltissime le squadre di Serie A e B, che attingono dall'estero. I giocatori più forti di Spagna, Belgio, Malta e Grecia sono i più richiesti.

Per il Serenissima Mestre ci fu l'opportunità di tesserare due Greci. Sotiris Korologos, abita ad Atene, ha giocato con la sua nazionale, quando i Mondiali sono stati organizzati in Grecia. Il suo  gioco è veloce ed imprevedibile a cui abbina un atteggiamento sempre sereno e di massima correttezza, caratteristica questa che contraddistingue tutti i “Grandi Giocatori". Nikos Naskos che abita ad Argos, ad inizio Peloponneso a circa due ore di macchina da Atene è riuscito ugualmente ad affermarsi ad ottimi livelli. Ha giocato moltissime partite di Champions, con una formazione ellenica e disputato con la sua nazionale gli ultimi Mondiali. Divertente, tranquillo ed altruista, basa il suo gioco sulla precisione e sulla costanza, senza cali di tensione, mettendo in difficoltà ogni avversario. La loro bravura, la disponibilità e la generosità ci hanno subito colpito e nonostante qualche difficoltà di comunicazione bastò pochissimo tempo per integrarsi totalmente. Volendo fare un paragone calcistico, fra i pochi ellenici presenti nel campionato italiano, la scelta è andata su due difensori, nazionali Greci e molto forti, Manolas e Sokratis, uno dopo anni alla Roma, passato al Napoli e l'altro ex Milan.
La loro presenza era un tassello  fondamentale per garantire sia la tenuta della categoria, che per guardare in alto, li dove giocano per conquistare lo scudetto. ......................       
............................ Non ero il solo ad aver evidenziato la tristezza di Chianciano Terme e la Federazione si apprestava a comunicare la nuova sede dei Campionati Italiani a squadre. Davide, "Tabarez" aveva già diramato le convocazioni: oltre a "Cruijff, Cassano e Gattuso" facevano il loro esordio Martinello e i due forti giocatori ellenici "Manolas e Sokratis".   

La sede prescelta era San Benedetto del Tronto, la graziosa cittadina marchigiana che si affaccia sull’Adriatico, famosa un tempo solo per la pesca, mentre ora è nota anche come centro turistico. Scegliere meglio di Chianciano non era difficile, ma va riconosciuto il merito alla Federazione di essere riuscita a trovare una location degna dell’importanza dell’evento che viene disputato. La prima esperienza sportiva non fu particolarmente brillante, ma sufficiente per ottenere la salvezza. La cosa positiva che si poteva constatare dopo questo viaggio, non riguardava solo la bravura dei nuovi giocatori aggregati alla squadra, ma specialmente la tranquillità e la personalità con cui tutti avevano affrontato un impegno così difficile che oltretutto non era iniziato nel modo migliore. 
L’appuntamento con la serie A veniva rinviato, non certamente dimenticato, anche perché Nikos e Sotiris che probabilmente scegliendo di vestire i nostri colori erano mossi da una certa curiosità sul modo di giocare in Italia, oltre a garantire qualità, si erano inseriti benissimo. Un nuovo giocatore, molto forte, stava frequentando il nostro Circolo, William Dotto, tesserato con la squadra di Treviso, ma il cui desiderio di giocare con la nostra formazione cresceva di pari passo al nostro di tesserarlo. Essendo un giocatore di grande valore, a cui oltretutto piace applicarsi per poter crescere e migliorare, fin dai primi giorni che ha cominciato a venire a Mestre ha sempre voluto confrontarsi prevalentemente con Eddy.
Anno dopo anno ha continuato il suo percorso di crescita, vincendo molti tornei ed oggi è costantemente nelle primissime posizioni della classifica nazionale. Il mio paragone è con un giocatore molto forte, logicamente del Milan, Pallone d'Oro e autore di gol tanto difficili, quanto belli. Il centravanti ucraino Andrij Sevcenko. Quante splendide vittorie il Milan ha ottenuto grazie a lui? Quanti splendidi ricordi... e quella corsa a Wembley dopo il rigore segnato a Buffon. Oltre alla bravura c'era un altro particolare che li accomuna poiché anche William, come il grande campione di Dvirkivscyna, cambierà casacca, andando a giocare con Pisa in serie A, per poi tornare.

Negli anni il Serenissima Mestre, con Cruijff, Cassano, Gattuso e i due stranieri Sokratis e Manolas, di cui desidero evidenziare non solo la loro bravura tecnica, ma il grande attaccamento alla nostra Società Sportiva, diventando saldamente parte del gruppo, insostituibili, due bellissime persone, due Amici, si era confermata come una formazione sempre affidabile, aggiungere anche Dotto "Sheva", significava inserire di diritto la nostra squadra, fra le candidate alla conquista della tanto sospirata Serie A......................



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