"Bisogna segnare per essere tranquilli di ottenere la qualificazione" è stato il mantra ripetuto ossessivamente per una settimana da addetti ai lavori e tifosi del Napoli. I giocatori di Ancelotti devono averlo ascoltato così tante volte in questi giorni da aver fatto proprie quelle parole: dopo il gol iniziale di Milik si sono inconsciamente (e umanamente) rilassati. Ne è uscita così una sconfitta indolore, contro una squadra composta da giocatori sconosciuti, ma giovani e talentuosi: Dabur (e non solo lui) ce li ritroveremo nelle prossime stagioni in campionati prestigiosi. Una squadra un po' ballerina in difesa, l'Austria Salisburgo, ma di buon livello tecnico: aveva eliminato nel girone, nel quale aveva vinto tutte e sei le partite, una nostra vecchia conoscenza come il Lipsia e in queste prime otto gare nella seconda competizione europea aveva segnato ben ventidue gol.

CONFERMATO IL 7 (SIN QUI) ALLA STAGIONE- Ora il Napoli è rimasta -assieme alla Juventus- l'unica squadra, delle sette italiane in corsa in Europa la scorsa estate, a essere ancora in gioco nelle manifestazioni continentali. Una condizione che, sommata a un secondo posto in campionato per il momento ben saldo, rende più che positivo il primo anno di questo nuovo ciclo. Ieri, senza il capitano e il migliore dei giocatori partenopei (Koulibaly), e, più in generale, privi della coppia titolare di centrali difensivi, sostituita da due giocatori che sinora avevano giocato pochissimo, si è perso. Dopo un buon primo tempo, ci si è abbassati troppo col baricentro e nella seconda frazione si è sofferto troppo, ma la sconfitta è indolore.

UNA QUALIFICAZIONE FIRMATA GIUNTOLI- Contava soprattutto arrivare per la terza volta nella storia della società partenopea nei quarti di Europa League - Coppa Uefa. Un accesso avvenuto nei 180 minuti grazie ai gol di Milik e di Fabian Ruiz (splendido il tiro che ha colto il palo sull'1-1) e alle parate di Meret. Curiosamente, questa qualificazione ha avuto così per protagonisti tre acquisti attualmente titolari condotti a Napoli da Cristiano Giuntoli, proprio mercoledì fresco di rinnovo quinquennale. Il nostro Ds può essere orgoglioso di aver portato l'attaccante polacco all'ombra del Vesuvio: nonostante i due pesantissimi infortuni subiti nelle scorse stagioni, già adesso, vale più dei 32 milioni pagati tre estati fa per strapparlo all'Ajax. Arek lo sta mostrando con le ottime medie gol/minuti che sta avendo in.Italia e in Europa:la sensazione netta è che abbia anche ulteriori margini di miglioramento. Ora si può guardare avanti con fiducia: tutte le sette possibili avversarie ai quarti sono insidiose da affrontare, ma il Napoli parte tecnicamente sfavorito solo con le due inglesi, con le quali può comunque giocarsela (il doppio confronto con il Liverpool di qualche mese fa lo insegna).