Cottura lenta, una manciata di erbe aromatiche e una scelta accurata del taglio di carne: sono questi i segreti per realizzare un prelibato bollito.
No, non stiamo parlando di cucina, ma dopo il 4 a 1 preso ieri dalla Roma, ci sta che Claudio Ranieri vicino ai 70 anni ed ancora in panca si becchi quantomeno del bollito affettuosamente parlando.

Il tecnico romano al rientro dalla sosta contro il Napoli fa scelte di formazioni alquanto discutibili, come la panchina per Zaniolo, che da golden boy del calcio italiano si sta trasformando in un habitué della panchina.
Il 4231 che schiera con Schick, Cristante e Perotti alla rinfusa insieme a Dzeko è svuotato lento ed a centrocampo paga dazio tantissimo di fronte alla presenza e rapidità del centrocampo partenopeo.
Olsen poi come sempre ci mette del suo. Sarebbe ora di mettere Mirante titolare e lasciar tornare in Scandinavia il figlio di Odino e nonna papera.

Quanto alla partita, l'uno ad uno insperato con cui si chiude il primo tempo è bugiardo e maschera una netta superiorità partenopea che esplode nel secondo tempo.
Che la rosa della Roma pur ricca di giocatori almeno di nome, sia mal assortita è un dato di fatto. Non a caso Monchi ha pagato. Pensare che la qualificazione in Champions potesse arrivare grazie ad un mister che viene dagli esoneri di Nantes e Fulham in pochi mesi è pura utopia. 
Lo stesso Ranieri in conferenza è sembrato dispiaciuto di avere accettato troppi stress impegni e pressioni, troppa complessa la matassa.
Per Claudio Ranieri, se vuol continuare ad allenare ancora qualche anno, consiglio una provincia tranquilla in cui fare il mercato ed impostare una squadra nel tempo, non prendere compagini problematiche in corsa dove il rischio di figuraccia è elevato e rischia pure di rovinare il mito di leone di Leicester.

Tornando alla Roma, c'è un detto vox populi vox dei. La voce del popolo giallorosso, della pancia e del cuore romanista è quella di richiamare Eusebio Di Francesco sulla panchina giallorossa. Si diceva che fosse colpa sua, dopo il mese con Ranieri si è capito che non è così. In caso di ritorno la sua posizione sarebbe rafforzata sia nei confronti della società che soprattutto dei giocatori nello spogliatoio.

Milan ed Inter rallentano, la corsa Champions sembra un cento metri, ma fatto da tartarughe.
Insomma, chi imbrocca il fantino giusto a 9 giornate dalla fine con 27 punti ancora in palio può arrivare facilmente nell'Europa che conta.