Vicino al suo quarantaduesimo anniversario di nascita Francesco Totti, l'ex pupone giallorosso, scherza sul fatto che la Roma ha provato a prendere Ronaldo ed Ibra ma questi non siano arrivati.
La verità però è molto meno divertente, come è apparso a tutti, la Roma quest'anno non va come dovrebbe. Far partire la critica dal tre a zero preso al Santiago Bernabeu sarebbe ingeneroso oltre che ingiusto. Il Real visto mercoledì, con Isco Bale Modric sugli scudi, avrebbe potuto rifilare un tre a zero a chiunque.
Il problema sono state le scelte di Di Francesco.
Quando si schiera in campo Zaniolo, un giovane con zero esperienza e si lasciano in panchina Schick, Cristante e Pellegrini, è un chiaro segnale alla dirigenza e soprattutto a chi ha fatto il mercato. Non è un caso che lo stesso Totti in una precedente intervista abbia cercato di fare da collante, di rassicurare sia Monchi che Di Francesco. Di sicuro fra i due c'è quantomeno una visione differente del calcio che si traduce in scelte e visioni differenti. Monchi ha fatto una rosa, pensata e costruita per un modulo, il 4-2-3-1. E' lampante, ha fatto o vuole fare della Roma un Siviglia in grande ed in Spagna il 4-2-3-1 è il modulo che va per la maggiore. Difesa a 4 con terzini propositivi, due mediani tosti come N'Zonzi e De Rossi, Cristante e Pellegrini le alternative. Davanti i tre trequartisti quali il talento, da lui scoperto, del turco Under a destra,in alternativa Florenzi avanzato con Karsdorp terzino, Pastore o Schick trequartista-sottopunta centrale, Kluivert o Perotti a sinistra con El sharaawy, che ha provato in tutti i modi di vendere, terza scelta ed infine Dzeko centravanti con sempre Schick alternativa naturale.

Eusebio Di Francesco, è stato finora protagonista di vari episodi di scatti d'ira ed è pure intervenuto nella polemica fra Douglas Costa il figlio Federico, che qualcosa deve aver pur detto al brasiliano per provocarlo ad un gesto così eclatante...
Il tecnico dei giallorossi, quasi a farlo per dispetto, continua imperterrito a schierare dall'inizio il suo 4-3-3 per il quale non ha le mezz'ali, visto che 'Zonzi non ha il passo giusto, e il terzo centrocampista poi, fra Cristante e Pellegrini, rischia di essere il carneade Zaniolo appunto. Non pago, in alcune occasioni ha addirittura messo la difesa a tre con Marcano titolare che non c' entrava nulla come a Milano contro il Milan! Se Sparta piange Atene non ride comunque.

Anche la Lazio ha i suoi problemi. Ieri, in Europa League, nonostante la vittoria per 2 a 1 sui ciprioti dell' Apollon, la compagine laziale è stata pessima, a volte quasi imbarazzante con i ciprioti a tenere il pallino del gioco per larghi tratti della partita e che finiscono il match con tutti gli onori del campo sfiorando il clamoroso due a due in rimonta. Simone Inzaghi, come da telefonata di Lotito finita sui giornali quest'estate, sa di essere osservato speciale, ed anche lui, come Di Francesco, è stato sorpreso dalle telecamere in atti di nervosismo. Sbraitava animosamente per una ritardata sostituzione relativa all'ingresso in campo di Immobile. Lotito, quanto vale ora Milinkovic Savic? E' la domanda che più vorrebbero fare al presidente biancazzurro. Non sempre tirare sul prezzo paga. Il giocatore ieri è stato protagonista dell'ennesima scialba prestazione incolore dopo il mondiale, anch'esso deludente. I 140 milioni richiesti sono reali solo nella testa del presidente laziale, ed a questo punto paiono difficili pure i 100 milioni, che in estate erano stati offerti per il serbo.  
La Lazio vista finora, sia in campionato che in coppa, appare una squadra timida, col baricentro troppo basso, impaurita, lontana parente della squadra che l'anno scorso andò a vincere contro la Juve a Torino.