È stato facile quest'anno giostrarsi il campionato... Già! Perché hanno deciso gli altri per noi... Le scelte dell'allenatore e della società sono state di molto facilitate dal cammino dirompente ed imprevedibile di un Napoli quasi perfetto. Le scuse addotte altrettanto facilmente leggibili: infortuni importanti, il mondiale, l'ammissione di un mercato estivo, futuribile ma poco redditizio nell'immediato, la sostenibilità, i parametri schedulati... Dall'altra parte abbiamo assistito ad un percorso di Champions fatto di strappi e di una buona dose di fortuna nel calendario.
Ora, dopo il rinnovo di Leao, ultimo grande passaggio della serie dei rinnovi a consolidamento dell'ossatura, il tema è: i punti cardine di Pioli, Dirigenza e Proprietà, per il rilancio, dopo un anno così, quali sono? La visione, il sogno e la missione? Per Pioli lo abbiamo sentito chiaramente nel post partita con la Juve: "Datemi una rosa... e non solo 13 giocatori, sennò due competizioni, con l'intenzione di onorarle entrambe, non le facciamo"... Più chiaro di così si muore. Ora sta alla Proprietà e alla dirigenza perseguire gli obiettivi che possano soddisfare questo che suonava più come "urlo di dolore" che come richiesta sobria e analitica... Faccio un rapido conto e mi accorgo che la Juve NON avrà ripercussioni sul prossimo campionato, ma addirittura senza coppe, avrà lo spazio e il tempo e soprattutto il veleno, che le servirà per lottare per lo scudetto. L'Inter di Inzaghi, che si appresta a giocare la finale Champions, dopo l'ennesimo trionfale percorso netto nelle coppe nazionali, vivrà sulla scorta del risultato di Istanbul puntando ancora i due grandi obiettivi: la seconda stella e il tornare in finale di Champions. E non ho dubbi che, finché "Mr. debiti milionari" Zhang, sarà al timone e Marotta in regia, l'allestimento estivo sarà di caratura. Zhang sembra tifare proprio l'Inter... E se venderà, lo farà a chi l'Inter la tratterà bene.
Il Napoli ha una nave che è partita coi botti ma al contrario dell'Inter, è già senza timone... io di principio non la escludo da nulla, in quanto i giocatori ed il gioco espresso la dicono lunga sulla qualità del gruppo.
Ma puoi anche avere gli ingredienti migliori, se lo chef non sa la fare... la maionese impazzisce... e poi ADL non è personaggio nuovo a vendite ecclatanti delle sue stelle, sempre molto redditizie (per lui). Veniamo quindi a noi, alla nostra strategia fin qui virtuosa, dai risultati sportivi sorprendenti (MA NON RIPETIBILI) e dai risultati contabili ineccepibili.
Nel 2023, l'auto sostenibilità NON è una strategia da top squadra... non nel calcio. Lo dimostrano TUTTE le altre realtà d'Europa, se vogliamo fare l'eccezione della mosca bianca Bayern Monaco, ma si sa... I tedeschi sono meglio degli altri già in tantissime cose, non parliamone poi quando si tratta di economia. Il player trading è un sistema utile ma non determinante per noi, stante il parco davvero povero, di cedibili.
Ci provo: Rebic, Origi, Gabbia, Ballò Touré, Messias, Adli, Pobega. Dai su! Tutti insieme a metterli sulla bilancia per venderli al kilo, se ricaviamo 30 milioni c'è da leccarsi i baffi e le orecchie... Vranckx, Dest, Bakayoko li salutiamo "ciaone, a mai più!". Diaz, lo salutiamo probabilmente, ma lo ringraziamo. A lui sì! Come ringraziamo Ibrahimovic che spero non abbia in testa di riprovare la strada del campo. E farei un saluto anche a Tata, perché l'insicurezza della difesa onestamente non è del tutto a carico suo e lui si è disimpegnato al massimo delle sue possibilità... Florenzi e Kjaer faranno ancora parte del nucleo, ma davvero diciamocelo.. conteremmo su di loro, se ci fosse la possibilità di scambiarli con un prodotto più nuovo e conveniente come si faceva col Dash nei supermercati? Più mi addentro nell'elenco più comprendo e faccio mio l'urlo di dolore di Pioli.
Qui c'è da elevare una squadra ad obiettivi pari a quelli dell'Inter, seconda stella e competere coi grandi in Champions, anche solo per giusta e sana rivalità, ma la strada da percorrere, dati alla mano... è almeno doppia! Non voglio ritrovarmi a gennaio fuori dalla lotta scudetto e nemmeno pensare con terrore a chi mi esce dall'urna UEFA. Spero sia il loro stesso pensiero. Si diano ben da fare allora Massara, Maldini e Furlani: limitino gli errori e invitino con più fervore ed insistenza la Proprietà ad amare di più, dimostrandolo coi dollari, questo brand che gli era completamente sconosciuto e ancora oggi, troppo spesso, sembra gli sia rimasto sconosciuto uguale. Distraggano Scaroni e Cardinale dall'ossessione dello stadio e facciano loro presente che si deve parlare anche di sport. Sennò alla prossima sparata: "garante del tifoso" gli faremo una bella pernacchia stile Totò e Peppino. Perché di commedia si tratterebbe.