Non sono certo sufficienti le dichiarazioni di Gazidis, tardive ed aperte a qualsiasi interpretazione, a portare un minimo di stabilità nel martoriato ambiente rossonero. Le fughe di Leonardo e Gattuso, al di là delle valutazioni sull’operato di entrambi, hanno già detto molto sull’aria da casa abbandonata che si respira a Milanello e il ritardo di Maldini sta iniziando a seccare perché si protrae da due settimane.

Notizia di un paio di ore fa: Tare, ottimo DS, che avrebbe costituito un eccellente primo mattone per ricostruire una casa crollata per il sesto anno consecutivo, ha appena seguito le orme di Inzaghi rinnovando con la Lazio. Brutto segno perché per entrambi evidentemente le cortine fumogene che avvolgono il fin troppo sbandierato progetto di rinascita rossonero, sono troppo fitte e vedere oltre, ad oggi, è impossibile.

Stiamo accumulando paurosi ritardi non solo su un calciomercato che richiederebbe interventi tempestivi e mirati in ogni zona del campo, anche alla voce cessioni, ma su tutto! Ad un mese dal ritiro il Milan semplicemente non esiste come struttura. Mancano il direttore tecnico, l’allenatore, il direttore sportivo e le idee! Quelle di Leonardo (ottime) sono state cassate in pochi giorni perché considerate troppo costose; eppure si parlava di un paio di giocatori da 25-35 milioni facilmente acquistabili se ci si decidesse seriamente di mettere in vendita gente come Donnarumma, Kessié e Suso, inutili tecnicamente, con stipendi da Mirabelli e facilmente rimpiazzabili (Reina e Plizzari per il ruolo di portiere).

Invece dormiamo come ghiri e come se non fosse indispensabile darsi una svegliata almeno per tappare i buchi dell’ennesimo ritardo ingiustificato. Non è infatti tollerabile che quello che viene chiamato progetto di rinascita, decollato a luglio 2018, sia ancora fermo di fatto sulla pista di rollaggio da un anno!

Forse a qualcuno andrebbe fatto notare che una squadra di calcio, anche per un mercato di tono minore, necessita di mesi di programmazione, contatti avviati, trattative almeno abbozzate: ci sono tre mesi di mercato e la bancarella Milan porta ancora il cartello “chiuso per ristrutturazione”. Da mesi.