E così questo giorno è arrivato, certo prima o poi doveva arrivare, ma speravo di rivederti almeno altri cinque anni con quella maglia a strisce che ieri ti donava più del solito.
Quando Allegri iniziava la sua prima conferenza stampa dopo il ritorno in panchina, e parlava del nuovo Dybala capitano, gioivo all'idea di vedere quel numero dieci con la fascia al braccio pronto a guidarci nelle grandi sfide.
Sei stato sette anni con noi, ma per qualche strano motivo e come se ci fossi stato da almeno venti. Sarà per quell'incredibile empatia che si è creata fin dal primo giorno allo stadium, ma sei entrato nel cuore di tutti noi come una delle più grandi leggende
Ti sei congedato con una delle tue solite magie, quel colpo do tacco "no look"a smarcare Cuadrado, che sintetizza la tua rara classe cristallina che è difficile ritrovare nell'intero panorama internazionale.
Avrò sempre a mente il tuo tocco felpato con l'esterno mancino, quando ti giravi su te stesso con un controllo orientato, mandando puntualmente fuori giri l'avversario di turno. Così come le tue punizioni sotto l'incrocio dei pali, o il classico tiro a giro sul secondo palo, che nove volte su dieci scheggiava il palo. Sono tantissimi i momenti da ricordare, ma più che le partite, mi piace ricordare i singoli attimi all'interno di una partita, che mi hanno spesso fatto tremare ed emozionare seduto sul divano. Anche mio figlio a soli dieci mesi ha imparato ad esultare con la Dybala mask e oggi a 19 mesi, ogni volta che c'è una partita si porta la mano in bocca, come a dire che il calcio è Dybala.

Ieri sera è stato straziante vederti piangere in quel modo, come un bambino, un picciriddu appunto, come ti chiamavano e Palermo e come ho sempre continuato a chiamarti anche se siamo quasi coetanei. Quelle lacrime raccontano tanto di te, e gettano ancora più dubbi sul perché alla fine le nostre strade si dividono. Adesso pianificherai il tuo futuro e sono sicuro che avrai la fila di top club a farti la corte, ecco in questo momento devi essere lucido ma tener fede alle emozioni di ieri sera.
Non farti tentare dalla biscia, che nell'Eden portò Eva alla rovina. Non macchiarti di un peccato da cui non potrai mai più libertarti, tutela i tuoi sette anni a Torino e sarai sempre il Re ogni volta che ritornerai. Magari resta in Italia, anzi me lo auguro per continuare a vederti ogni volta che voglio e puntare tutto su di te in estate al fantacalcio, come faccio da sette anni a questa parte. Vai pure al Milan, al Napoli o alla Roma. Ma tieni i piedi lontano da quei colori nerazzurri che potrebbero raccontare una storia distorta rispetto a quello che è stato.
La società ha preso una decisione sbagliata, ma ricorda che ogni club è dei propri tifosi, e ieri sera hai avuto dimostrazione di tutto il bene che ti vogliamo. So che per te è lo stesso, quindi ti prego, fai la scelta giusta e sarai per sempre la nostra Joya.
Grazie Paulino