Volevo analizzare il crollo della Atalanta, il "mal di pancia" di Gattuso a Napoli e il ritorno delle due squadre romane, ma ho dovuto cambiare drasticamente argomento poiché oggi è il 1° Febbraio, ultimo giorno di calciomercato, ma anche il primo per consentire, ai giocatori in scadenza di contratto a giugno, di sottoscrivere un nuovo accordo con qualsiasi altra Società accontenti le loro richieste economiche, senza dover pagare il "cartellino".

Come ben sapete, sono due i giocatori del Milan in scadenza, Calhanoglu e Donnarumma. Entrambi hanno sempre garantito il loro amore e il desiderio di rimanere, ma le richieste economiche presentate dai loro procuratori, (dando credito a quello che scrivono sui giornali) sono poco comprensibili, riferendosi sia al momento economico mondiale che ai contratti in essere. Il procuratore  del turco aveva chiesto 7 Milioni, mentre attualmente ne percepisce 2,5 M, millantando schiere di squadre pronte a soddisfare le richieste del suo assistito. L'Inter, doveva essere una di queste. Forse non si è bene reso conto che le squadre che pagano gli stipendi regolarmente sono ben poche, in modo puntuale poi forse cinque al Mondo e il Milan è una di queste. Certo non pagare il cartellino è un risparmio notevole, Calhanoglu potrebbe valere sui 25M, ma a parte che attualmente tutti i pagamenti vengono ratealizzati, quale squadra potrebbe garantirgli più di 5 M? Non penso quindi di sbagliarmi affermando che il nostro numero 10 continuerà la sua carriera indossando la maglia rossonera e accettando il congruo aumento che la Società è disposta a riconoscere.

Diverso il discorso che porta a "Gigio Prodigio". Raiola chiede di passare dagli attuali 6 Milioni a 10. Magari inserendo anche una clausola rescissoria, particolarmente vantaggiosa. La Società non ha intenzione di superare i 7,5 M e solo bonus prefissati, qualificazione Champions, scudetto, presenze o altro possono aumentarne l'importo. Un braccio di ferro che dura da moltissimi mesi. Ricorderete il viaggio con l'elicottero decollato da Milanello, sempre con ottimismo e serenità, ma che dubito sia vicino alla conclusione.

La domanda è logica: ci sono squadre che potrebbero garantire al nostro portiere un ingaggio da 10 M? Non molte, ma certamente sì. Una è il PSG del nostro "amico" Leonardo e anche in Inghilterra non dovrebbe essere difficile trovare una squadra. Benissimo, ma analizziamo un'altra considerazione, fra richiesta e offerta, ballano 2,5 Milioni, (cifra esorbitante per noi normali mortali) ma conviene andare all'estero per guadagnere "poco" di più? Lasciare la squadra che ti ha cresciuto, famiglia, compagni e amici? Logico che queste risposte non è certo Raiola che deve darle, ma dubito che Gigio non abbia analizzato. Donnarumma è fortissimo, l'ho già scritto in passato, spero rimanga, ma condivido pienamente le scelte societarie e se ciò portasse a perdere il portiere senza incamerare alcun rimborso economico, sarei un tifoso orgoglioso per la linea tracciata e non certo un contestatore. Avere un Fondo Economico come proprietà, lascia poco margine al romanticismo, però ciò non obbligatoriamente può essere negativo. Dubito che i "giochetti" di Raiola possano avere successo davanti a numeri e posizioni decise. Già la scelta di essere arrivati al 1° febbraio senza accordo, a mio modesto parere, è già un segnale chiaro che dà la Società, e cioè che non accetta ricatti. Dividersi è poco vantaggioso per entrambi, ma la musica è ben diversa rispetto ad un anno fa. Le cose stanno cambiando, nessuno sa quando il pubblico tornerà negli stadi, gli spostamenti sono complicati e molto altro. L'unica soluzione percorribile per Raiola sarebbe di portare Gigio alla Juventus, ma sarebbe realmente conveniente per il giovane portiere della Nazionale?

Il tempo è scaduto, la soluzione, bella o brutta che sia, verrà trovata. Fino a giugno nessuno potrà privarci del nostro portiere poi si vedrà. La speranza è che rimanga perchè questa squadra tornerà sicuramente a vincere, ma come sempre la cosa più importante resta il MILAN, perchè tutto il resto, giocatori, dirigenti e tifosi, passono, mentre la Società resta in eterno.