Non me ne vogliano i tifosi della Juve, ma ho idea che questa continui a vincere (con merito) per mancanza di concorrenti, piuttosto che per la sua forza specifica. Un sospetto che diventa certezza se si vede il cammino post Covid-19 della Juve rispetto alle sue dirette rivali.
Con Milan, Roma fuori dai giochi da anni, il Napoli nella sua peggiore stagione, toccava a Lazio e Inter. Ma se la prima era un po' la sorpresa del campionato, ha pagato una rosa troppo corta, la seconda ha fatto di tutto per buttare alle ortiche quella che ormai è la vera impresa: vincere il campionato.
Ormai, noi tifosi di tutte le altre squadre, viviamo anestetizzati, scambiando qualificazioni europee con titoli. Il rammarico cresce perché io una Juve più scarsa di questa non la ricordo. Era l'occasione giusta ma è sfumata. Stento a credere che sia perché si gioca troppo spesso e si riposa poco. Per 3 mesi non si è giocato. Credo invece che Atalanta a parte, tutte le altre squadre abbiano perso la voglia di vincere, o almeno di provarci. C'è un gap preoccupante tra loro e tutti noi, che sembra impossibile da colmare perché i soldi c'entrano solo in parte. Suning ha fatto e speso tanto per vincere, arrivando a prenderne il dirigente principale e l'allenatore dell'inizio del ciclo vincente.
Oggi mentre il primo tace, il secondo prova ad aggrapparsi a qualche strano complotto per spostare l'attenzione dagli 11 milioni di ingaggio netti per guidare l'Inter fuori dalla Champions al primo turno, fuori dall'EL, fuori dalla Coppa Italia e pure dalla lotta per lo scudetto con 7 giornate d'anticipo. Un tale pressapochismo che diventa un disastro quando guardo in casa del mio amato Milan.
Anche qui siamo stati capaci di bruciare centinaia di milioni, per non giocare la CL da ben 6 anni.
Insomma, il decimo scudetto, come tutto ad oggi lascia presagire, sarà, come un doppio schiaffo che le nostre squadre abbiano mai subito.