‘’Se sono cambiato da che sto alla Juve? Mia moglie dice che sono sempre la solita testa di c…’’.

Chissà quante risate  si sarebbe fatto l’Avvocato a sentire questa’’battuta’’!

‘’Dybala arrabbiato per la sostituzione? Me ne può fregar di meno…".

‘’Higuain seccato per la sostituzione? Me ne può fregar di meno… Dovrebbe essere contento per aver giocato… Non sempre potrò schierare le tre punte…’’.

Per Ronaldo, pure incavolato nero dopo la sostituzione e fino al punto di abbandonare lo stadio a partita in corso, Sarri ebbe parole diverse: ‘’Dobbiamo ringraziare Cristiano per aver cercato di dare il suo contributo, nonostante non fosse al meglio della condizione per via di un problema al ginocchio’’.

Questa disparità di ‘’trattamento’’ nei riguardi  di Ronaldo, Dybala e Higuain  mi fa capire qualcosa di più in merito alla ‘’valenza’’ del  Sarri/persona. Qualcosa di non bello!

Se sei persona  intelligente e sensibile e vuoi essere credibile, i tuoi giocatori devi trattarli nell’identico modo! E se ‘’la Casa’’ ti costringe ad essere benevolo  nei confronti di uno ( il Dio Ronaldo…)  dovrai esserlo necessariamente anche nei confronti di tutti gli altri….Viceversa ti sputtani ed i giocatori non avranno piu fiducia in te, ne come uomo ne come allenatore.

Febregas giocatore del Chelsea, l’anno scorso alle dipendenze dell’attuale allenatore della Juventus, qualche giorno fa raccontava del suo ex allenatore sulle pagine web: ‘’Ha il paraocchi, la sua formula è unica e imprescindibile, la porta avanti a prescindere come lavorasse ancora in una banca. E’ poco comunicativo, i suoi allenamenti sono tutti uguali ripetitivi e quindi molto stancanti. Ma è anche  una persona che ha un gran cuore’’.

Se vogliamo capire il momento attuale della Juventus, un momento che possiamo definire ‘’particolare’’, quanto raccontato finora può darci qualche ‘’dritta’’ .

Stiamo parlando di una squadra prima in classifica in campionato e che ha superato il primo turno di Champions vincendo il proprio girone.

Risultati in linea con le attese… Ma a dirla tutta.., ottenuti per la maggior parte quasi per caso e con un gioco/non gioco, non assimilabile né a quello attuato precedentemente da Allegri, tanto meno a quello auspicato da tutti con l’avvento del nuovo tecnico. Un gioco che spupazza un po' l’uno e un po' l’altro, senza cogliere l’essenza né dell’uno né dell’altro.

Si ha la sensazione che la squadra giochi a modo suo… Si arrangi con la classe e l’esperienza dei suoi campioni, ma sia ben lontana da avere una fisionomia/identità ben definite.

Il tifoso juventino non è mai sicuro di poter portare a casa il risultato, contro chiunque si giochi! Non è mai certo di poter vincere la gara anche se la sua squadra si trova in vantaggio di 3 gol…

Sarri dice che  che a lui può anche star bene che la squadra possa provare a  gestire il risultato… Gli piacerebbe però che provasse a farlo  trenta metri più avanti e non nella propria metà campo…

Perché questo non succede? Perché la squadra rincula spesso e volentieri e per lunghi tratti della gara?

Sarri ha saputo trasmettere le sue idee? Ha spiegato bene ciò che vuole? La preparazione atletica della squadra è sufficiente a consentire  questo lavoro? Ci sono i giocatori adatti per poter attuare questo sistema di gioco?

Sarri è ancora credibile agli occhi dei suoi calciatori?

Forse un po' tutte queste componenti incidono, in qualche misura, nella non riuscita del nuovo progetto bianconero…

La sensazione dal di fuori è quella di un allenatore abbastanza ‘’staccato’’ dal cuore e dalla mente dei suoi giocatori. La comunicazione probabilmente non è il suo ‘’forte".

Molto strano questo fatto… Strano che un allenatore con la sua esperienza, la sua gavetta… un uomo alla sua età, ancora oggi trascuri un aspetto fondamentale nella riuscita di qualsiasi progetto: il dialogo, la comunicazione.

Fino a poco tempo fa, il suo secondo  Martusciello, raccontava che le comunicazioni ai giocatori le effettuava lui e che Sarri con i giocatori non parlava quasi mai...

Oggi Sarri riguardo a questo aspetto, ammette di essere un po' meno ‘’talebano’’ rispetto a prima… Solo un po' meno…
Anche il dialogo, naturalmente, deve essere di livello qualitativo e di sostanza. Se Sarri comunicasse con i suoi giocatori, così come fa quando viene intervistato dai media… Beh… Molto meglio allora continuare a tacere…

Nutrivo ben altre speranze nei riguardi del nuovo allenatore della Juventus, che  non mi sembra prontissimo/lucidissimo neanche nel recepire al volo i vari momenti di una gara...

Anche l’altra sera all’Olimpico, ad esempio, sul 2 a 0, nel secondo tempo, quando la Roma tentava il tutto per tutto per rimettere in gioco la partita, non mi sarei aspettato l’ingresso in campo di Higuain  al posto di Dybala. Piuttosto e invece quello di Douglas Costa e Dybala lo avrei lasciato in campo… Ma questa è solo una mia modesta opinione…

Sarri, ancora oggi, dà la sensazione di essere un corpo  estraneo in seno a squadra e ambiente juventino. Forse è talmente radicato in lui questo suo modo di essere, di comportarsi, perfino di esprimersi che non ha saputo forse voluto adeguarsi neanche un po’ alla nuova realtà e ad un nuovo stile. E’ rimasto fedele al solito Sarri che è quello forse di 40 anni fa… Il suo paraocchi, forse il suo  limite più grande, lo porta e purtroppo anche in panchina. Cambiare a 61 anni non è facile, però sono convinto che chi ha buon gusto e voglia migliorarsi nella vita, cerchi sempre di farlo osservando il meglio ed inspirandosi a quello...

Sarà una questione forse solo di buon gusto... e sarò banale io a sottolineare ancora la cosa... Ma da oltre 50  anni  che  seguo la Juventus mai mi era capitato di sentire un rappresentante della Juventus, che fosse  giocatore, allenatore oppure dirigente... disquisire pubblicamente in merito a ''teste di c…''.

Faccio i miei migliori auguri a Sarri, convinto sia senz’altro una bravissima persona e un buon allenatore. Mi spiace molto ammetterlo...: la mia sensazione forte è che la dirigenza juventina in un colpo solo abbia sbagliato in pieno sia la persona che l'allenatore cui affidare la panchina bianconera.