Un anno fa la Serie A si preparava a vivere uno dei momenti storici, si giocarono tutte le partite di recupero della 26esima giornata. Tutti gli stadi giocarono a porte chiuse tranne a Roma, la Lazio aveva vinto per 2-0 contro il Bologna e si ritrovava in testa al campionato dopo tanti anni (non accadeva dalla stagione 1999-2000 quando i biancocelesti avevano vinto il loro secondo tricolore). Le partite venivano rinviate già dalla fine di febbraio, la situazione era molto preoccupante, si rischiava di non giocare l'Europeo. Si giocarono: Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-SPAL, Sampdoria-Verona e Juventus-Inter. 

Quella sera ero pronto a vedere il big match tra bianconeri e nerazzurri, stavo seguendo con attenzione la corsa scudetto dove si era aggiunta anche la Lazio. Dovevo andare a vedere la partita in un centro scommesse, i miei erano preoccupati, ancora portavo il Coronavirus in casa, ma io non mi sono arreso e sono uscito con molta precauzione. L'Inter aveva perso per 2-0 e la chance di giocare lo scudetto sembrava allontanarsi sul più bello, la cosa che mi ha fatto più triste è che il calcio non lo dovevo vedere per ben tre mesi, in giro per la mia città non c'era quasi nessuno, erano tutti nei ristoranti per festeggiare la festa delle donne. Già proprio la festa delle donne; ricordo molto bene che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte annunciò un nuovo decreto (#Iorestoacasa) con l'Italia che andava in zona protetta, diventeremo presto il paese più colpito dal Covid-19.

Nelle ultime partite di domenica, gli stadi erano completamente vuoti mentre nel resto d'Europa c'era ancora il pubblico. Un anno fa iniziava anche una nuova regola: mettere le mascherine, disinfettarsi le mani e rispettare il distanziamento, tutte le attività erano sospese. Juventus-Inter era praticamente la penultima partita del nostro campionato, l'atmosfera era surreale, fuori dall'Allianz Stadium c'erano dei venditori ambulanti che vendevano sciarpe, magliette, cappelli e così via. Erano rimasti sorpresi dalla mancanza del pubblico, dobbiamo attendere per un bel po' per un ritorno del pubblico negli stadi. Alcuni giorni fa, c'era stata la rivolta nei carceri perchè i familiari dei detenuti volevano che chi stava in carcere doveva essere libero, perchè secondo loro si rischiava un focolaio grande quanto una casa, erano settimane difficili per tutto il nostro paese.

Nessuno però non è riuscito a resistere alla passeggiata e ad una cena in un giorno così importante e la gente si ricorda molto bene che ben presto dovevamo restare chiusi in casa per oltre tre mesi, era una situazione dove nessuno poteva più uscire di casa né andare fuori dalla regione o per una gita in spiaggia. Il giorno dopo, l'ultima partita sarà Sassuolo-Brescia; il risultato sarà di un secco 3-0 per i neroverdi, Ciccio Caputo dopo aver segnato una doppietta e aveva lanciato un messaggio a tutti gli italiani: "Andrà tutto bene. Restate a casa" e da lì avevamo capito che per l'Italia era un buio totale. In televisione hanno deciso di mandare in onda tutte le imprese azzure (Olimpiadi estivi ed invernali, mondiali di calcio, Europei e così via), partirà la cosiddetta solidarietà da parte di alcuni paesi del mondo. Noi italiani non ci siamo mai arresi, siamo un popolo che ha delle contraddizioni molto importanti e credo che sia la cosa più giusta.
Voi invece dove eravate quel giorno? Come avete reagito a questa ultima libertà prima del lockdown nazionale?

Un abbraccio
Il Tifosino