3-0 il risultato finale al Franchi.
La Fiorentina vola contro la Spal, che dopo aver impressionato tutti termina la serie positiva. Sul tabellino dei marcatori Pjaca, Milenkovic e Chiesa. Arriva finalmente il primo graffio nel nostro campionato di Pjaca, che dopo un’ annata poco brillante in bianconero, il trasferimento in Germania e tanti problemi fisici trova un motivo di riscatto. Non si può dire lo stesso di Federico Chiesa, che sembra ormai definitivamente consacrato. Secondo segno quest’anno e l’undicesimo in Serie A per un giocatore completo che aiuta molto in tutti i settori del campo e che man mano migliora anche in fase realizzativa.

Il goal dimostra che tipo di giocatore è: tutto nasce da un suo recupero palla a metà campo, un tocco delizioso a servire Pjaca e una galoppata di 50 metri per seguire l’azione; il tutto si conclude con la palla che viaggia senza meta in mezzo all’area dopo un cross basso privo di destinatario, ma se la palla non va da Chiesa sarà Chiesa ad andare sulla palla. Con una cattiveria immensa anticipa tutti e insacca con altrettanta potenza nell’angolino basso. Tenacia, tecnica, velocità e strapotenza fisica: queste le qualità nell’ordine messe in evidenza.

E infine… la dolcezza. Sì perché dopo questo magnifico goal la prima cosa che gli viene in mente non è esultare mostrando gli addominali o togliendo la maglia, come va di moda ora. Invece inizia a correre (ancor più veloce di prima) verso una direzione precisa: quella direzione si chiama Lorenzo Chiesa, il fratellino 13enne.
Sotto gli occhi dello storico padre Enrico seduto in tribuna (autore di 138 goal in Serie A, alcuni di questi in maglia viola) i due fratellini si abbracciano.
Il piccolo è stato comprato quest’estate dai viola e durante la partita ha fatto il raccattapalle. Proprio il padre ha detto di lui: “Federico fenomeno? Perché non avete ancora visto Lorenzo, il più forte è lui”. Certo che se lo dice lui, non possiamo che fidarci, ma per essere meglio del fratello… quanto deve essere promettente questo Lorenzo!