L'addio di Donnarumma al Milan e al calcio italiano conferma tutta una serie di cose che si dicono sul calcio moderno: 

1) non solo non esistono le bandiere, ma sopra una certa cifra non esistono neppure le ambizioni. Andare al PSG è indubbiamente un affare per Donnarumma che, alla fine del contratto si ritroverà con 60 milioni in più a nemmeno 30 anni. Di contro per il momento farà (tanta o poca) panchina e difficilmente alzerà qualche trofeo al di fuori del campionato francese. Chiedete a Neymar o Mbapè per conferma.

2) Non ci sono più squadre ma paradisi fiscali: nemmeno un alieno potrebbe credere al rispetto del FFP di PSG, Man City, Barcellona. Eppure nonostante perdite monstre, tamponate da sponsor per lo meno poco credibili, con soldi intracciabili, versati sui conti correnti spesso OFF-SHORES di altrettanto poco credibili procuratori, i problemi del calcio secondo gli organi dell'Uefa i problemi sono altri.

3) Più budget non non significa più vittorie, almeno quest'anno. Il Barcellona la squadra con il monte ingaggi più alto d'Europa è uscita male e velocemente dalla Champions ed è arrivata terza nella Liga. Il PSG, secondo per spesa annua, è arrivato secondo anche in campionato e la finale della Champions se l'è vista davanti alla TV. Cosa che non ha fatto il Manchester City che l'ha persa, ma almeno si consola con la vittoria in Premiership. Premi di consolazione anche per l'italiana j che è 4 in europa per spesa, ma ha portato a casa solo la coppa Italia

4) Anche gli allenatori sono fuori controllo, pretendono eserciti per portare a casa un trofeo, contrabbandandolo pure per impresa. L'Inter per vincere lo scudetto è dovuta uscire da tutti gli altri tornei e aspettare che il Milan con una rosa inferiore per numero e qualità, inanellasse una serie di sconfitte per sfinimento. Pirlo invece con una rosa del fatturato di una multinazionale sosteneva che avendo battuto l'Atalanta in finale di Coppa Italia e ottenuto il miracolo dall'Hellas Verona a Napoli, aveva centrato gli obbiettivi societari.

5) In funzione di quanto detto nei punti precedenti: la tv paga troppo per un prodotto spesso non all'altezza, il calcio perde spettatori e la macchina rischia (se non l'ha già fatto) di scoppiare.

Per questi motivi ritengo che le Nazionali, poiché prive di compensi, procuratori etc, siano le uniche in grado di dirci la verità sul tasso tecnico di tanti campioni e mettere al riparo da eventuali bidoni. Dunque apprestiamoci a vedere degli europei con tante, ma tante sorprese.