Sabato alle ore 15 con la partita tra Lazio e Sampdoria prende il via la seconda parte di questa stagione, nella quale tutte le squadre daranno il 100% per raggiungere i propri obbiettivi nel minor tempo possibile.

Sebbene le prossime 19 giornate, come ogni anno, saranno le più affascinanti per la rincorsa ai piazzamenti che valgono, che si parli di salvezza o di Europa, già dalla prima parte di campionato abbiamo ricevuto degli insegnamenti importanti.

1 - Sognare è possibile, realizzare i propri sogni… anche: arrivati al giro di boa troviamo nelle posizioni alte della classifica squadre che, ad inizio stagione, non si pensava che avrebbero potuto rendere così tanto fino a questo momento. Parliamo di Lazio, Cagliari e Parma che, ora come ora, stanno vivendo un sogno ad occhi aperti. I biancocelesti sono al 3° posto in classifica (con una partita in meno che in caso di vittoria li porterebbe a -3 dalla Juventus capolista) e, anche se già qualificarsi in Champions League sarebbe un obbiettivo centrato in pieno visto che i capitoli non presenziano nella competizione da 11 anni, i tifosi ormai sognano di poter addirittura vincere lo scudetto, grazie al capocannoniere Ciro Immobile e ad una squadra molto ben gestita da società e staff tecnico.
I sardi e i crociati invece sono rispettivamente al 6° e 7° posto in classifica con un solo punto di distacco e che li vedono ad oggi in corsa per la qualificazione all'Europa League, anche se molto probabilmente il Napoli riuscirà a qualificarsi almeno nella seconda competizione europea per importanza, le due squadre possono solamente dare continuità alle ottime prestazioni fornite con il supporto di due giocatori fantastici come Nainggolan, trequartista del Cagliari dalla grande esperienza e classe e Kulusevski, tuttofare del Parma, semplicemente miglior rivelazione della Serie A, che ha dimostrato il suo valore con delle ottime giocate addirittura da guadagnarsi la possibilità di far vedere il suo valore dalla prossima stagione con la maglia della Vecchia Signora, che lo ha acquistato a gennaio per 35 milioni di euro.

2 - Si spende tanto, ma i migliori giocatori si hanno già in rosa: nella precedente sessione di mercato sono stati registrati degli acquisti record per alcune società italiane come Verdi, al Torino per 25 milioni di euro e Lozano al Napoli per 42 milioni. Entrambi hanno finora reso molto poco obbligando le proprie squadre a cercare in rosa dei sostituti in attesa della loro forma migliore. A Torino, complici anche gli infiniti problemi fisici di Iago Falque, il protagonista è stato Berenguer, partendo come riserva è riuscito a trovare spazio da titolare sempre più con l'avanzare della stagione con un rendimento anche molto buono fino ad oggi con 5 reti e grandi prestazioni. Hirving Lozano, invece, deve accomodarsi sempre in panchina, per fare spazio ad un Callejon che, nonostante non stia disputando la miglior stagione con la maglia azzurra, ha reso molto più rispetto a quanto fatto dal messicano, sul quale c'è comunque la totale fiducia della società che lo vede come titolare per il prossimo anno quando sarà entrato perfettamente nei meccanismi e l'esterno spagnolo avrà probabilmente lasciato la squadra di proprietà di Aurelio De Laurentiis. Va citato anche De Ligt, comprato dalla Juventus per 75 milioni di euro, che proprio quando sembrava in condizione perfetta, ha perso il posto a favore di Demiral, il quale in estate sembrava in uscita a causa dell'arrivo del giovane difensore olandese. Si può parlare anche di Lazaro, acquistato dall'Inter per 21 milioni più bonus e che, eccetto qualche sporadica occasione, non ha mai trovato spazio a favore invece di un ritrovato Candreva o di Vavro, acquistato dalla Lazio per 10,5 milioni di euro, ma che deve ancora dimostrare tutto il suo valore e davanti a lui si trova la concorrenza di Bastos e Luiz Felipe.

3 - Rosa corta, non per forza è un male: in questa stagione l'Hellas Verona, ma soprattutto l'Inter, si sono ritrovare a dover far fronte ad una situazione in rosa che, tra infortuni e squalifiche, le ha viste spesso dover riesumare dei giocatori quasi fuori dal progetto. Problema evidenziato anche dai due mister Antonio Conte e Ivan Juric nelle conferenze stampa. Dal mercato dovrebbero arrivare rinforzi graditi ai tecnici ma, nonostante questa problematica di avere la rosa risicata, le due squadre nelle prime 19 giornate hanno reso decisamente alla grande dimostrando che, non avere la possibilità di variare molto i titolari, può essere redditizio, perché aiuta i titolari a comprendere al meglio le dinamiche di gioco richieste dagli allenatori fino a giocare quasi a memoria. Per l'Inter è ovviamente un problema di rilevanza ben maggiore, visto che dovrà disputare 3 competizioni, ma già dalla prima metà di stagione, la squadra, anche durante i turni di Champions League o quelli infrasettimanali di campionato, non ha mai accusato evidenti segnali di stanchezza.

4 - Grandi ritorni, questa volta positivi: storicamente, i grandi ritorni in serie A, non sempre si sono rivelati all'altezza durante la loro seconda esperienza nel campionato o in una squadra nella quale avevano già fatto bene in precedenza, il trend è molto altalenante. Quest'anno però sul rettangolo verde si è rivisto un Buffon che, dopo un anno nel Paris Saint-Germain, con cui ha collezionato 18 presenze, ha dimostrato di poter ancora sfoderare interventi decisivi e belli visivamente, come quello su Santander nei minuti di recupero contro il Bologna che è valso i 3 punti alla Juventus. Buffon è anche diventato il giocatore con più presenze nella storia della serie A (648) superando così Paolo Maldini.
È tornato anche Zlatan Ibrahimovic che ha deciso di sposare il progetto del Milan per i prossimi 6 mesi e quasi sicuramente anche per l'anno prossimo. Non è neanc ora al top della condizione fisica ma sta dando il 100% per arrivarci il prima possibile. Per i compagni è da subito diventato un leader in campo e fuori, tutti lo ascoltano in partita e, quando lui ha giocato 90 minuti (con gol dopo 7 anni e 8 mesi dall'ultimo in serie A) a Cagliari, il Milan sembrava una squadra in grado di poter dire la sua anche per la lotta alla qualificazione in Europa League passando come sesta o settima oppure dalla vittoria della Coppa Italia, dichiarata dalla società come obbiettivo principale per questa stagione.

Un'ultima cosa va sicuramente detta, le prime 19 giornate ci hanno regalato degli spunti di riflessione veramente molto interessanti, ma la seconda parte di questo campionato si prospetta essere una delle più affascinanti e avvincenti dell'ultimo decennio in Italia.