C’è da correre, se si vuole tenere il passo dei campionati “top five”, esercizio piuttosto complesso in questa anomala stagione che ha visto gran parte del mese agostano, ricco di football, e che continuerà in questa "run" serratissima, fino al mondiale "novembrino".
Mentre Premier League e serie A hanno già dato il via rispettivamente a quinta e quarta giornata nella serata di ieri, e la Ligue 1 a ruota, di scena nella serata di oggi, proviamo comunque a dare ordine, ricapitolando quanto di sorprendente o meno è successo nello scorso week-end.

Bundesliga - Come accade di routine, la prima gara del campionato tedesco si è disputata nella giornata del venerdì:  Friburgo - Bochum, l’anticipo del 26 agosto, gara terminata per uno a zero in favore dei padroni di casa. A dare la vittoria ai ‘brisgoviani’, ancora una volta la rete di Vincenzo Grifo, sempre più leader tecnico dei rossoneri della foresta nera: ottimo inizio per l’esterno azzurro e anche per lo stesso Friburgo, che con la vittoria di misura si porta a 9 punti in classifica, alla spalle dell’Union Berlin e del Bayern, che nella giornata di sabato 27, ha clamorosamente impattato contro il Gladbach, riuscendo a racimolare solo un punto, dopo essere passato addirittura in svantaggio al 43° del primo tempo, quando Thuram ha segnato lo 0-1 per i bianconeri. A siglare la rete dell’uno a uno conclusivo, Sanè, che all’ottantatreesimo ha messo in rete il pallone che ha infiammato un finale a forti tinte bavaresi, non sufficiente a cambiare però risultato e storia della partita. Bayern comunque primo a dieci punti, in compagnia dell’Union Berlin, autore di un inizio di season, "on fire": sei, le reti messe a referto dai capitolini a discapito dello Schalke 04. Due gol di Becker, altrettanti di Michel, una rete di Thorsby e una di Haberer: sei! A rendere meno amaro l’esito, la rete della bandiera di Bulter da calcio di rigore, che ha fissato il risultato finale sul tennistico 1-6. A fare da contraltare, le vittorie risicate di Hoffenheim e Dortmund, che completano il trittico a nove punti. Rispettivamente contro Asburgo e Herta Berlino, con le reti di Geiger al 38° del primo tempo per gli ‘asburgici’ e di Modeste al 32° in favore dei giallo-neri, le compagini si aggiudicano i tre punti con il risultato di 1-0.
Nota: continua a latitare il gioco in casa Dortmund, vuoi perché ancora lontani dalla miglior condizione, vuoi per il colpo psicologico di aver perso Haller ancor prima di potersi rivelare valido sostituto di Haaland, l’infortunio di Adeyemi che è rientrato si, ma dopo l’infortunio alla prima giornata, non gli si poteva chiedere la luna. Quel che conta alla fine, sono i punti, e se giocando malaccio, ne hai comunque nove su dodici, “hey, la vita ti sorride!

Il solito Nkunku, autore di una doppietta, regala la vittoria al Lipsia, che tra le mura casalinghe batte per due a zero il Wolfsburg, sistemando una classifica non proprio splendida dopo le prime giornate. Cinque, i punti raccolti finora dai “tori rossi”. Cinque punti anche per Werder Brema e Franconforte: al Weserstadion di Brema, nella giornata di domenica 28 agosto, Werder e Eintracht hanno dato vita alla gara più divertente di giornata. Al secondo minuto Mario Gotze, porta in vantaggio gli ospiti, con un bel destro rasoterra, lasciato partire dal limite dell’area di rigore: portiere non impeccabile sulla conclusione del tedesco, ma forse con la visuale ostacolata dalle maglie che affollavano la sua zona di competenza. I “verdi” non si perdono d’animo, e al quattordicesimo, sugli sviluppi di un angolo battuto dall’out di sinistra, il numero tre Jung fa partire di prima intenzione, il pallone che batte Trapp - portiere del Francoforte - dopo un tentativo corto di liberare l’area ospite da parte della difesa, conclusione che vale il temporaneo 1-1. Stupendo, il colpo di testa con cui Bittencourt porta in vantaggio il Werder soltanto tre minuti dopo la rete del pari: il numero sette Ducksch, batte un calcio di punizione da posizione defilata sulla destra, palla in area a cercare la deviazione, che arriva, con lo splendido colpo di testa del “dieci”, con cui scavalca il portiere e fa 2-1 Werder. Al 32° sanguinosa palla persa a metà campo dai padroni di casa, Kamada vede nello spazio Kolo Muani e lo serve: il resto lo fa il francese, che addomestica palla, gioco di gambe in area ad eludere i difensori e batte Pavlenka per il 2-2.
La rete alla mezz’ora, mette in crisi emotiva il Werder, che subisce il colpo più del dovuto, ritrovandosi sette minuti dopo, addirittura sotto: contropiede fulmineo dei campioni di Europa League, che con il numero ventinove Lindstrom trovano la rete del 2 a 3, servito perfettamente da Rode, che con un lancio taglia fuori Friedl, permettendo al “ventinove” di ritrovarsi a tu per tu con il portiere, e batterlo per il gol che ribalta il match. Inizia la ripresa, e bastano tre giri di lancette all’Eintracht per trovare la rete del 2 a 4: ancora una volta il nipponico Kamada, gestisce palla sulla linea dell’area di rigore, aspetta l’accorrente Sow, lo serve, e lo svizzero conclude di piatto per il 4 a 2. Al minuto 92, penalty in favore del Werder, che con Fullkrug mette dentro il 4 a 3, regalandosi la chance di un clamoroso pareggio negli ultimi sussulti. E il pareggio rischia di arrivare davvero, quando Burke scappa via sulla fascia destra, arriva sul fondo e mette il cross su cui arriva Tuta, centrale dell’ Eintracht, che nel tentativo di mettere fuori per poco non beffa Trapp. Finiscono lì, le possibilità di conquistare un punto per i “verdi”: punto che avrebbero meritato per lo spettacolo messo in mostra nell’arco dei novanta minuti. 
Nota: il Werder è l’altra faccia della medaglia. Se da un lato c’è quel Dortmund che gioca male e raccoglie, dall’altra c’è il Brema, che diverte, fa gol, ma poi non riesce a portare a casa quanto di buono fa in ogni singola partita, ad eccezione proprio della vittoria ottenuta proprio ai danni dei giallo-neri, in quel finale thrilling che li portò da 2-0 a 2-3. “Hey Werner, regoliamo sta difesa!

Primi tre punti per il Bayer Leverkusen, che dopo un inizio di stagione horror, batte 0-3 il Mainz. La rete di Palacios e la doppietta del terzino Frimpong, (bravo FR27, tienilo in panchina all’eurolega, ottimo lavoro ) portano i primi tre punti alle aspirine. Bellissima prova del terzino destro olandese, che schierato come esterno a tutta fascia, tira fuori tutta la sua esplosività, accompagnando Diaby - autore di una progressione poderosa - e appoggiando in rete la comoda palla servitagli dal francese per il 2-0, e intercettando un passaggio e involandosi verso la porta nell’azione valsa il 3-0, e la doppietta personale: il ventunenne non si è limitato a portare palla fino all’area di rigore, bensì giunto dinanzi al portiere, persino lo dribbla prima di depositare in rete. Al 77° Hincapie in seguito a una trattenuta lascia i suoi in dieci, e a partita scaduta, lo segue anche Bakker, che va a prendersi un secondo giallo totalmente inutile, costringendo l’allenatore a scelte obbligate per la prossima partita, in un momento in cui il Leverkusen ha bisogno assoluto di mettere punti in cascina, attardato com’è dalle prime della classe.
A concludere, il pareggio a reti inviolate tra Colonia e Stoccarda, che permette a entrambe di muovere la classifica, portando i primi a sei punti e gli ospiti a tre.
Riepilogando, questa la classifica dopo 4 giornate:
Bayern Monaco; Union Berlin 10 - Friburgo ; Hoffenheim ; Dortmund 9 - Gladbach 8 - Mainz 7 - Colonia 6 - Lipsia ; Werder Brema ; Francoforte 5 - Stoccarda ; Leverkusen; Asburgo 3 - Wolfsburg ; Schalke 04 2 - Herta Berlino 1 - Bochum 0

Ligue 1 - Ajaccio - Lille è l’anticipo del venerdì francese, anticipo che si aggiudicano gli ospiti per tre reti a uno, in seguito alle marcature di Yazici al 17°, Bamba al 43° e Djalo al 67°, a cui risponde Bayala al minuto 84, per la rete che vale solo per la soddisfazione di non lasciare le mura amiche, senza aver messo a segno il gol che permetta di sventolare il proprio vessillo. Sabato poi si sono confrontate Auxerre - Strasburgo e Lens - Rennais. Se la prima gara non ha lasciato grossi spunti, con l’Auxerre che si è portato a casa tre punti con l’1-0 siglato da Perrin, Lens e Rennais hanno dato vita a una partita godibile, con il risultato che testimonia ancora una volta come il Lens sia squadra vera, vittoriosi per 2 a 1, in seguito a una rete strepitosa dell’ormai solito Seko Fofana, autentico leader di questa squadra, e di quell’Openda che segnalavo settimana scorsa, ancora in gol, e ne farà tanti vedrete, il belga è un ottimo giocatore. 
La rete di Fofana, è davvero strepitosa: l’ivoriano prende palla sulla fascia sinistra, si accentra e con un doppio passo elude la marcatura del difensore, a quel punto, solo un passettino - quel che basta per sentirsi più sicuro - e lascia partire di destro una conclusione forte e a giro, che si va a infilare nell’angolo più lontano, dove il portiere non può arrivare. 
Nota: questo è un giocatore forte ragazzi, che peccato averlo lasciato andar via con così poco interesse da parte delle nostre squadre. In una squadra di medio-alta classifica, Fofana poteva dare una grossa mano, ma probabilmente è anche il suo essere libero da turnazioni, la titolarità indiscussa che ha nel Lens, l’essere capitano del club, il plus che l’ha portato a esprimersi in tutto il suo potenziale.
Domenica 28, il grosso del campionato francese:
Nantes - Tolosa 3-1, Lorient - Clermont 2-1 e Troyes - Angers 3-1, le gare che fondamentalmente, non interessano a nessuno, se non a giocatori, addetti ai lavori e ai tantissimi scommettitori impavidi, che nella ricerca continua di una “quota due”, si scervellano tra le più disparate statistiche. Rendendo giustizia pure a questi “eroi della ricerca”, regaliamo anche a loro queste nuove “stats” da aggiungere al prossimo studio matto e disperatissimo. Il Nantes, con Guessand al 50°, Mostafa Mohamed al 55° e Simon al 61°, ribalta la rete che aveva portato in vantaggio il Tolosa, quella che Aboukhal aveva realizzato al 15° della prima frazione, purtroppo solo una gioia personale e non di squadra, dato l’esito finale che ha visto trionfare i padroni di casa, ora a quota 5 in classifica, proprio come les violets. Anche il Monaco a cinque, grazie al pareggio prezioso ottenuto contro il Paris Saint Germain: les rouges et bleus, al Parco dei Principi, non sono riusciti a fare bottino pieno stavolta, fermati dai monegaschi che stavano annusando anche i tre punti, grazie alla rete di Volland al 20° del primo tempo, vantaggio durato cinquanta minuti e interrotto solo dalla rete di Neymar, arrivata dagli undici metri.
Il brasiliano, sempre più protagonista in questo inizio stagione, si è portato a sei mercature in quattro giornate: “Ma che ti è successo? Cominci a sentire i trent’anni addosso, e hai deciso di diventare uomo? Mhh… non so, ancora non sono convinto, fammi vedere cosa combini fino a novembre, soprattutto poi al mondiale! Vamos ganhar menino! Mostra ao mundo aquilo que voce sabe fazer, voce è show, rapaz!” Capitolini comunque primi, anche se non più a punteggio pieno, e non più in solitaria: accanto al Psg infatti, il sorprendente Lens di Fofana, e il Marsiglia, vittorioso per tre a zero sul campo del Nizza. A regalare la vittoria ai marsigliesi, la doppietta del neo-arrivato Alexis Sanchez e del terzino Tavares, tutte segnature arrivate nel primo tempo, e nello specifico al 10° e al 42°, le reti dell’ex Inter, e nel mezzo, al minuto 37, la rete di Tavares, alla terza marcatura in quattro partite: inizio a dir poco confortante per il laterale in prestito dall’Arsenal.
Nota: Per il Nizza solo due punti in classifica, un inizio mortificante per una squadra che solo pochi mesi fa, lottava strenuamente per un posto champions. Consci della situazione, i rossoneri sono corsi ai ripari, acquistando Diop, forte ala sinistra ormai ex Monaco, che ha perso la titolarità in seguito a prestazioni piuttosto discontinue nel suo periodo monegasco. Giocatore che può esaltarsi e trovare quella continuità che gli è mancata, in un contesto come quello della Costa Azzurra, con la titolarità che sarebbe pressoché certa e indiscutibile. Acquisto importante anche dal punto di vista economico: per assicurarsi le prestazione del “furetto”, il Nizza si è fatto carico di un esborso di ventidue milioni di euro.

Il Lione non va oltre l’uno a uno, sul campo del Reims: i ragazzi di Bosz, hanno agguantato il pari ‘per i capelli’, con il gol di Dembele arrivato al’86°, e con i lionnesi in vantaggio di un uomo, grazie all’espulsione di Lopo, arrivata al 63°. Vantaggio dei padroni di casa con Ito, al 24° minuto, che con il pari conquistano il loro secondo punto stagionale. Sette invece i punti del Lione, che ha ancora una partita da recuperare sul campo del Lorient, che oltre a condividere il medesimo destino della partita in meno, in comune hanno anche i punti finora conquistati e quindi la stessa posizione in classifica. A raggiungerli a quota 7, l’Auxerre grazie al +3 conquistato a discapito dello Strasburgo.
Dicevamo poi di Lorient - Clermont: partita come anticipato, vinta dai les Merlus, grazie alla doppietta della punta Moffi, in rete al 24° e al 41°. Per gli ospiti, gol della bandiera segnato da Saracevic al minuto 63, lasciando il Ferrand a sei punti. Grazie alla roboante vittoria in trasferta, sale a sei punti anche il Montpellier, che addirittura ne “pianta” sette, al povero Brest: se il Liverpool - di cui parleremo dopo - ha ottenuto un successo larghissimo e imprevedibile a quei livelli, oltremodo impronosticabile questo 0-7 in favore del Montpellier. Vittoria da annali, da pagine ingiallite e ricordi di inizio novecento. Maouassa al 6° porta in vantaggio les Pailladins, portando palla per gran parte del campo, riuscendo poi a penetrare in area e a battere il portiere, con una tranquillità insolita per il professionismo. Bellissima la rete del 2 a o segnata da Wahi, il quale intercetta al volo il cross fatto partire dalla sinistra dal numero 99 Khazri, girando splendidamente, di destro, alle spalle del portiere: da rivedere. Lo stesso Khazri, soltanto un minuto dopo, evidentemente ancora galvanizzato dall’impatto avuto sulla seconda marcatura, si mette in proprio, e ancora una volta con una facilità estrema, riesce a percorrere metri di campo senza reale contrapposizione dei dirimpettai: dalla destra si accentra man mano fino ad arrivare al limite dell’area dove lascia partire il tiro mancino che batte per la terza volta il portiere, nel giro di appena undici minuti. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo poi, al 25° arriva la quarta rete, stavolta a segnare è il trentuno Cozza, che non è Francesco ex-Reggina, ma Nicolas, decisamente meno attempato e che di mestiere fa il centrale di difesa. Al 31° arriva il pokerissimo, ancora Wahi, che prima colpisce il palo con uno scavetto a superare il portiere, poi infila nella mischia successiva. Inizia il secondo tempo, la partita chiaramente era già compromessa, ma per non farsi mancare niente, il Brest nella persona di Pierre Lees-Melou, decide di complicarsi ulteriormente la vita, facendosi espellere in seguito ad un fallo bruttissimo, gamba ad altezza petto sul povero Ferri, senza fiato in seguito alla botta; fallo che vale il rosso diretto, e Brest in dieci dal 50° minuto. Al 54° con il risultato ormai chiuso a chiave, il tecnico Dall’Oglio, si lascia andare a qualche sostituzione, su tutte quella dello scatenato Khazri, al quale subentra Germain, che proprio non vuole, e non può assolutamente mancare ad una festa così munifica: soltanto dieci minuti dopo saluta tutti con uno splendido tacco con cui mette dentro lo 0-6, e venti minuti dopo, saggia la potenza del suo destro, concludendo a rete dalla destra, con il pallone che gonfia la rete per la settima, e ultima volta. Uno strazio per i tifosi di casa, a cui vanno fatti gli applausi per non aver abbandonato lo stadio dopo una prova a dir poco lugubre dei ragazzi che indossano i loro colori.
Troyes - Angers è l’ultima gara da “analisti delle scommesse”: per l’estac, le reti di ripart al 12°, Balde al 63° (no, non è Keita ex Lazio e Inter, è un terzino francese) e Odobert all’82°, portano al primo +3 stagionale, lasciando così l’ultima posizione, ora occupata dagli isolani dell’Ajaccio. Il gol degli ospiti, è stato realizzato al 68° da Diony, non utile a rimettere in gara gli angioini, che restano fermi a quota 2.
Classifica Ligue 1 dopo 4 giornate:
Psg ; Marsiglia ; Lens 10 - Lione (una partita in meno) ; Lorient (una partita in meno) ; Lille ; Auxerre 7 - Montpellier ; Clermont 6 - Tolosa ; Nantes ; Monaco 5 - Rennais ; Brest 4 - Troyes 3 - Strasburgo ; Angers ; Nizza ; Reims 2 - Ajaccio 1

Stasera è già tempo di 5° giornata:
Alle 19:00 Lione - Auxerre ; Monaco - Troyes ; Angers - Reims ; Montpellier - Ajaccio.
Alle 21:00 Lille - Nizza ; Marsiglia - Clermont ; Lens - Lorient ; Rennais - Brest e Tolosa - Psg
Tra le gara in programma, quelle che mi stuzzicano di più sono Lille - Nizza e Lione - Auxerre: la prima in esame, è una gara che per le squadre coinvolte ha sapore di big match, anche se estrapolando i “freddi” dati della classifica, non lo è. In ogni caso, sia tra le fila de les dogues che tra quelle dei nizzardi, ci sono elementi che potrebbero giocare benissimo in realtà più blasonate; giusto per fare un paio di nomi, dico Gouiri per il Nizza, attaccante mobile, dotato di una buona tecnica individuale, qualità di passaggio e buona vena realizzativa, al cui contrapponiamo Jonathan David, pure lui punta molto mobile, con maggiore fisicità del francese, ma altrettanto veloce e bravo nel dialogare con i compagni. Il Lione dopo il pareggio ottenuto sul campo del Reims, deve tornare ai tre punti per restare aggrappato al gruppo di testa, e la sfida tra le mura di casa contro l’Auxerre, certamente li vede favoriti, ma l’aja è avversario sempre ostico: partita da prendere con le molle, un pareggio non è affatto impossibile.
Il Psg dovrebbe riprendere abbastanza agevolmente il proprio cammino, considerando le alternative che pure ha di livello assoluto, potrebbe davvero chiudere i campionati senza sconfitte, anche se da amanti del calcio e tifando sempre per i più “deboli”, ci auguriamo davvero che non accada mai.

Liga - Girona - Celta Vigo e Betis - Osasuna le gare di apertura della giornata numero 3 del campionato spagnolo. La rete del solito, immortale, Iago Aspas, regala il successo agli ospiti: 0-1 e tre punti per il Vigo, che sale a 4 in classifica. Borja Iglesias al minuto 34, regala invece il successo ai bianco-verdi di Siviglia: quattro reti in tre partite per il numero 9 del Betis, come lui soltanto Lewandowski in questi primi “vagiti” di Liga. Se al ventinovenne del Betis le cose vanno alla grande, di pari passo la squadra di cui difende i colori: tre vittorie su tre per il Balompie, che significano chiaramente primato in classifica, manco a dirlo, condiviso con i blancos, che sono usciti vittoriosi per 3 a 1, dalla difficile trasferta sul campo dell’Espanyol: pronti-via subito il gol di Vini jr, che al dodicesimo sblocca per i suoi, ma sul finire della prima frazione, Joselu fa 1-1, giusto in tempo prima di bere “il the caldo” a cui invitava sovente Caressa nelle telecronache qualche anno addietro. Nella ripresa regna l’equilibrio, con il pallino del gioco tra le “mani” del Real, ma senza produrre particolari pericoli alla retroguardia catalana. Poi però, classico, sale in cattedra lui: Karim “the dream” Benzema, che decide il “basta giochetti”, e al minuto 88 butta dentro da rapace, la palla dell’uno a due. Nei minuti di recupero, arriva il gol di Rodrygo, dapprima annullato per fuorigioco, poi dopo consulto del var, diventa un calcio da punizione dal limite, per il fallo da ultimo uomo commesso dal portiere Lecomte. Troppo facile per lui…breve rincorsa e pallone nell’angolino: Karim, the dream, Ben-Ze-Ma! 1-3 e tutti a casa.
Nota: sarei curioso di sapere se De Laurentiis lo reputa ancora vecchio, o se adesso lo vede semplicemente per quello che è: il nove più forte del pianeta.
Questa affermazione farebbe storcere il naso, a un polacco che da un mesetto indossa la maglia blaugrana, e che saltata la prima partita, adesso va di due in due, come ai bei tempi della Bundesliga. Ancora una volta infatti, Lewa-show contro il malcapitato Valladolid, che ne prende quattro, tra il 24° e il 92°: “coraggio ragazzi, contro gli alieni va così, poteva andare peggio… da romanista ne so qualcosa!”.
Oltre alla doppietta di Robert, entrano nel tabellino marcatori anche Pedri, sul finire del primo tempo, e Sergi Roberto, che ha chiuso la contesa allo scadere. Come da impressione avuta dopo la prima giornata, il Barça è una squadra veramente forte, e il pari è stato solo frutto di un assestamento iniziale, e della buona sorte che aveva benedetto i ragazzi del Rayo Vallecano.
Nota: Inter…so ca**i amari!

Vittoria netta anche per l’Atletico Bilbao, che ha matato per quattro reti a zero il Cadiz al Nuevo Mirandilla, grazie alla doppietta di Guruzeta, in rete al 56° e al 94°, Inaki Williams al 24° e ancora in rete l’ex Toro Berenguer, al minuto 78, portano i baschi a quota 7. Cadiz invece, fanalino di coda, a zero punti.
L’Atletico Madrid grazie alla rete di Grizou al 66°, espugna al Mestalla gli uomini di Gennaro Gattuso, lasciando questi ultimi a quota 3, e portandosi a 6. Buon punto per il Getafe, che tra le mura di casa, riesce a fermare il submarino amarillo, inchiodando i ragazzi terribili di Unai Emery sullo 0-0: risultato che permette ai madrileni di guadagnare il primo punticino stagionale e agli ospiti di portarsi a 7, in scia delle prime della classe.
Al Manuel Martinez Valerò, la Real Sociedad corsara, vince per 1-0 contro l’Elche, grazie alle rete di Brais Mendez al 20°: vittoria che arriva dopo una settimana particolarmente difficile, per via del passivo pesante con cui erano usciti dal Camp Nou e a causa della cessione di uno degli uomini migliori, ovvero lo svedese Isak, approdato al Newcastle in cambio di un assegno da settanta milioni: “Me cojo**!”
Nota: ha ragione Galliani! Facessero un campionato a parte! Che senso ha competere con gente che ha un potere di spesa del genere. Fategli fare la Premier Nba League. 

Continua il momento no per il Siviglia: ennesima sconfitta per la squadra di Lopetegui, che lascia sul campo altri tre punti, battuti all’estadio de los juegos mediterraneos nel derby minore contro l’Almeria. Gli ospiti si illudono con Oliver Torres al 30°, ma Ramazani al 42°, e l’ex Roma Sadiq al 55°, ribaltano in favore dei padroni di casa, e così facendo si portano a 4 punti maturati in tre partite.
Quattro anche i punti del Maiorca, così come per il Rayo Vallecano, che esce battuto nello “scontro salvezza” per due reti a zero, tra gli spalti di casa, grazie alle marcature dell’attaccante ex Lazio Muriqi, in rete al 13°, e del Koreano Lee Kang-in. 
Classifica Liga dopo 3 giornate:
Real Madrid ; Real Betis 9 - Barça ; Atl. Bilbao ; Villareal 7 - Atl. Madrid ; Osasuna ; Real Sociedad 6 - Maiorca ; Almeria ; Rayo Vallecano ; Celta Vigo 4 - Girona ; Valencia 3 - Siviglia ; Espanyol ; Elche ; Getafe ; Valladolid 1 - Cadiz 0

Premier League
- Un’unica squadra a punteggio pieno dopo quattro partite: la regina Arsenal continua nella sua corsa inarrestabile, battendo per 2 a 1 il Fulham, con la terza rete nelle ultime due partite di Odegaard, in gol al 64°, e la marcatura del (mio) centrale Gabriel, che al minuto 85 ribalta il risultato in favore dei gunners. Mitrovic infatti, al quarto in gol in quattro partite, aveva portato in vantaggio gli ospiti al 56°, illudendosi di arrestare la corsa degli uomini di Arteta, che invece ancora una volta escono vittoriosi e aggiungono un altro +3 in classifica, salendo a quota 12: la vetta più alta d’Europa! 
Nota: Solo una tra Real e Betis infatti, potrà provare a tenere il passo dei londinesi dopo 4 giornate, dovendosi scontrare nel prossimo turno in quello che alla quarta di liga, diventa il “match clou” del campionato spagnolo.
Il Manchester City, ancora una volta prova a complicarsi la vita, andando sotto di due gol nel match di sabato, in casa contro il Crystal Palace: un autogol di Stones al 4° minuto, e la rete di Andersen al 21° infatti, portavano gli ospiti in vantaggio di due, vantaggio durato fino all’intervallo. Nella ripresa però, è salito in cattedra il vichingo più temuto del mondo, il signor Haaland, che si è abbattuto come il Dio Odino sulla povera difesa del Palace, andando a segno per ben tre volte tra il 62° e l’81° minuto. Il là alla rimonta però, è merito di Bernardo Silva, che al 53° fai 1 a 2, iniziando il lavoro che poi il norvegese porterà magnificamente a termine.
Nota: Silva è un giocatore pazzesco, ma puntualmente si ritrova sempre “vociferato” come possibile partente sulle frequenze di radiomercato: ad averne di Bernardi!
Con i tre punti conquistati, il City si porta a quota dieci, tallonando da vicino la regina d’Inghilterra.
A quota dieci anche il Tottenham, che con una doppietta di capitan Kane, liquida la pratica Nottingham Forest. Il numero dieci degli spurs, ha fallito anche un calcio di rigore, prima di siglare la rete che ha chiuso la partita, lasciandosi sfuggire l’opportunità di annoverare il nuovo pallone della Premier, nella sua collezione di triplette: appuntamento solo rimandato.
Wolves e Newcastle si spartiscono la posta, con gran rammarico dei padroni di casa, che erano passati in vantaggio con la rete al 38° del portoghese Rubén Neves, a cui ha risposto proprio allo scadere Saint-Maximin, togliendo la gioia dei 3 punti ai “lupi”, costretti ad accontentarsi del +1 che li porta complessivamente a due in classifica. Sei punti invece per il Newcastle, al terzo pareggio consecutivo dopo lo scoppiettante 3 a 3 con cui si era chiusa la sfida contro il Machester City e lo 0-0 in casa del Brighton alla seconda giornata: pareggite!
Il Brighton si è preso l’intera posta nella gara casalinga contro il Leeds: uno a zero, rete di Gross al 65° e udite udite, ben dieci punti in classifica! Che inizio per i gabbiani del Sussex! Resta buono anche l’inizio del Leeds, che può contare comunque sui sette punti raccolti nelle prime tre giornate.
Migliorano le cose anche in casa Red devils, che dopo l’importante successo ottenuto nello scontro del monday night contro il Liverpool, mette in cascina altri tre punti, battendo il Southampton a domicilio, grazie alla rete messa a segno da Bruno Fernandes al 55°. Due vittorie in quattro partite: non lo score dei sogni, ma situazione che fa abbozzare un sorriso, a fronte del precedente musone che si poteva leggere sui volti e negli occhi dei rossi di Manchester.
Anche il Chelsea si rimette in pista, uscito malconcio dal tonfo della terza giornata contro il Leeds, si rimettere in sesto grazie al 2-1 inferto al Leicester, che invece sempre più in crisi profonda, resta addirittura ad un punto, confermandosi fanalino di coda della Premier League. Sconfitta che arriva per giunta avendo giocato gran parte della gara con il vantaggio di un uomo, in seguito all’espulsione di Gallagher, che lasciava il Chelsea in dieci al 28° del primo tempo. A domare “le volpi”, una doppietta di Sterling, a cui ha parzialmente risposto Barnes, siglando la rete del 2-1.
Mirabolante vittoria del Liverpool, che dopo un inizio tutt’altro che entusiasmante, avendo raccolto due pareggi e una sconfitta, si abbatte come una furia sul Bournemouth, rifilandogli nove reti: Diaz(2)-Elliott-Arnold-Firmin(2)-Van Dijk-Mepham(autorete)-Carvalho: 9! “Eh la mado**a…anche meno Klopp! Guarda che se vinci 1-0 o 9-0 i punti so sempre tre!”
Brentford e Everton, non si fanno del male: 1-1 che permette alla squadra di casa di salire a 5, e agli ospiti di prendersi il secondo punto dell’anno. A realizzare le reti della contesa, Gordon al 24° e Janelt al’84°.
Il West Ham di Scamacca, si va a prendere tre punti in casa dell’Aston Villa, grazie all’uno a zero siglato da Fornals al 74°: tre punti che sono anche i primi tre della stagione, ossigeno per la classifica degli hammers.
Riepilogando, dopo 4 giornate:

Arsenal 12 - Man City ; Tottenham ; Brighton 10 - Leeds 7 - Chelsea ; Newcastle ; Man Utd 6 ; Liverpool ; Brentford ; Fulham 5 - Crystal Palace ; Southampton ; Nottingham 4 - Aston Villa ; West Ham ; Bournemouth 3 - Everton ; Wolverampton 2 - Leicester 1

Già ieri le prime quattro sfide della 5° giornata: il Fulham si è imposto sul Brighton per 2 a 1, grazie alla rete del solito, Mitrovic che costante più della squadra stessa, fa il quinto in cinque partite, ormai un certezza assoluta; l’altra rete per il Fulham arriva al 55° da un’autorete di Dunk, e soltanto cinque minuti dopo, un calcio di rigore per gli ospiti, messo a segno da MacAllister, fissa il punteggio sul 2-1 con cui si conclude l’anticipo. 
Il Crystal Palace fa 1-1 contro il Brentford, con la bellissima rete del solito Zara, vero faro tecnico del Palace, a cui ha risposto al 88° Wish, negando la gioia dei tre punti alle “aquile”. 
Nuovo stop per il Chelsea, che esce sconfitto da Southampton per 2 a 1, dopo essere passato anche in vantaggio con la rete di Sterling al 23°, subisce cinque primi dopo, la rete del pari di Lavia, e allo scadere del primo tempo il gol di Adam Armstrong che ha ribaltato definitivamente la gara: altalena Blues!
Gordon ancora in rete, porta in vantaggio l’Everton, ospite del Leeds ad Elland Road: alla rete messa a segno al 17° dal ventunenne inglese, ha prontamente risposto il colombiano Sinisterra, incubo delle mie notte insonni pre-finale contro il Feyenoord: giocatore notevole, fortunatamente non abbastanza incisivo nella notte che più serviva.

In serata le restanti gare:
Alle 20:30 Bournemouth - Wolves ; Arsenal - Aston Villa ; Manchester City - Nottingham Forest
Alle 20:45 West Ham - Tottenham 
Alle 21:00 Liverpool - Newcastle
Vedremo se l’Arsenal riuscirà a fare 5 su 5, o se i “villians” riusciranno a fermare gli indomiti londinesi. Anche le altre due gare sono interessanti: in casa degli hammers, gara per nulla scontata per i ragazzi di Conte, stessa cosa per i reds che ospitano il Newcastle; entrambe sfide interessanti, e che potrebbero favorire il city in questo turno infrasettimanale, che li vede impegnati in uno scontro - sulla carta - più abbordabile. Staremo a vedere. 
Domani Leicester - Man Utd chiuderà il turno di Premier: altra gara insidiosa e dall’esito non scontato. 
Turno che nel complesso potrebbe regalare più di una sorpresa: la prima è già arrivata, con la caduta dei blues, vedremo oggi e domani come si comporterà il resto della superle…ehm volevo dire il resto della Premier League.

Bene amici, saluto i pochi che leggeranno il pezzo, e anche quelli che calpesteranno il cellulare dopo aver letto soltanto le prime tre righe. E’ stato un mese di Agosto estenuante: ho provato inizialmente, a pubblicare quasi a cadenza giornaliera, e riuscendoci anche, per un lungo periodo. Sicuramente da settembre, avendo meno tempo a disposizione, riuscirò ad annoiarvi di meno, scrivendo quando possibile e sperando di tirare fuori comunque qualche lettura godibile. 

Chiudo facendo un grande applauso a Piccio e a Ginni, che sono stati con me nel lungo viaggio del re del mese: è stato un piacere e un onore misurarvi con voi e con tutti i blogger storici di vivo per lei.
Ho imparato tantissimo in questo mese, mi sono divertito molto a leggere i pezzi di Piccio che ha rievocato gli Agnelli dall’oltretomba in seduta spiritica, e ho letto con lo stesso piacere dell’argentina dipinta da Ginni, del Diego Maradona con cui dava il via al mese, di Marilyn Monroe, e tutti gli altri scritti che mi hanno fatto compagnia sotto l’ombrellone prima, e nei tempi morti in ufficio poi.
Bellissime al solito, le narrazioni di Massimo, che ci ha immerso nei giochi della sua infanzia, e strepitoso il pezzo con cui ha fatto ritorno Calatino, salutando il mese e virtualmente l’estate.
Un abbraccio a tutti…e buon lunedì dell’anno! 
Ps: Oh! Sono riuscito a uscire con un punto dallo Stadium...E andiamoooooo!
ForzaRoma27