Il 2020 ci sta lasciando e credo che nessuno ne avrà nostalgia. Restando nel piccolo e futile mondo del calcio, per la Juve è stato un anno difficile. Come per tutti. Per la Juve, anche di più.
Vincere per sempre, ovviamente, è impossibile. Ci sono, però, diversi modi per smettere di farlo, e la Juve ne sta scegliendo uno davvero bruttino: l'auto-sabotaggio.

L'attuale situazione è figlia di molte scelte sbagliate prese nel tempo. La prima risale ormai a diversi anni fa.
Dopo aver avuto, per intuizione e fortuna, il miglior centrocampo d'Europa (tra l'altro, costato poco o nulla), si è scelto di vendere i pezzi pregiati (Vidal e Pogba) per avere il cash con il quale fare il primo salto di qualità. Scelta comprensibile e condivisibile di per sé. Anni prima, la Juve vendette Zidane e Inzaghi, racimolando il denaro per Buffon, Thuram e Nedved: funzionò alla grande.
Stavolta, però, il cash lo si è investito solo sull'attacco (Dybala e Higuain prima, CR7 in seguito). Così facendo, però, il centrocampo è stato abbandonato a paramentri zero (Khedira sempre rotto) o a calciatori di livello comunque inferiore ai precedenti. Pjanic era stato comprato per indebolire la Roma ma è stato poi fatto giocare per anni fuori ruolo; Matuidi, onesto pedatore e solo poco più; non parliamo dei vari Rincon, Lemina, Sturaro ecc. E, Khedira a parte, non sono certo costati meno, anzi...
A tenere insieme comunque il tutto, ci sono comunque stati due fattori molto importanti: il primo era il gruppo storico dei vari Buffon, Barzagli, Chiellini, Marchisio (dieri anche Bonucci, ma poi...), che ha mantenuto e instillato nei nuovi la mentalità della società. Poi c'è stato per cinque anni lo stesso allenatore (Max Allegri) che, non proponendo calcio chapagne, e non proponendosi come profeta del calcio moderno, ha comunque guidato il gruppo a vincere scudetti e coppe Italia a ripetizione, e ad arrivare due volte in fnale di Champions.

Dopo cinque anni zeppi di trofei, lo stesso livornese riteneva la squadra ormai logora, ed avrebbe voluto rinfrescare il gruppo. Invece si è scelto di cambiare allenatore, lasciando praticamente invariato il parco giocatori. Poi, per guidare la ex squadra di Allegri, si è scelto Sarri. E qui viene il secondo grande errore.
L'allenatore di Figline, pur bravo, è stata una scelta incomprensibile: la sua Juve era fatta di giocatori affermati, rotti a tutte le esperienze e le vittorie possibili del mondo del calcio, e lui ha ben pensato di pretendere di insegnargli a giocare a pallone, oltretutto con modi non esattamente da galateo. Ovvio che la squadra abbia avuto rigetto. Altrettanto ovvio e necessario sostituirlo subito, nonostante lo scudetto. In tutto questo (scudetto e successivo esonero) ha sicuramente avuto un grosso peso la parola dei senatori dello spogliatoio.

La scorsa estate (come proponeva Allegri, ma un anno dopo) la squadra è stata letteralmente rivoluzionata, cambiando quasi tutti gli interpreti del reparto nevralgico ed il centravanti. Tutto questo movimento, però, ha avto come risultato una squadra non molto ben costruita. La rosa è piena di doppioni in alcuni ruoli (Cuadrado, Chiesa, Bernardeschi, Kulusevski) ma incompleta in altri (mancano sicuramente un terzino sx ed un centravanti di riserva).
Per gestire tutto questo è stato chiamato Pirlo. Ex calciatore fenomenale, grande conoscitore del calcio e del mondo Juve e, last but not least, uomo piuttosto intellgente. Sono più che fiducioso sul fatto che Andrea diventerà un ottimo allenatore, ma... ora che pesce è?
Ed ecco il, probabile, terzo errore: affidare una squadra molto rinnovata e non troppo ben assortita ad un esordiente assoluto. Oltretutto in un anno assolutamente particolare, ad ancora più diffcile, a causa del maledetto virus. Probabilmente, in questa situazione, sarebbe stato più saggio affidarsi ad "un altro Allegri", ovvero un allenatore navigato, che ne abbia già viste tante.
Ma tant'è, ora questo è quanto.

A questo punto, credo che la soluzione migliore sia avere coraggio e sostenere il Maestro in tutto e per tutto. Nelle decisioni all'interno dello spogliatoio come sul mercato, per quanto possibile. La stoffa c'è tutta, vorrà dire che imparerà cammin facendo. Ora basta discussioni, si faccia progetto di quanto è ora in casa, lo si migliori dove possibile e lo si persegua fino alla fine.
Da Juventus.