L’ultima importante evento di questa stagione si è concluso da poco: la Francia è campione del mondo per la seconda volta nella sua storia.

C’è una cosa che accomuna la vincitrice del mondiale con le due squadre di Madrid che hanno alzato al cielo la Champions e l’Europa League: l'aver preferito la praticità al “calcio”.
Chiariamo però cosa intendo con questa frase, non metto in dubbio il merito di queste squadre le quali hanno meritato di vincere le rispettive finali e di laurearsi campioni, ma la mia affermazione si sofferma sulla peculiarità che le avvicina; di fatto le tre squadre citate hanno vinto contro squadre che durante le rispettive competizioni hanno dimostrato di saper giocare un ottimo calcio, un calcio divertente e dinamico: Liverpool, OM e Croazia.

Sul bel gioco ha prevalso il pragmatismo, il saper sfruttare le poche occasioni create oltre a saper sfruttare al meglio i doni che pone la fortuna come l’infortunio di Salah e le papere di Karius o l’autogol di Mandzukic. Non è blasfemia affermare che Real, Atletico e Francia non esprimono buon calcio, anzi è risaputo e questo fa riflettere, di fatto questo “modo di giocare” è diventato addirittura emblematico come nel caso della squadra di Simeone il cui catenaccio rivisitato ormai viene chiamato “Cholismo”.

Anche la Serie A ha offerto un esempio simile, da una parte una squadra cinica che mastica un brutto calcio basato sull’estro dei singoli e la precisione chirurgica nel sfruttare il minimo errore, mentre dall’altra parte una squadra che ha espresso un buonissimo calcio ricevendo complimenti da grandi maestri come Guardiola e Sacchi. Ovviamente sto parlando di Juventus e Napoli, squadre che sposano perfettamente gli esempi riportati con i “casi” Real, Atletico e Francia.

Il 2018 si chiude così, ovviamente calcisticamente parlando, con una sorta di sconfitta del bel calcio divertente e offensivo per mano del cinismo e il pragmatismo di chi nonostante i campioni fa un gioco attendista e difensivo.

Che il 2019 sarà l’anno del calcio spettacolo?
Il primo augurio va alla Juventus, con la speranza che possa offrire un gioco più divertente visto anche l’arrivo di CR7. Il secondo al Napoli, con la speranza che non si perda e che ci faccia divertire. Il terzo, ma non meno importante va all’intera Serie A con la speranza che possa tornare più appetitosa anche dal punto di vista del gioco, basta con la mentalità del “si vince subendo un gol in meno”.

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