La 16esima giornata si apre sabato alle 15 con Brescia-Lecce e si chiude alla Sardegna Arena alle 20.45 con il big match della settimana Cagliari-Lazio. A Napoli dopo il passaggio agli ottavi di Champions League è stato esonerato Carlo Ancelotti e chiamato Gattuso a prendere il posto del suo ex tecnico ai tempi del Milan. Conte a Firenze. Sassuolo allo Stadium. A Genova il derby della Lanterna sa di salvezza. 

BRESCIA-LECCE 

Si dice che nel calcio cercare il gioco, la prestazione, finisca inevitabilmente per pagare e portare ai risultati necessari per raggiungere i rispettivi obiettivi. Se è vero che si parla comunque di una materia opinabile - cosa significa "giocare bene"? - certo è che è questo il credo di Eugenio Corini e Fabio Liverani, tecnici di Brescia e Lecce che, a discapito di rose non propriamente attrezzate per la massima serie, inseguono una difficile salvezza puntando su una proposta di gioco interessante. Esonerato con la squadra nei bassifondi della classifica, Corini è stato richiamato alla guida del Brescia in fretta e furia dal presidente Cellino dopo appena tre giornate, periodo in cui le Rondinelle - affidate a Fabio Grosso - hanno collezionato altrettante sconfitte e ritrovandosi nell'opinione dei media già con un piede in Serie B. Tornato al successo in casa della SPAL, sorpassata in classifica grazie al gol firmato da Mario Balotelli, il Brescia penultimo ha l’occasione di tirarsi fuori dalla zona retrocessione affrontando in casa una diretta concorrente. Il Lecce vive una situazione simile. Pur avendo mostrato fin qui un gioco decisamente più convincente e vantando 5 punti in più in classifica, i salentini sembrano infatti ancor meno attrezzati del Brescia a livello di organico e destinati a soffrire comunque fino all'ultimo per inseguire una salvezza su cui comunque in estate in pochi avrebbero scommesso. Al Rigamonti mancheranno gli squalificati Petriccione e Lucioni, colonne dell’undici di Liverani, mentre non è scontato il rientro dall'infortunio del trequartista Mancosu, tra i più positivi fino a oggi  

NAPOLI-PARMA 

Nessuna vittoria, due sconfitte e ben sette pareggi. Dallo scorso 23 ottobre, giorno del bel successo per 3-2 in casa del Salisburgo che avrebbe potuto svoltare in maniera positiva la stagione, il Napoli di Carlo Ancelotti si è improvvisamente perso. Uno smarrimento figlio della crisi esplosa tra la squadra, l’allenatore e la società, che ha portato all’impressionante striscia di 9 gare senza vittorie e messo in discussione il futuro a breve termine dell’allenatore. Questa settimana per i napoletani è stata molto importante, prima un netto 4-0 rifilato al Genk e archiviato il passaggio agli ottavi poco dopo l'annuncio dell'esonero di Carlo Ancelotti. Sarà importantissimo l’impegno casalingo contro il Parma. La prima di Gattuso sulla panchina del Napoli sarà in un San Paolo infuriato che chiede i tre punti e una prestazione finalmente convincente. Poco motivato, lento e privo di compattezza tra i reparti, il Napoli affronta un Parma che è tra i peggiori clienti possibili in questo momento: la squadra di D’Aversa è solida e veloce nelle ripartenze, e recuperati alcuni uomini chiave può davvero fare male agli azzurri. Napoli-Parma è dunque una gara tutt’altro che scontata e che potrebbe fornire risposte importanti sul futuro di quella che fino a poche settimane fa era la seconda forza della Serie A.

GENOA-SAMPDORIA 

Il Genoa arriva al derby della Lanterna dopo il 2-2 maturato al Via del Mare di Lecce, subito in rimonta. La squadra di Thiago Motta non vive un periodo particolarmente sereno: i rossoblu non vincono dal 26 ottobre: 3-1 sul Brescia. Dì lì in avanti si sono registrate 6 partite senza vittorie: 3 pareggi e 3 sconfitte. Oltre al puro orgoglio che ne deriva da un derby, Thiago Motta ha bisogno dei 3 punti per provare ad uscire dalla zona rossa, ai danni della Sampdoria che giocoforza verrebbe scavalcata dai cugini. Una partita che nasconde mille insidie e che il tecnico italo-brasiliano dovrà essere bravo a leggere senza sbilanciare troppo la sua squadra contro un allenatore, Ranieri, che ha nell’equilibrio la propria arma migliore. La Sampdoria, dall’altra parte, non può dire di stare molto meglio: solo 1 punto di vantaggio rispetto ai cugini non può far stare tranquilli i blucerchiati (che comunque tranquilli non erano lo stesso), soprattutto tenendo conto della vittoria del Brescia nell’ultimo turno di campionato (ed ora a -2). Se l’attacco della Samp sembra essersi sbloccato definitivamente, è la difesa che deve acquisire solidità e dare garanzie a Claudio Ranieri, che ha già restituito equilibrio alla sua squadra.

JUVENTUS-UDINESE 

Non è ancora sbocciata la Juventus di Maurizio Sarri. La squadra che nelle intenzioni della dirigenza avrebbe dovuto continuare a mietere risultati, abbinandoli però al bel gioco che raramente si è visto durante la gestione Allegri, non è ancora riuscita a trovare i giusti automatismi per interpretare al meglio le idee del nuovo allenatore. A causa degli infortuni, di una rosa con poche alternative in alcuni settori del campo e della necessità di guardare anche al sodo, in vista di una seconda parte di stagione decisiva, la Vecchia Signora non è ancora riuscita a dominare la Serie A com’era abituata a fare. Merito dell’Inter dell’ex Conte? Anche, ma non solo: la sensazione è che la Juventus attuale abbia ancora margini di crescita altissimi, ma che se questi in qualche modo non dovessero coincidere con lo Scudetto e almeno le semifinali di Champions League tutto quanto potrebbe essere messo in discussione e l’atmosfera potrebbe farsi caldissima, soprattutto per quanto riguarda la superstar portoghese Cristiano Ronaldo. In tutto questo, c'è l’Udinese di Luca Gotti, distante ben 21 punti in classifica ma avversaria comunque da prendere con le molle. Le recenti prestazioni tutt’altro che brillanti e le numerose assenze per squalifiche e infortuni potrebbero infatti rimandare la svolta attesa a Vinovo ancora di qualche giorno.

VERONA-TORINO 

Verona-Torino non può certo essere definito uno spareggio per un posto in Europa. Ancora a meno di metà campionato, è lecito ritenere che scaligeri e granata possano ancora tornare a lottare per gli obiettivi che si sono posti a inizio stagione e che sono decisamente lontani dalla posizione che occupano attualmente in classifica. Partito per salvarsi, l’Hellas di Juric ha sorpreso tutti allontanandosi rapidamente dalla zona retrocessione, ma non dovrà dare niente per scontato e restare con i piedi per terra dato che il torneo non è ancora arrivato al giro di boa. D’altra parte i granata, che dopo aver confermato il tecnico Mazzarri e la rosa nella sua interezza - arricchita anzi dall’arrivo di Simone Verdi - si aspettavano di lottare nuovamente per l’Europa League, si trovano decisamente lontani dall'obiettivo. Ancora alla ricerca di equilibrio in campo, continuità nei risultati e un gioco convincente, il Toro si presenterà al Bentegodi di Verona con l’obiettivo di prendersi i tre punti pur dovendo probabilmente rinunciare ancora al bomber Belotti.

MILAN-SASSUOLO 

Il Milan arriva alla partita di San Siro contro il Sassuolo forte delle due vittorie conquistate in Emilia Romagna, prima contro il Parma e poi contro il Bologna. La squadra di Stefano Pioli cerca di inanellare un filotto di successi in grado di rilanciare il Diavolo in classifica, ora a -1 da Parma e Napoli. I rossoneri, infatti, sono al 10° posto in classifica a quota 20 punti, gli stessi anche del Torino, ed un successo nel weekend metterebbe pressione a partenopei ed emiliani. Il mister, Stefano Pioli, è stato bravo a restituire fiducia ed autostima ad un gruppo che avrebbe potuto demoralizzarsi in seguito alla carenza di risultati portati a casa durante i big match contro Juventus, Napoli, Roma e Lazio, ma la squadra mentalmente ha dato segno di esserci e di essere coesa. E qui, sempre l’allenatore, è stato bravo a fare da pompiere e a spegnere eccessivi entusiasmi: si deve pensare una partita alla volta. E provare a mettere in serie la terza vittoria consecutiva, cosa mai riuscita questa stagione, sarebbe un ulteriore passo avanti per un Diavolo dato per morto forse troppo presto. Il Sassuolo, invece, arriva alla partita di San Siro dopo due pareggi maturati contro Cagliari e Juventus, entrambi per 2-2. La squadra di De Zerbi gioca un calcio propositivo, dalla vocazione spumeggiante, ma che non riesce - almeno per ora - a trovare l’equilibrio necessario per fare il salto di qualità sia in termini di risultati, che di classifica (i neroverdi sono al 14° posto, a quota 15 punti). A testimoniarlo è anche la differenza reti: -1. Se è vero che gli emiliani partano sfavoriti contro il Diavolo, è altrettanto vero che Domenico Berardi sia la bestia nera del Milan, contro il quale in 10 presenze ha messo a referto 8 gol e 3 assist: le speranze di fare risultato a San Siro si concentrano sul suo piede sinistro.

BOLOGNA-ATALANTA 

La squadra di Sinisa Mihajlovic, tornato in panchina dei rossoblù nello scorso weekend di campionato, vuole riscattare un periodo non propriamente positivo: delle ultime 6 partite in Serie A, i felsinei ne hanno vinta solo una, in casa del Napoli. Un trend che lo stoico (ed eroico) allenatore serbo vuole invertire quanto prima. Il Dall’Ara, tuttavia, offre una buona opportunità per Palacio e compagni: nelle 7 gare disputate in casa sono arrivate ben 12 reti e il Bologna ha segnato in tutte e 7 le occasioni: se il reparto offensivo della Dea è da tenere sotto controllo quanto più possibile, per i bolognesi si può dire lo stesso e questa statistica aiuta a far capire il grande potenziale offensivo di una squadra in grado di mettere in difficoltà chiunque. Dall’altra parte, però, c’è un’Atalanta euforica per il passaggio agli ottavi di Champions League e che va forte anche in campionato, nonostante un paio di passi falsi (Cagliari e Juventus). La Dea di Gian Piero Gasperini è una macchina da gol: con 37 reti messe a segno in 15 partite, è l’attacco più prolifico del campionato, davanti alla Lazio seppur di 1 sola lunghezza in questa speciale classifica. I nerazzurri vogliono dare continuità alla vittoria ottenuta in rimonta ai danni dell’Hellas Verona nell’ultimo turno di campionato e il potenziale offensivo della squadra di Percassi è tra i più pericolosi del campionato. Servirà equilibrio, per non offrire eccessivamente il fianco ai padroni di casa, anch’essi in grado di fare molto male, ma se l’Atalanta ambisce a tornare in zona Champions e a mettere pressione al Cagliari e alle romane, è necessario fare bottino pieno e tornare a Bergamo senza rimpianti.

CAGLIARI-LAZIO 

Una presenza costante nella parte alta della classifica della Serie A negli ultimi anni, frutto di un’attenta programmazione e di scelte di mercato più che indovinate, la Lazio ha cominciato la stagione 2019/2020 con l’obiettivo di centrare finalmente quel posto in Champions League che è stato soltanto sfiorato nel recente passato. Confermati rosa e allenatore, i capitolini avevano la certezza di poter lottare per un traguardo tanto importante ma mai si sarebbero aspettati, dopo 15 giornate, di trovarsi al terzo posto da soli, distanti appena 3 punti dai campioni d’Italia della Juventus e a 5 dall’Inter capolista. Lo Scudetto, naturalmente, rimane un sogno quasi impossibile: la concorrenza è decisamente agguerrita e sul medio-lungo periodo dispone di risorse decisamente più importanti di quelle a disposizione di Simone Inzaghi, ormai tra i migliori allenatori in circolazione in Italia. Questo però non significa che la Lazio non debba provare a giocare le proprie carte, forte soprattutto dello scatenato bomber Ciro Immobile - 17 gol in 15 presenze in Serie A - e di una squadra reduce da 7 vittorie consecutive in campionato, l’ultima arrivata proprio contro la fortissima Juventus. A testare i sogni di gloria dell’Aquila sarà il Cagliari, che del resto come i capitolini sta conducendo un campionato ben al di sopra delle più rosee aspettative. Pur esaltato da un calciomercato importante, che ha visto l’arrivo di Nandez e il ritorno di Nainggolan, il club guidato da Rolando Maran aveva dovuto fare i conti da subito con gli infortuni occorsi a due pilastri come il portiere Cragno e il bomber Pavoletti. Invece sul campo sono arrivate prestazioni straordinarie e un quarto posto onestamente impronosticabile, che apre scenari addirittura da Champions. Un sogno che resta quasi impossibile, come lo Scudetto della Lazio, ma a cui come nel caso dei capitolini sarebbe folle rinunciare a priori. Ecco perché Cagliari-Lazio, che chiuderà la 16esima giornata di Serie A nella serata di lunedì 16 dicembre, sarà un vero e proprio posticipo di lusso. Chi vuole continuare a sognare non può fermarsi.

ROMA-SPAL 

Dopo le vittorie consecutive contro il Brescia e l'Hellas Verona, la Roma ha pareggiato senza reti con l'Inter nella sua ultima partita di campionato. I giallorossi sono in uno stato di forma promettente negli ultimi tempi e una vittoria sulla Spal li vedrà salire ancora di più in zona Champions League. I romani sono una vera forza da non sottovalutare in casa e infatti sono al loro quarto trionfo consecutivo tra le mura amiche. Parlando della squadra ospite la Spal ha subito una straziante sconfitta interna per 1-0 contro il Brescia che li ha portati nell'ultima posizione della classifica, con la squadra che prolunga la sua striscia senza vittorie in campionato a otto partite. Per la Spal la trasferta di Roma sarà molto complicata e uscire dallo stadio Olimpico con un risultato positivo sembra un'impresa molto ardua. 

FIORENTINA-INTER 

La Fiorentina al 13 ° posto è attualmente in una forma terribile. Forse l'ultima cosa che volevano in questa fase della stagione era una partita in casa contro l'Inter capolista. La squadra di casa punta a concludere una serie cinque partite in Serie A senza vittorie. Hanno avuto un povero 2019 e la scorsa stagione sono quasi retrocessi. Dopo un buon inizio di campionato e con un Ribery sugli scudi la forma è crollata negli ultimi tempi infatti quattro la squadra di Montella e reduce da quattro sconfitte consecutive. Il ruolino di marcia sul terreno di casa per i viola non è eccezionale con solo otto punti guadagnati su sette partite al giocate al Franchi. L'Inter è in cima alla Serie A con due punti di vantaggio sulla Juventus ma è stata eliminata dalla Champions League a metà settimana, quindi il cammino nerazzurro in Europa continua ma in Europa League. Lo scorso weekend a visto gli uomini di Conte pareggiare 0-0 in casa con la Roma, un buon risultato, ma una vittoria avrebbe messo a quattro punti di vantaggio sulla Juventus che è stata sconfitta 3-1 dalla Lazio. L'Inter ha perso solo una partita di campionato in questa stagione e quella contro la Juventus. 12 delle loro 15 partite di campionato sono state vinte con solo 13 gol subiti. Il loro record in trasferta è fuori dal mondo con sette vittorie su sette in Serie A con almeno due gol segnati in ogni partita. Sembra una brutta notizia per una Fiorentina fuori forma.