Il prossimo Giugno si terrà la sedicesima edizione del campionato europeo di calcio; l’edizione del 2020 sarà la prima itinerante, il che implica che le partite dell’Europeo si giocheranno in tredici città dell’Unione Europea, mentre le sole finali e semifinali si svolgeranno in un’unica città.

In particolare Roma ospiterà la partita inaugurale il 12 Giugno, le successive due partite del medesimo Girone A ed un quarto di finale; si tratta di una grande chance di rivalsa per il nostro Paese coinvolto purtroppo ogni Domenica in situazioni extracalcistiche che sarebbe meglio debellare definitivamente (Es: Balotelli a Verona poche settimane fa). Sarebbe oltretutto meraviglioso assistere ad una partita della nostra Nazionale all’Olimpico di Roma, in virtù della mancata qualificazione al Mondiali dello scorso anno.

Indubbiamente al centro del dibattito mediatico vi sono le prestazioni sportive in grado di aizzare ed infiammare i cuori e le anime delle tifoserie; bensì oltre i meri risultati ottenuti sul manto verde l’aspetto maggiormente rilevante, soprattutto nell’era in cui viviamo ove i risultati sportivi fungono a volte da contorno al merchandising ed alla sponsorizzazione a scopo di lucro, consiste nell’intera organizzazione dell’evento sportivo globalmente inteso. La perfetta riuscita di un evento di tali dimensioni sarà raggiungibile solo attraverso una meticolosa ed attenta pianificazione dei dettagli legati soprattutto alle attività poste in essere dalle Federazioni nazionali ed internazionali, in questo caso CONI e UEFA.

Se dovessi immedesimarmi in uno degli organizzatori artefici di questo enorme evento mi verrebbero in mente due o tre idee per cercare di far sì che l’evento non sia a sé stante ma sia un evento capace di amalgamare, anche per un solo giorno, le esigenze della città e le attività corollario della partita.

Prenderei ad esempio la partita inaugurale del 12 Giugno, quale apripista del torneo, partendo subito con il botto; infatti mentre nelle zone circoscritte allo Stadio Olimpico ed alla sede del CONI si potrebbe pensare ad un progetto organizzativo già sperimentato ovvero relativo ad una zona intrattenimento dedicata a tutte le fasce d’età con la presenza di strumenti ricreativi finalizzati a godere della giornata in attesa dell’evento principale che si svolgerà appunto in serata, nel frattempo predisporrei una serie di attività ludico-culturali in giro per la città; ad esempio strizzando l'occhio agli e-games ed alle ormai celeberrime competizioni su piattaforme come la playstation o l'X-box, organizzerei un torneo tra i migliori gamers al mondo, che magari potrebbe partire proprio il 12 Giugno, in concomitanza con l'inizio delle partite dell'europe, e terminare nel giorno e nel luogo delle finali dello stesso campionato.

Un'altra soluzione già utilizzata in passato in altre città in occasione di eventi sportivi, ingegnosa ma quantomai attrattiva, pronta a fare da collante tra l’evento sportivo e la Città Eterna, potrebbe essere il temporaneo cambiamento di nome delle fermate della Metropolitana soprannominate con i nomi dei protagonisti degli Europei passati, da Fernando Torres agli eroi greci del 2004.

Un’altra attività considerevole potrebbe essere lo svolgimento delle fasi finali di alcuni tornei giovanili nella giornata del 12 Giugno; si potrebbero installare dei campi in erba sintetica ad esempio in Piazza di Spagna od in altri quartieri e giocare alcune di queste finali giovanili appunto nel centro storico della città, aumentando così il tasso di alchimia tra la città e l’organizzazione sportiva.

Sempre a proposito di attività sportive risulta frequente ed affascinante, da alcuni anni, l’organizzazione di una partita tra “leggende”, ovverosia tra giocatori che hanno fatto la storia delle squadre che poi andranno a giocarsi la partita inaugurale del campionato europeo in orario notturno; oltre ad essere uno strumento in grado di avvicinare le persone al mondo del calcio, si tratta anche di un’attività parallela al campionato tale da avvicinare anche i neofiti, oltre ai più nostalgici, al mondo della sfera a spicchi.

Per quanto riguarda invece l’aspetto culturale del calcio, sarebbe interessante predisporre presso le sedi del CONI un museo sulla storia del campionato di calcio europeo, che analizzi le varie edizioni e che ripercorra le tappe che hanno portato le varie squadre Nazionali alla vittoria.

Il tutto fungerebbe da contorno al main dish, come direbbero gli inglesi in ambito culinario, ovvero alla partita inaugurale dell’Europeo che appunto si terrà all’Olimpico di Roma il 12 Giugno. Nonostante l'Europeo sia ritenuto dai più come un evento minore rispetto ai quadriennali Mondiali credo che un'apertura in grande stile attraverso sfilate e parate prima della partita sia ideale alla congeniale riuscita dello stesso; lo spettacolo poi verrebbe dato anche dai 22 giocatori che scendono in campo.